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Il fantasma delle Ordinanze entro i 300 metri
marco ferrario (eko):
Vittorio, anch'io ho un sogno.
è il tuo stesso sogno e non siamo i soli.
Sono certo che è condiviso da molti altri kayakers, silenziosi sul forum, ma che di persona mi hanno confidato che questo sogno è anche loro.
Alelele84, ti ringrzio molto per il contributo, tra l'altro permette di chiarire alcuni aspetti che erroneamente davo per acquisiti e scontati.
Per quanto concerne le dotazioni di bordo, ritengo ovvio e giusto rispettarle.
Quando il Kayak Da Mare sarà riconosciuto, nessuno potrà più chiederci il salvagente anulare in dotazione, sarebbe una richiesta demenziale. Il legislatore, una volta capito cos'è un Kayak Da Mare, eventualmente ci richiederà un salvagente a giubbotto. Nei paesi in cui la cultura del Kayak Da Mare è acquisita e anche in quelli meno acculturati, non si pagaia con un salvagente anulare indossato e neanche trasportato.
Per la zattera, che tu hai nominato, come previsto dal regolamento delle dotazioni di sicurezza, mi sembra giusto che una imbarcazione che naviga oltre le 6 miglia, cioè in alto mare, debba avere una scialuppa o perlomeno una zattera a disposizione, come previsto per legge.
Anche chi naviga in Kayak Da Mare dovrebbe avere in dotazione questa zattera ... sai qual'è la "zattera" di un Vero Kayak Da Mare? La zattera che è sempre pronta a disposizione, anche quando stiamo costeggiando, è il nostro Kayak Da Mare, in quanto se riempito d'acqua è inaffondabile, contrariamente alle altre imbarcazioni. Inoltre il Kayak Da Mare consente anche semplici autosalvataggi, con paddle-float, senza o con rolling, con l'aiuto di un compagno ma anche da soli.
Prova rigirare una qualsiasi barca o gommone che si è riempito d'acqua, prova risalirci sopra e ripartire mentre inesorabilmente affonda. Quando con un altra imbarcazione ti devi solo affidare alla zattera o al soccorso altrui, col Kayak Da Mare, INVECE, è possibile anche svuotare il kayak dall'acqua stando in mare ed è possibile rimettersi a pagaiare. Non c'è bisogno di nessuna patente o diplomino, basta un pochino di esperienza, la spessa esperienza che deve avere un escursionista di montagna se vuole affrontare un percorso un poco più impegnativo e per fortuna non sono stati instituiti patentini per andate in montagna.
Lo stesso deve valere per l'andar per mare con un Kayak Da Mare, almeno che non si voglia fare l'interesse di qualche minuscola lobby.
Per quanto accenni ad altre dotazioni di bordo in navigazione fino a 6 miglia, sono tutte facilmente trasportabili con un Kayak Da Mare e vanno tutte mantenute, in sostanza si tratta solo di qualche luce, qualche razzo e fumogeno, una pompetta di svuotamento e un segnalatore acustico, il volume che occupano è veramente poca cosa rispetto a quello che il nostro Kayak Da Mare ci permette di trasportare, queste cose me le porto da anni, senza fatica, durante i miei trekking nautici, anche navigando prevalentemente sottocosta.
