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Incidente mortale sul Sermenza

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Giorgio Jandolo Cossu (JC):
Completamente d'accordo con Antonio, ma soprattutto (visto che lo sto provando su me stesso già da un po') vorrei rimarcare un concetto: "se testa, preparazione fisica e allenamento o anche solo il divertimento dovessero scemare, non importa se per un ora o per un anno, meglio rallentare o sospendere le corse e, ammesso che lo si voglia fare, capirne le ragioni e riprendere con calma".

"Abitudine" non è né un farmaco, né una ricetta medica e la sfi-a è sempre in agguato, quindi è inutile perseverare nel fare determinate cose solo perché lo si sempre fatto ... ;-) 

Tutto ciò solo come riflessione e senza alcun riferimento ai recenti lutti elencati in merito ai quali rinnovo ancora il mio cordoglio a parenti e amici.

Giorgio (JC)

Fabriziogass:
Ciao a tutti , sono Fabrizio ma credo che tutti mi conoscano come  Gass.
sono completamente scioccato un altro canoista quindi automaticamente un amico c'è venuto a mancare ..............
Io ero in Corsica ,io ero con Vladi , io ho già visto amici abbandonarci anche non in canoa ma in moto ......
è straziante un parte di me non c'è piu , sono giorni cupi tristi per tutti .
anche io sono pienamente d'accordo con Antonio, ma quando il destino perchè di questo che parliamo DESTINO è cosi ingiusto non possiamo proprio fare nulla .....
scusate lo sfogo e probabilmente come l'ho scritto, ma ne sentivo il bisogno, io amo questo sport che è diventato un modo di vivere, non è solo fiume ma tutto  si anche tutto il resto, stringiamoci virtualmente nel nostro bel sito per darci la forza di andare avanti, andare in acqua e stare bene.
Gass

Antonio Piro:
Conoscevo Frederic non di persona, ma dai suoi interventi su eauxvives.
E' sempre molto triste quando se ne và uno di noi.
Ho parlato con il mio collega vigile del Fuoco che è intervenuto per recuperare il corpo.
Riporto le sue testuali parole "Era uscito dalla canoa dopo un salto, e si è incastrato con il bacino tra la roccia e un sasso in un toboga con molta corrente."
Un'abbraccio alla famiglia e alla comunità dei canoisti francesi.
Antonio Piro

Antonio Fierro:
Ragazzi ripeto quanto scritto prima.
E' molto importante capire come è successo e dove è successo per segnalare il punto e la dinamica a tutti.
Chi sa come raccolga informazioni
Antonio

stefano caprile CCN:
La morte di un canoista e'
sempre un evento che ci lascia sgomenti. Non e' solo tristezza, ma anche sgomento. Come e' potuto succedere? E' la prima domanda che ti passa per la testa. Ma quando questo accade sul tuo fiume di casa, quello che frequenti da decenni, del quale conosci ogni sasso ed ogni onda, sul quale hai vissuto momenti ed emozioni indimenticabili, allora, davanti ad una notizia cosi prevale lo sconcerto e lo smarrimento. Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che il Sermenza abbia fatto una vittima. I pericoli di questo tratto di torrente sono noti: il ritorno sotto al Giancarlo quando il livello e' alto, una cravatta alla rapida d'ingresso, il ritorno sotto l'imbuto. Ma pare chiaro che non sono questi pericoli noti a trasformarsi in trappola mortale per l'amico francese.
E' essenziale per noi local capire bene la dinamica di questo incidente ed il punto esatto in cui e' avvenuto, visto che non solo lo discendiamo spesso, ma a volte ci portiamo i nostri ex principianti quando cominciano a diventare "canoisti veri".
Un abbraccio alla famiglia di Frederic.

Stefano

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