Spazio Kayak Marino e lacustre > Chat - Kmare

Oltre un miglio c'è un orizzonte

<< < (3/4) > >>

Vittorio Pongolini:
...ecco Maurizio, questa è esattamente la risposta che mi aspettavo arrivasse da Francy - ne ero quasi certo che la inoltrasse al forum e t'assicuro che non ci siamo proprio sentiti prima - e che i contenuti quasi li conoscevo, seppure non così ben esposti e chiari. Ma, d'altra parte Francy, di Roma, Marco Ferrario, Marco Lipizer ed io abbiamo lavorato per mesi su qs. argomento e Francy è stata colei che ha assemblato tutti gli "input" legali, nazionali ed esteri, pervenuti e ricercati dal nostro "gruppo autonomo di kayaker  per la modifica della legge di navigazione del KdM" . Ha inoltre fisicamente "messo la faccia" tra i meandri di palazzo, andando anche a riferire presso Onorevoli e ricercando le possibilità di intervento. Marco Ferrario, di Lurago d'Erba, è stato l'avvocato del diavolo, colui cioè che "metteva la pagaia tra gli scafi" ma che ha confrontato le varie legislazioni nazionali, marine e lacustri, e le ha portate in dote al gruppo di lavoro. Marco Lipizer di Trieste ha contribuito con discussioni relative alla realtà legale dell'alto Adriatico - sono tra i più ostacolati dalla loro G.C. di tutt'Italia - ed ha anch'egli commentato e discusso con noi. Io ho innescato la discussione ed ho trovato in loro i migliori interlocutori che potessi avere - merito di CKItalia -, e siamo tutta gente motivata . Ho contribuito alle discussioni e mi sono dato da fare sia all'estero che qui, nei palazzi sportivi.
Poi, a lavoro di stesura quasi ultimato, abbiamo trovato finalmente l'approvazione di diverse Federazioni, Unioni ed Associazioni (FICK in primis col Presidente Luciano Buonfiglio ma poco, invero, dallo Sport per Tutti della FICK, e poi FICT per prima con Arcangelo Pirovano, temporalmente parlando, e poi UISP con Gianni Russo e Sottocosta con Piero Di Stefano) e siamo arrivati all'attualità, con ciò che ti ha riferito Francy, insostituibile e volitiva coordinatrice del gruppo di lavoro, eletta "capo" per meriti legali e... sul mare (leggi metaforicamente"sul campo").
Devo dirti che ho  ravveduto anch'io da parte tua una malcelata soddisfazione nelle limitazioni alla libertà di navigazione dei kayakers possessori di KdM. Mi ha dato molto, molto fastidio, in primis perchè non ho mai fatto il nome di Renzi e non ce l'ho con Bruxelles e nemmeno con la Guardia Costiera, che si sbatte non poco per far rispettare le leggi del mare imposte dalle leggi su cui stiamo intervenendo. Sembra quasi che solo tu abbia trovato la panacea per la libertà di navigazione del KdM con il tuo Hobie Island, marcato CE, in Italia, in Europa e ovunque. Ho visto un immagine di quello che non mi sembra proprio un Kayak da Mare ma un mix tra un Hobie Cat, una canoa hawaiana con bilanceri, una barchetta a vela e un Sit-on-top. E, soprattutto, non c'è nessuna pagaia in mano in nessuna immagine, e la pagaia è ciò che accomuna tutti i visitatori di questo forum. Beh, detto questo non trovo nulla in comune con i KdM e con le canoe kayak! E' carino e deve anche essere divertente.. ma non è una canoa kayak e men che meno un KdM! E quindi ci credo che puoi andare oltre le 1,3,6 M. Non si tratta di un KdM, quello per cui ci stiamo sbattendo, e forse hai sbagliato sede. E allora giustifico in parte la malcelata soddisfazione ma non capisco dove vuoi arrivare. Io non dico "cicca cicca, tu non puoi e io sì" se mi trovo su uno yacht e vedo un kayaker che, pagaia in mano, arriva all'Isola del Giglio dal'Argentario con una legge che lo autorizzerà a percorrere quel braccio di mare. Adotto un sistema di discussione cònsono all'argomento. Altrimenti, alzo le vele e vado altrove, o accendo il motore e inquino aria e acqua e mi sposto per discutere con altri interlocutori su leggi inerenti alla mia barca e non di normative vietate alle quali non ci interessa approdare perchè non inerenti al nostro meraviglioso, agile mezzo di spostamento a pagaia sul mare e sul lago.