Ciao
Marco
francesca gastaldi:
Purtroppo non riesco a leggere l'ordinanza: mi dà sito bloccato!! Spero di riuscirci più avanti. Non so quale è il tuo nome. Ti chiamo Alelele. Penso che non si può vietare a tutti di fare una cosa perché altri non sono capaci di farla. Nessuno vieta a qualcuno di scalare il Gran Sasso solo perché c'è gente che non capisce di montagna! Io penso che sarebbe proprio il caso di cominciare a cambiarla questa mentalità, che ne dici? Magari cominciamo a capire che ognuno si deve assumere la responsabilità de quello che fà. Magari cominciamo ad insegnare alla gente ad andare non solo in canoa, ma a saperci andare per mare. Credimi ce n'è già diversa di gente che sà farlo bene. Magari qualche volta dovranno muoversi i soccorsi, ma mi pare ch paghiamo tasse per ottenere questo ed altro. E poi non mi pare che ora, chi vuole, non possa andare oltre 1 miglio. E non mi pare che le pagine dei giornali siano piene di cronaca sui kayaker!! Certo che ci vogliono modifiche legislative, accurate anche. Le leggi però non sono fatte per proteggere la gente (siamo maggiorenni ormai) ma perché il rispetto di esse garantisca ad ognuno la libertà dell'altro. Io non voglio protezione dallo Stato e dalla legge. Io voglio che riconosca la mia identità di individuo e tuteli la mia libertà e i miei diritti. Al resto ci penso da me. Per me raggiungere la libera navigazione significa questo. Come potrai ben capire si và ben oltre il concetto di libera navigazione del kayak. Insomma, sarò sincera, come mio solito, mi sembra un po' ipocrita stare a pensare al fatto che andare in kayak oltre un miglio possa essere pericoloso per qualcuno. Mi pare che se volessimo preoccuparci di gente in pericolo potremmo ne avremmo da fare prima di spenderci per qualcuno che non ci si trova ancora. ;-)
Grazie per l'Ordinanza, spero di riuscire a leggerla.
francesca gastaldi
quote author=alelele84 link=topic=4599.msg17271#msg17271 date=1384510400]
L'ordinanza della Capitaneria di Mazara del Vallo parla di Canoe che possono navigare entro i 300 metri ma non superarli.
http://www.guardiacostiera.it/capitanerieonline/ordinanze.cfm?PageNum_Recordset2=2&id=21
Va detto che siamo nel canale di sicilia e che non ci sono golfi o isole raggiungibili in kayak.
Io navigo in quel tratto di mare e obiettivamente andare oltre i 500 mt (a meno che non si pesca) non ha molto senso. 300 mt è un po strettino ma non è un dramma (più preoccupanti sono i diportisti che sfrecciano ad ogni distanza).
Secondo l'ordinanza il limite di 300 mt vale nel periodo estivo, al termine di questo credo si salga a 1 miglio (o 1 km).
Un altro problema è costituito dalla dotazione di sicurezza; ammesso che si possa andare oltre i 300 m o anche oltre il miglio l'ordinanza chiede l'anulare e i giubbottini da barca (150 N) non indossati (e altra dotazione che non ricordo).
Ho letto alcuni tuoi post e condivido la tua idea di libertà in kayak ma mi rendo anche conto che in Italia la cultura sulla navigazione a remi è quasi inesistente (almeno in alcune zone).
A mio avviso ci sono due problemi che stanno alla base di queste ordinanze. 1. I diportisti sono pericolosi e avere kayak oltre i 300 m o oltre il miglio significa aumentare il rischio di incidenti; 2. Non tutti i canoisti sono in grado di andare oltre i 300 m; il rischio che il turista della domenica si ritrovi su un kayak a mettere in pericolo la sua vita e quella di chi volesse prestargli soccorso è alto.
Le capitanerie non vogliono grane, non vogliono andare in giro a recuperare turisti alla deriva né scontri tra kayak e diportisti scanzonati.
Sarebbe interessante vedere cosa prevede l'ordinanza della capitaneria di Marsala nel cui comprensorio rientrano le isole dello stagnone e le isole egadi (Favignana dista 7 km dallo Stagnone). Lì si può veramente navigare in kayak tra posti meravigliosi.
Chiudo con una riflessione.
Il kayak è l'estensione del canoista. Se il canoista è valido il kayak è sicuro, se il canoista è inesperto allora è molto pericoloso.
Legiferare su questo non è semplice, né rilasciare patenti o autorizzazioni. Non sono le caratteristiche della barca o l'età della persona, o il superamento di un esame che possono risolvere il problema.
Ci vuole buon senso, responsabilità, elasticità.
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francesca gastaldi:
Ok, ho letto l'Ordinanza di Mazara del Vallo (nonostante il black out!!! ;D). E' la prima in cui c'è scritto chiaramente che una canoa deve navigare entro i trecento metri. In tutte le altre che ho visto c'era scritto invece che la fascia dei trecento metri non poteva essere attraversata dai natanti a motore, a vela ecc. tranne le canoe, senza però apporre ad esse il limite entro tale distanza. Ciò, mi hanno spiegato, in virtù del fatto che le Ordinanze servono per tutelare la sicurezza dei bagnanti. Anche su questa di Mazara del Vallo, in premessa c'è scritto che è emessa per tutelare la sicurezza dei bagnanti. Ci sarebbe da fare una puntata sulla sicurezza dei bagnanti ma Dio ce ne scampi. Ci manca solo questo! ;-). E' certo che ci sono kayak e kayak, come giustamente dice Marco. Purtroppo però questa distinzione, nonostante le nostre legge siano cavillosissime, al momento, non viene fatta.
Se trovate altre ordinanze con il limite imposto di trecento metri sareste così gentili da segnalarle. Vorrei capire più o meno quante sono che mettono il limite e quante no. Grazie.
francesca gastaldi
marco ferrario (eko):
Durante il prossimo periodo natalizio, pensavo di trascorrere qualche giorno nei pressi del Lago di Bracciano e non conoscendolo, porterei il Kayak Da Mare da utilizzare per le escursioni.
Tempo fa, ricordo di aver letto da qualche parte, o forse mi era stato detto da amici kayaker, che sul lago di Bracciano non si può navigare a più di 300 metri di distanza dalla costa.
Perciò ho pensato bene di verificare la notizia leggendo il regolamento che disciplina la navigazione
(http://www.provincia.rm.it/Trasportiemobilita/news.asp?riferimento=1&IdNews=61)
Sul regolamento non viene citato il Kayak e tantomeno il Kayak da Mare.
Devo dedurre che la navigazione in Kayak Da Mare è LIBERA? ovviamente nel rispetto del regolamento.
Oppure, a Bracciano non conoscono i Kayak Da Mare e forse pensano che sia paragonabile a una canoa? In questo caso, il punto 6 del Titolo VIII del regolamento, recita:
"6. L'utilizzo di piccoli natanti a remi o a pedali (canoe, iole, sandolini, pattini ) è consentito di giorno, con lago calmo e con buone condizioni meteorologiche, ad una distanza non superiore ai 200 metri dalla riva."
Cosa dite? Anche in Kayak Da Mare mi devo attenere ai 200 metri dalla riva? Nel qual caso rimarrò a pagaiare liberamente sui miei laghi prealpini dove durante le moltissime escursioni fatte in questi ultimi tre decenni non ho mai avuto problemi di questo tipo, affrontando spessissimo traversate che superano sempre i 600 metri (300+300) e che frequentemente sono anche di alcuni chilometri.
alelele84:
Il mio nome è alessandro.
Francesca, voglio chiarire che condivido la tua posizione. Questa è una battaglia di libertà e sono pienamente d'accordo sul fatto che sia assurdo limitare le possibilità dei canoisti nel loro.stesso interesse.
Tuttavia, avendo fatto salvataggio per diversi anni in mare, conosco bene la funzione delle ordinanze e le necessità delle capitanerie. Per questo chiedevo quali sono le sanzioni e se effettivamente qualcuno è stato mai fermato perchè troppo lontano. Dato che la legge è vaga e canoa non è kayak, il punto è questo: di fatto la capitaneria che fa? Perchè magari uno gli fa questo discorso sulla.differenza e loro ti lasciano andare. A quel punto resta solo il problema dotazioni.
La mia linea è questa; libertà a legislazione invariata.
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