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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
Marco Verna:
Ho ora letto la tua di ieri sera e alcune affermazioni mi hanno lasciato disorientato. Sempre con massimo rispetto dico la mia, è un semplice scambio di pareri.
--- Citazione da: Marco Gamberoni - Settembre 29, 2014, 10:46:21 pm ---Il percorso del Trebbia prima del 1920 non è ne più ne meno "naturale" del percorso attuale. E' solo diverso.
In particolare, parlando di navigazione, la distinzione tra naturale e artificiale non è razionale. Dove un fiume percorre un tratto modificato dall'uomo di dice che è "in artificiale". Modifiche all'alveo avvengono anche "naturalmente" per esempio dopo le piene. Tutte le modifiche all'alveo creano condizioni di pericolo per i naviganti.
--- Termina citazione ---
Geoformoligia fluviale e cemento armato sono due cose ben distinte.......credo?!?!?
Tutto cambia in natura. La Balmuccia degli anni 90 é diversa dall'attuale, anch'io sono diverso a 46 anni rispetto a quando nè avevo 20.
Sulla relazione tra diverso e pericolosità rimando a sotto.
--- Citazione da: Marco Gamberoni - Settembre 29, 2014, 10:46:21 pm ---[La sicurezza in fiume è principalmente la conoscenza che le condizioni sono le stesse che in passato, che ci è già passato con successo qualcun altro usando certe tecniche piuttosto che altre.
--- Termina citazione ---
Quando feci il primo corso di canoa nonchè l'avanzato (tenuto da un scrivente), nei lontani 1987-88, mi insegnarono che la sicurezza in fiume é
* la conoscenza della tecnica di conduzione del kayak
* la capacità di valutazione delle difficoltà del percorso da rapportare con le proprie
* la conoscenza delle tecniche di autosalvamente (uscita dal pozzetto, nuoto in rapida o meglio l'eskimo)
* il fiume o torrente che sia subisce per via naturale e anche umane delle modifiche, pertanto la ricognizione/valutazione di cosa ci aspetta deve essere fatta a prescindere
* se non soddisfacente in kayak, ricognizione dalla rivaConsiderando che la mia ultima discesa fu la Guil (sopra la galleria) nel 2001 e riprendendo nel 2014, può darsi che in questi 13 anni oltre i kayak siano cambiati i fondamentali.
Ovviamente se ho ben compreso il senso di quanto scrivi.
--- Citazione da: Marco Gamberoni - Settembre 29, 2014, 10:46:21 pm ---Modificare la diga in modo che l'acqua entri in galleria solo in condizioni di piena produrrebbe una situazione di alto pericolo, a causa della minore prevedibilità delle condizioni che il futuro navigante incontrerà all'interno..
--- Termina citazione ---
Visto le osservazioni di Vittorio alla tua foto. Ossia che il mantello, in quella puddinga artificiale, forse non è più ancorato alla volta. Di questo mi preoccuperei soprattutto.
Saluti
Giuseppe Coduri:
Privo dei necessari strumenti culturali, non mi addentro nella disputa sul confine tra ciò che è naturale e ciò che non lo è.
Sommessamente propongo solo di riflettere, per fare due esempi, alle dighe costruite dai castori e ai relitti delle navi sui fondali marini.
Io credo che dobbiamo riflettere su cosa vogliamo noi e cosa, ragionevolmente, possiamo ottenere. L'attuale manufatto certamente non è l'ottava meraviglia del mondo, ma la cosa che ci da davvero fastidio è che ci obbliga alla seccatura di un penoso trasbordo o del passaggio in galleria (su cui poi ritorno).
Siamo sicuri che esista una pur minima possibilità che un'amministrazione pubblica finanzi un lavoro poco più che minimale? ricordiamoci che poco fa è stato bocciato il progetto della centralina (a proposito si conoscono le motivazioni?) anche sulla base dell'impatto dei necessari lavori in alveo. finanziamenti privati? la vedo dura.
e allora? secondo me l'unica speranza è che tirino giù un settore della vecchia diga, sperando che il passaggio che si verrà a creare non sia più pericoloso di ciò che c'è adesso. Alla peggio facciamo mettere una scala pioli per fare i trasbordi.
Venendo al passaggio in galleria, che alcuni apprezzano per la scarica di adrenalina che regala. Io vedo due problemi:
1) il tratto delle gole è un classico percorso da principianti e questo passaggio, posto a metà strada, è penalizzante, spinge qualcuno a oltrepassare i propri limiti oppure a rinunciare proprio per evitarlo;
2) il passaggio in galleria non presenta particolari difficoltà tecniche (io l'ho fatto anche con la piena, trovando l'uscita quasi chiusa dall'acqua) ma presenta pericoli oggettivi non evitabili una volta entrati. Personalmente preferisco mettermi alla prova su rapide vere, nelle quali sarà la mia capacità a salvarmi o i miei errori a sommergermi.
Saluti a tutti
sergio d'alessio:
Ciao,
Sono d'accordo con il realismo di Coduri sull'abbattimento della galleria, ammesso che si possa fare limitando l'impatto ambientale generato dai lavori.
Mi sorge una domanda, visto la congiuntura negativa dello Stato, delle Regioni e dei Comuni chi si sosterrebbe i costi " privati cittadini, associazioni, ecc."? Ho letto di affettare la galletria con anelli diamantati, avete pensato alla massa dei materiale da spostare (cemento armato, terre e roccia)?
Credo sia più realistico chiedere l'abbattimento della diga con parziale ostruzione della galleria all'imbocco in modo di convogliare la portata del Trebbia versola diga .
Saluti
Sergio
Marco Verna:
Sergio, penso che stai facendo un po di confusione.
maurizio bernasconi:
Un'ostruzione parziale potrebbe creare un super sifone nei momenti di piena. Il Trebbia, quando ha acqua, può diventare un percorso classico di massa per tutti come l'Ardeche, il Tarn, il Reno anteriore. A 'sto punto si faccia un intervento che garantisce un percorso senza grattacapi. Se si chiude a monte i pipistrelli possono comunque uscire da valle, immagino. Poi mi risulta che questi vivono per lo più nella galleria asciutta sovrastante, ma non sono un local. Mi sembra indispensabile conoscere l'opinione di Martino Frova e dei bobbiesi, tutte persone che hanno studiato la cosa da un pezzo. Una carica che facesse semplicemente crollare l'ingresso non credo che costi più di dieci minuti di fuochi artificiali. I blocchi tagliati di calcestruzzo potrebbero finire in buona parte nel bacino a valle che è abbastanza profondo con spostamento di metri (quasi zero).
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