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maurizio bernasconi

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idroelettrico in valmastallone
* il: Marzo 06, 2013, 01:18:05 pm *
Val Mastrallone in pericolo. Niente ansia, però attiviamoci subito, i proponenti sono in questo caso i Comuni, nientemeno.
Cosa aspettiamo ancora ad accorparli questi microcomuni di 40 anime?
Ho ricevuto in allegato anche le delibere dei Comuni, ma non so se riesco ad allegarle a questo messaggio.

mercoledì 6 marzo 2013 Ricevo tramite Federazione nazionale Pro Natura
Via Pastrengo 13, 10128 Torino
Tel. 011.5096618 - Fax 011.503155
Sito Internet: www.pro-natura.it
e-mail: info@pro-natura.it
Ciao a Tutti
La Valmastallone in Valsesia, la prima valle italiana a certificazione
ambientale, sta per essere "tapezzata" da centraline idroelettriche.
Vi allego le delibere dei vari comuni.
Scusate se vi scrivo a tutti ma sul territorio non ho trovato nessuno
disposto a far emergere la volontà delle quattro amministrazioni comunali su
cinque che  compongono la valle. Non escludo che anche Rimella sia in
procinto di deliberare qualcosa di simile.
Il torrente Mastallone ed i suoi affluenti hanno un corso di 61 chilometri,
maggiori notizie le trovate sul sito predisposto dagli stessi comuni:
http://www.consorziovalmastallone.it
Io risiedo a Fobello, in cui c'è presente il Parco Naturale del Sesia ed
alcune aree SIC. Non sono contro l'energia idroelettrica, fonte alternativa,
ma contro tutti gli sbarramenti (piccole dighe) che verranno fatte sul letto
del torrente e le eventuali opere che andranno ad intaccare l'integrità
dell'ambiente attualmente selvaggia ed incontaminata (dovranno costruire
vicino al fiume le centraline, tubazioni o canali).
Spero che possiate rendere pubblica questa situazione Vi ringrazio
anticipatamente

Giorgio Vigitello

Via Rizzetti
13025 Fobello (VC)
Telefono ufficio 0163201417
Cellulare 3358391867

maurizio bernasconi

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #1 il: Marzo 06, 2013, 02:28:48 pm *

Sulla Val Mastallone per alcuni decenni ha pesato l'ipotesi di utilizzo per usi potabili e irrigui. Un grande invaso era nelle intenzioni dei consorzi di bonifica connessi con i risaioli della pianura. Questo ha ostacolato di fatto l'idroelettrico. Ma la fragilità geologica della valle e le opposizioni (anche quelle del nostro antico comitato di tutele del Sesia e affluenti) avevano sconsigliato di passare ai fatti. Abbandonata l'idea di un grosso invaso, oggi la situazione e gli incentivi ancora in essere inducono i frammentati paesucoli di poche decine di abitanti a lanciarsi in iniziative economiche disperate e assurde. I consulenti tecnici in modo martellante continuano a proporre ovunque centraline promettendo benefici economici, quelli che conosciamo, leciti o talvolta illeciti. Non solo in Val Mastallone, ma su ogni microscopico corso d'acqua fesiduo. L'argomento d'oro è sempre quello ansiogeno del maledetto fabbisogno energetico ed è falso. Noi produciamo ormai troppa energia. Mentre ce ne serve giustamente sempre meno, anche grazie alla cosidetta crisi. Le nuove centrali a gas attive in Calabria per esempio stanno lavorando per un terzo del loro potenziale. Nel mercato dell'energia abbiamo problemi di sovrapproduzione! A livello locale il problema è l'esiguità sociale e culturale dei valligiani. Si tratta di popolazioni residuali in un territorio privo di risorse facilmente praticabili. L'accorpamento dei Comuni e l'inserimento di personale politico del tutto nuovo e incorruttibile mi sembra l'unica soluzione.


Dani Ckfiumi

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #2 il: Marzo 08, 2013, 08:57:08 pm *
====================================
  INOLTRO per conto di  Maurizio Bernasconi
====================================

In allegato  qui in basso  trovate il pdf della DELIBERA DEL COMUNE DI CERVATTO.

Se qualcuno fosse interessato ad approfondire può contattare
Maurizio per avere altre delibere.


