Allora mi dispiace deluderti ma considerando il peso e le abilità della giovane io non mi orienterei su nessuna delle barche da te indicate. Ti spiego il motivo. La canoa, pagaia e varia attrezzatura è molto complessa e può aiutare un giovane ad innamorarsi dello slalom, ma può anche allontanarlo per l’eccessiva difficoltà iniziale. Quanto pagai devi trovare la gioia di farlo e devi avere dei riscontri positivi su tutti i fronti. Già è difficile e tecnico lo slalom figuriamoci farlo con materiali che non ti aiutano. Il boom dello sci e del tennis è dovuto all’offerta che il mercato offre ai principianti. Sci e racchette facili che ti fanno sentire bene da subito anche se il tuo livello non è eccelso.
Quindi scusa la premessa e tornando a noi, per restare pratici, ti consiglierei una slalom tra la “Kapsl 350” di Vajda nella versione “training” che ha le giunture su tutta la barca anche esterne, resina epoxy e aramid con tecnologia sandwich. La costruzione permette di assorbire bene i colpi. Poi se viene usata su acqua impegnativa ed è facile fare il bagno ti consiglio di metterci quattro sacchi d’aria due in punta e due in coda. Prezzo-qualità buona.
Altrimenti potresti stare sulla “Echo of the Toro” versione diolene, prodotta da Gala. Questa è una barca più stabile rispetto alla precedente, gira bene, ma non tiene la direzione come la Kapsl, considerando che sono state concepite con due idee diverse. La prima l’idea è quella di avere il perno principale in fase di rotazione sulla coda, al seconda il fulcro rimane al centro per una navigabilità mantenuta sempre sotto controllo.
Spero di averti dato delle dritte, peggio se ti ho complicato le cose - eventualmente approfondiamo l’argomento. Sarebbe bello che intervenissero anche gli atleti per raccontarci le loro impressioni tecniche sulle varie barche.
Ultima raccomandazione che mi sento di farti spendi due lire (ex lire... scusa - euro oggi) per la pagaia. Modelli leggeri e per donne ce ne sono diversi.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi