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kayak ASA modello Combo (Alessandrini)

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Giovani Perozzi:
ciao Marco ed Umberto,
sono un possessore di una ASA NIKE 66, è il kayak col quale ho iniziato quasi 40 anni fa, ed era appartenuta al Prof. Luigi Manzi di Civitavecchia, pioniere del kayak fluviale, ne aveva due identiche, e si divertiva nelle passeggiate a mare a strabiliare al suo passaggio inframezzato di pagaiate ed eskimi in successione. Se qualcuno è esperto vorrei maggiori informazioni sul mio kayak, penso debba essere uno dei primi modelli da discesa, a vederlo adesso appare abbastanza paciocco per essere stato un kayak da gara, molto stabile e lodevole anche col mare mosso, mi ha sempre divertito e dato ottime sensazioni. Lodevolissima l'iniziativa del raduno di kayak storici del prestigioso marchio.

Vittorio Pongolini:
Non sono della vs. generazione di quasi ultraottantenni (la mia età sulla mia scheda al mio nome, qui), ma il nome Manzi mi ricorda il Maestro Manzi di "Non è mai troppo tardi"! Bene, nemmeno per pagaiare, ha ha!
Guardate tutti che le vecchie canoe erano e soprattutto SONO TUTTORA OTTIME SU FIUMI PER IL SECONDO GRADO (alcune fino al terzo). Anche in mare si difendono bene perché i KdM manco si sapeva esistessero fino agli anni '80. Bisognava andare in Inghilterra e lì nel '74 è nato la madre di tutti i KdM, il Nordkapp, (che posseggo e va benissimo) ma noi qui proprio nulla fino ad inizio anni '90.
Per la "Regata Storica" dobbiamo trovare un Doge che sposi il mare gettando l'anello in acqua. Roba da bigiotteria, mi raccomando. Possiamo farla su acqua dolce al Raduno del Vara con  la mediazione organizzativa della nuova FICT.

Lorenzo Molinari:
Ciao Giovanni Perozzi,
possiedi uno degli ormai rarissimi esemplari del primo kayak da discesa (4,50 m) progettato e prodotto da Andrea Alessandrini: NIKE 66.
Spero tu possa partecipare al raduno ASA, che prima o poi si terrà, per farcelo ammirare.
Potresti farne una o più foto e postarle sul forum o inviarle alla mia mail personale: molinari.studio@tiscali.it che sono curioso di vederlo in "anteprima" e nel caso inserire una foto nel libro che sto scrivendo sulla storia della canoa nel mondo (se mai lo finirò..). Grazie

Giovani Perozzi:
cacchio, non sapevo fosse il  primo kayak da discesa prodotto da Alessandrini.
posso solo affermare che è un kayak fantastico, e pensare che gli amici mi prendevano in giro  mi davano del "vintage".

Vittorio Pongolini:
Beh..., con tutto rispetto, lo sei vintage con quella barca dei '60, ma anche la Cinquecento d'epoca lo è. Era peggio se ti davano del matusalemme o del vecchio-col-braccino-corto. Però saresti più fuori luogo, per l'uso che ne fai, coi transatlantici da discesa tutto-avanti che fanno ora! Per cui, tienila da conto che vale per quello che ti dà, cioè molto, oltre al valore di canoa d'epoca. Avevo una Supermaxijet della ASA del '73 prima dei KdM e, mannaggia, l'ho venduta per 150 mila lire: che idiota! Vale il discorso che ogni canoa ha la sua acqua e ogni acqua ha la sua canoa. Mi fanno molto più ridere quelli che vanno sui secondi gradi con le attuali canoe da creeking, ma bisogna essere dei saggi per capire queste cose: oggi conta l'immagine non il pragmatismo e una canoa da creeking, anche sul Ticino, fa figo. Giammai lo farà ai miei occhi!

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