Dò un mio piccolo e datato contributo. Datato perchè io il Po l'ho sceso nel 1985, quindi probabilmente tante cose sono cambiate. Però, avendolo sceso tutto, dalla confluenza col Ticino fino a Donada, l'esperienza mi è rimasta ben impressa:
- Corrente: più che evitarla, la corrente noi la ricercavamo disperatamente per avere un piccolo aiuto. Ricordo che fino a Cremona non era male, poi purtroppo ha iniziato a scemare, al Delta era praticamente lago.
- Inquinamento: prima di partire per il nostro viaggio ci siamo fatti una vaccinazione antitifica: 3 pastigliette acquistabili in farmacia. Precauzione probabilmente inutile, ma quando abbiamo incontrato una mucca morta galleggiante che ci ha fatto compagnia per alcuni giorni , siamo stati contenti di averla fatta (di notte, mentre dormivamo, ci sorpassava di nuovo).
- Acqua: andavamo con la tanica a fare il pieno nelle cascine vicino all'argine. Ottima occasione per socializzare con i contadini locali, che a volte ci offrivano anche un salamino, della frutta, un bicchiere di vino. E' stata una delle cose più belle della discesa del Po, un caro ricordo che ancora conservo. La gente del Po è generosa ed estroversa, e riempire la tanica crea l'occasione per socializzare.
- Diga Serafini: a quei tempi non occorreva trasbordarla. Il passaggio attraverso le chiuse era garantito a tutti i natanti, canoe comprese, ed il custode della diga è stato ben felice di consentircene l'utilizzo. Il che è stato un'esperienza interessante, oltre che molto comodo, dato il peso esagerato delle nostre canoe stracariche. Lo stesso valeva per le chiuse nel Canal Bianco tra Donada e la Laguna (molto più basse, e quindi meno particolari).
Ciao!