E' un mio limite, il flusso di coscienza di Luciano Bovo rimane per me incomprensibile. volevo invece rispondere a Regina Valerio (qual è il nome e quale il cognome?) su alcuni punti del suo ragionamento:
1) la contrapposizione tra l'EDF buona e gl'imprenditori nostrani cattivi configura un approccio statalista e contrario alla libera iniziativa dei privati. Posizione rispettabile, ma carica di implicazioni molto discutibili. Sommessamente, poi, segnalo che la famosa diga sulla Rizzanese, in Corsica è stata realizzata proprio da EDF, giusto per fare un esempio di supposta sensibilità ambientale di EDF.
2) lo studio del rigurgito (innalzamento del livello a monte) provocato da una traversa fluviale si effettua con semplici software anche gratuiti e fornisce dati abbastanza precisi. il progetto del Trebbia (se si ha pazienza di leggere) contiene le tavole che spiegano bene quanto avevo scritto. il confronto con il Po a Torino non è indicativo, perchè le pendenze dei fiumi di pianura sono molto inferiori a quelle di un torrente appenninico. Tra l'altro oggi il Trebbia, con livelli normali, viene ingoiato dalla galleria 150 metri prima della diga, per cui l'impatto del rigurgito sulla situazione attuale risulterebbe in pratica dimezzato.
3) riguardo alla tua conversazione con (credo) il gestore di un microimpianto a cui attribuisci scarso interesse, in sostanza, per i deflussi in alveo, ti invito a vedere come si comportano i colossi nostrani (Enel -Edison) nei loro impianti. il problema non sta nel soggetto (pubblico/privato) ma nel rispetto delle regole e nei criteri con cui sono scritti i disciplinari di concessione (argomento di cui spesso non ci si interessa, ma che può avere impatti rilevanti, nel bene e nel male, sull'ambiente). Non è infatti vero che alle microcentrali non viene, in generale, imposto il rilascio minimo. Dipende SEMPRE dal disciplinare di concessione e da come viene fatto rispettare. I vecchi impianti Enel/Edison non avevano, o quasi, obblighi di rilascio. man mano che le concessioni vanno a scadenza, opportunamente i vari portatori di interessi (canoisti, pescatori, ecc.) dovrebbero premere per imporre, in fase di rinnovo, deflussi maggiori e/o programmati.
4) Sulle specie ittiche nei corsi d'acqua, ripeto, so molto poco; avevo riportato quella famosa frase solo per far presente che esistono sensibilità diverse su questi temi e occorrerebbe uno sforzo di comprensione reciproca prima di alzare barricate.
ciao a tutti.