francesca gastaldi:
Ora capisco meglio la questione che ci pone Maurizio. Devo dire che difronte a queste considerazioni mi pare ancora più paradossale che imbarcazioni come le nostre sia imposto di stare entro un miglio. Sostanzialmente trovo che la predisposizione alla navigazione tra i due tipi di imbarcazione siano molto diverse.
E' evidente che in Europa si stanno cominciando a muovere per certificare anche le piccole imbarcazioni. Prima o poi lo faranno anche con le nostre di questo ne sono certa. Esistono già per le imbarcazioni a propulsione umana le normative ISO che ogni stato può volontariamente adottare ed anche queste sono limitate alle diverse categorie a seconda delle caratteristiche tecniche. Però esse hanno il grosso limite che variano nell'arco di cinque anni e impongono un aggiornamento della legge continuo. In Francia sono già tre le legislazioni che si sono susseguite! Te la immagini in Italia una solerzia tale nell'aggiornamento legislativo? Riguardo alla certificazione CE gli uffici di Bruxelles e enti riconosciuti al rilascio delle certificazioni mi hanno più volte risposto che se una Direttiva esclude una imbarcazione vuol dire che non la regola. Pertanto lo stato di riferimento, in questo caso l'Italia, è libero di regolamentare a suo piacimento. Noi siamo per ora fuori dalla direttiva e pertanto l'unico ente che può ascoltare le nostre richieste è la Guardia Costiera italiana. In questo senso ci stiamo muovendo per vederci riconosciuto l'oltre miglio. Ben venga poi se ci certificheranno un giorno le barche, vorrà dire che avremo migliori garanzie sul prodotto e magari avremo prodotti diversi per categorie di navigazione diverse. Ognuno acquisterà quello che crede. Sò che anche la GC si stà muovendo per fare un organo unico europeo. Tutto è in mutamento come vedi. Affronteremo un problema alla volta. Non sò che dirti rispetto alla certificazione dell'hobie sono contenta per voi anche se io spero che al kayak venga riconosciuto di più. Di fatto al momento fuori dall'Italia è così. Se permetti potrei girare la questione alla persona della Comunità Europea che mi aveva risposto a riguardo. Vediamo che cosa ci risponde.

Francesca Gastaldi


--- Citazione da: Carlo Fonda - Novembre 07, 2014, 10:13:32 am ---Forse ho capito male io a questo punto, avendo deciso di NON comperarmi un Hobie Adventure Island (o addirittura il tandem Island) proprio perché sono marchiati CE classe D, e (se ho capito bene la legge italiana) quindi essendo obbligatoriamente soggetti alle limitazioni della classe D, che prevede la navigazione SOLO in acque protette (laghi, fiumi, lagune) e la esclude anche in zone costiere. Se non fossero marchiati CE/D sarebbero soggetti alle regole (o assenza di regole) per i kayak, ma nel caso specifico loro ricadono legalmente nelle nuove regole europee che, per come sono implementate in Italia (negli altri paesi CEE è diverso, per es. non hanno grossi limiti di distanza ma solo di "meteomare" ammesso...) hanno dei limiti abbastanza stretti... diciamo che l'Italia (per come mi pare di capire) ha adottato quelli che negli altri paesi europei sono visti solo come "limiti di design" ma non di utilizzo (acque protette, etc...) anche come limiti stringenti di utilizzo.

Spero di aver capito male io, ma per come mi è sembrato i due SOT a pedali e vela citati NON sono usabili (in Italia) se non in acque interne o lagune, restando escluso il mare anche costiero (e con qualsiasi condizione meteomarina attuale, visto che basta la "potenzialità" di onde di più di 30cm per renderle inadatte).

Qualcuno ha una diversa interpretazione e ha piacere a discuterne? ...mi interesserebbe molto (ho un vecchio Hobie Mirage Tandem -non marchiato CE- e prima o poi vorrei cambiarlo ;-)

Saluti a tutti,
Carlo (Trieste)

--- Termina citazione ---

francesca gastaldi:
Scusatemi girando sulle immagini del web vedo che ma la targa di omologazione CE che avete inviato si riferisce esclusivamente ad un hobie cat e non ad un hobie kayak. Stiamo parlando di una imbarcazione a vela e non di una imbarcazione a propulsione umana o sbaglio?

Francesca Gastaldi

marco ferrario (eko):

--- Citazione da: maurizio franchetta - Novembre 05, 2014, 05:23:44 pm ---....... è finita la pacchia.
... sono molto informato su questo mondo,.....fidati.
... è inutile che protestate o sognate orizonti di gloria che non esistono ... salvo che non fare come me che mi sono comprato un kayak speciale è me ne vo' per il mare per tutte le miglia che voglio ... qual'e questo unico kayak presente in europa che ha questa fortuna ???
è l'HOBIE ISLAND Kayak ....singolo o tandem

--- Termina citazione ---

Prendo spunto dall'intervento di Franchetta, per affermare francamente che il metodo utilizzato per pubblicizzare l'hobie island non è nuovo e nemmeno spiritoso.
Già altri, in passato, si erano distinti nell'intruffolarsi in malo modo tra gli argomenti del forum per tentare di promuovere un prodotto o una attività a pagamento.

Sarebbe meglio che questi interventi, diversamente strutturarli, fossero inserirli nella specifica rubrica "Pubblicità", eccola qui:  http://forum.ckfiumi.net/index.php/board,25.0.html e qui http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,1901.0.html  Flavio spiega bene come fare pubblicità.

Suggerirei di mettere lo spazio "Pubblicità" in evidenza e farlo uscire dal Purgatorio, oggi evidentemente ad alcuni sfugge. ;-)
I mestieranti del kayak potrebbero prima versare almeno la quota come Amici Gold++ di CK (visti gli interessi commerciali mi sembra il minimo) e scrivere poi nello spazio "Pubblicità" ciò che vogliono sui loro prodotti o sui servizi offerti a pagamento.

"Pubblicità" è lo spazio del forum nato per parlare alla luce del sole del prodotto che si produce, che si commercializza o dell'attività a pagamento che si propone, senza sotterfugi o acrobatici mascheramenti.
Potrebbe essere molto interessante per tutti leggere pagine pubblicirtarie e redazionali delle aziende che costruiscono kayak, accessori, ecc. ma perlomeno tutte inerenti al kayak. Se poi CKFiumi/CKI lo riterrà altrettanto interessante, potrã dare spazio, forse e ad esempio, anche a chi vorrà pubblicizzare una simpaticissima imbarcazione a pedali con due bilanceri, una vela e senza pagaia.
Chissà!
Forse vale la pena pensarci.
Ciao e scusate la digressione oltre il miglio.
Marco

Vittorio Pongolini:
...PAC...PAC...PAC... tre pagaiate sulla zucca a questo "hidden advertiser" da chi si sta battendo per la  libertà di navigazione del KdM! Eccolo sgretolato, ecco svelato dove voleva arrivare! Le sue certezze...le sue leggi... "ma mi faccia il piacere!" diceva Totò! E' tutto un fiorire sulla sua imbarcazione sul WEB al suo nome! Qui si suda per spostarsi! Paga la tassa di "Gold++ member" adesso, Franchetta! CKItalia è serio e noi siamo come lui!

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa