Ciao a tutti quelli che vogliono scendere il Po. Io sono un indigeno deltizio, nato e cresciuto nell'ultimo lembo di terra tra il Po di Gnocca ed il Po di Goro, e ora da molti anni vivo a Porto Tolle. Non conosco il Po a monte del Delta, perciò non so dirvi se conviene aspettare la stagione delle piogge e del disgelo per arrivare fino al Delta. Una volta arrivati nel Delta, a meno che non ci siano state piogge abbondanti, quello che conta è muoversi con le maree. E per Delta intendo ben distanti dalla foce, per lo meno da dove si stacca il primo ramo del Po di Goro, S. Maria in Punta, che io non mi sognerei mai e poi mai di fare in una sola giornata; anche due giornate a mio avviso sono "strette", ma questo poi dipende dalla disponibilità di tempo, dalla stanchezza, dal fatto che una volta arrivati sul Delta non si vede l'ora di finire e tornare a casa, oppure di deviare verso Venezia attraverso le conche di Volta Grimana (tagliando fuori tutto il Delta)...
La scelta del Po di Goro o del Po di Venezia: difficile consigliare. Il Po di Goro è assai più stretto e tortuoso, e dal fiume vedi sempre sponde verdi, ma per la maggior parte sono golene a pioppeto, almeno fino a Mesola (dove c'è un bel castello proprio in riva, attorniato da portici con ristorante/pizzeria dove si mangia un esclusivo "riso Venere", riso nero condito con gorgonzola e speck, su un letto di radicchio rosso, guarnito con fettine di pera). Da Mesola fino al mare, le golene prendono via via il posto dei pioppeti. Una volta arrivati al mare, a dx c'è il faro di Goro su un'isola sabbiosa, con ristorante e possibilità di campeggio nel cortile interno o direttamente sulla spiaggia; a sx invece sei sulla terraferma, con un altro ristorante/pizzeria e ampio parco erboso e ombreggiato ove poter campeggiare. E di lì c'è tutto un labirinto di canaletti nei canneti che si estendono tra il Po di Goro e la Gnocca, dove è facile perdersi con il kayak, ma che sono suggestivi da "esplorare", avendo tempo (guardate su Earth).
A proposito di tempo: i tempi sui quali vi vedo disquisire sono tempi da gommone a motore o da discese in torrenti ben veloci e senza massi; e senza tanto guardarsi attorno ma stando SEMPRE nel pieno della corrente senza nemmeno avvicinarsi alla riva, per non perdere il filo della corrente e per non essere distratti o tentati di fermare la pagaiata per fare una foto.
Non è esattamente quello che Fabio Roccato consiglia nella sua pregevole opera con i 25 itinerari nel Delta. Se poi lo scopo è quello di COMPIERE l'impresa di scendere tutto il Po fino alla foce, testa bassa e pagaiare... allora è un'altra cosa.
La via più diretta è senz'altro il Po di Venezia fino a Pila (dove c'è l'altro faro nel Delta), tirando diritto senza lasciarsi distrarre dalle golene che si aprono, e nemmeno dal Po di Maistra (il Po meno antropizzato, dicono, che porta verso Boccasette, dove c'è un ostello, e poi prosegue verso una spiaggia al mare, raggiungibile anche da canaletto interno sulla dx appena prima della foce).
Del resto una volta a Pila, avrete modo di esplorare ugualmente i canneti e di perdervi nei meandri, delle "Pezze" o dell'isola della Batteria, passando dietro al faro e arrivando fino a Scano Boa, se lo desiderate.
Se pensate di seguire quest'ultima via (che passa per Porto Tolle), quando siete da queste parti fate un fischio, che mi unisco a voi e vi accompagno volentieri, guidandovi nei percorsi più suggestivi dell'itinerario prescelto (vedi appunto i 25 itinerari suggeriti: anzi, studiateli e ditemi quale vi piacerebbero di più).
ZANZARE: fin che stai in acqua non ci sono proprio! Basta stare appena appena discosti dalla riva per non vederle. Piuttosto, ci sarà invece qualche mosca cavallina (noi le chiamiamo tavanelle, "piccoli tafani", che sembrano dei caccia con le ali triangolari e fanno un male boia quando di mordono per succhiarti il sangue). Però non è che ce ne siano dei nugoli: una ogni tanto, che è importante schiacciare (non scacciare!) perché altrimenti non ti lascia in pace.
Di sera però è un'altra cosa! Quando ti avvicini a riva per piantare la tenda, e quindi sei sopra l'erba e vicino o sotto la vegetazione, allora lì ti sembrerà di essere una renna finlandese assalita dalle zanzare più fameliche. Consiglio di piantare la tenda nelle isole sabbiose senza vegetazione che sorgono in mezzo al Po, ma che emergono in questo periodo di poca portata, non certo se si aspettano le piogge per avere una corrente più favorevole.
Un'altra cosa da tenere presente nella scelta tra Po Grande e Po di Goro: in caso di giornate ventose, il Po Grande è molto più faticoso da percorrere (per la nota legge di Murphy per cui il vento ce l'hai sempre contro), mentre il Po di Goro essendo stretto e tortuoso ti tiene un po' più al riparo del vento (o sotto una sponda o sotto l'altra; tutto relativo, comunque).
Ci sarebbero troppe cose da dire sul Delta: non per nulla l'amico Roccato ha stilato 25 itinerari. Voi scegliete, e poi ci sentiamo su e-mail privata (per non intasare il forum; poi fate sempre a tempo a redigere un bel documento PDF su tutto la vostra esperienza da mettere in archivio a disposizione di tutti) o al telefono.
Un'ultima cosa: anche per me il periodo migliore per scendere il Po sarebbe giugno-luglio (quest'anno poi non c'è nemmeno tanto caldo). In settembre le giornate sono più corte, ma soprattutto ci sono le nuove generazioni di zanzare che sono tre volte più fastidiose e numerose che in questo periodo, dei veri e propri kamikaze che si lanciano alla disperata su tutto ciò che è caldo (si tuffano nella pizza e nella minestra!) nell'ansia di trovare nutrimento prima dell'imminente stagione invernale.
Ciao, Stefano dal Delta