Giuseppe Coduri

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #3 il: Marzo 09, 2013, 10:40:24 am *
Ciao, ho letto il documento del comune di Cervatto. Se ho capito bene, non hanno identificato dei siti in particolare ma hanno dato mandato a dei consulenti di studiare le possibilità, parrebbe, nel rispetto delle normative vigenti.
Occorrerà dunque vigilare sulle proposte che questi consulenti porteranno al comune di Cervatto ed eventualmente ad altri comuni che dovessero percorrere questa strada.
Concordo con Maurizio sull’assurdità di mantenere comuni così piccoli da non avere al loro interno risorse (umane e materiali) per gestire problemi e opportunità, nonché spesso incapaci di impostare sinergie con i comuni vicini e di impostare politiche omogenee sul territorio. i comuni troppo piccoli dovrebbero, è vero, essere accorpati d’imperio, a quel punto anche le provincie potrebbero utilmente essere eliminate.
Sulla necessità/possibilità di inserire personale politico “nuovo” e ontologicamente “incorruttibile”, tuttavia, sono perplesso. Per prima cosa credo che per evitare la corruzione servano regole e controlli incrociati, più che semplici ricambi, che spesso portano a nuove delusioni..
In secondo luogo, cadiamo sempre nell’equivoco di ritenere corrotto (o peggio) chi propone o sostiene qualsiasi intervento che non ci piace. Mi è capitato di parlare con un esperto di ecosistemi fluviali, persona integerrima e preparatissima, che mi spiegava come, dal punto di vista della permanenza di talune specie nel letto di un corso d’acqua, sia talvolta preferibile un regime artificialmente regolato (es. i deflussi minimi rilasciati da una diga) rispetto al regime naturale nel quale, in caso di morbide o piene violente, i detriti sospesi nell’acqua turbolenta del fiume, uniti all’annullamento delle zone di morta, portano alla cancellazione di intere specie da tratti anche lunghi dei fiumi, evento che richiede poi anni per tornare alla situazione precedente. Ciò che noi vediamo come un sacrilegio, per altri, in tutta onestà, è un intervento sensato e accettabile. Se rinunciamo a capire le ragioni degli altri e scegliamo solo la contrapposizione, difficilmente potremo ottenere risultati importanti.

Davide Sandini

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #4 il: Aprile 03, 2013, 07:44:00 pm *
un esperto di ecosistemi fluviali, persona integerrima e preparatissima, che mi spiegava come, dal punto di vista della permanenza di talune specie nel letto di un corso d’acqua, sia talvolta preferibile un regime artificialmente regolato (es. i deflussi minimi rilasciati da una diga) rispetto al regime naturale nel quale, in caso di morbide o piene violente, i detriti sospesi nell’acqua turbolenta del fiume, uniti all’annullamento delle zone di morta, portano alla cancellazione di intere specie da tratti anche lunghi dei fiumi, evento che richiede poi anni per tornare alla situazione precedente. Ciò che noi vediamo come un sacrilegio, per altri, in tutta onestà, è un intervento sensato e accettabile. Se rinunciamo a capire le ragioni degli altri e scegliamo solo la contrapposizione, difficilmente potremo ottenere risultati importanti.
Caro Giuseppe, scrivi il nome di questo esperto.
affermazioni che sfiorano il ridicolo, dato che si possono riferire solo a specie presenti  in alvei a flusso artificialmente ridotto (a causa delle dighe), e non ad alvei liberi. quindi soggetti a piene naturalmente,
in pratica si prende la situazione creata dalle dighe per giustificarne la presenza, operazione di logica che si autosostiene, ma discutibile.
Sulla "onestà", morale e logica mi nascono seri dubbi....


Davide






.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

Giuseppe Coduri

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #5 il: Aprile 03, 2013, 11:38:43 pm *
Caro Davide, nel tuo intervento sei partito aggressivo (affermazioni che sfiorano il ridicolo..) poi hai chiuso in modo più pacato (..discutibile). Buon segno.

Non entro nel merito della tua affermazione. Non ho conoscenze in materia né mi interessa approfondire il tema.
Ciò che intendevo riportando quella frase (che forse, proprio perché non me ne intendo, potrei aver riportato in modo inesatto) è questo: lo sfruttamento idroelettrico dei corsi d'acqua è per noi canoisti uno scempio inaccettabile, ma altre persone, comunque dotate di sensibilità ambientale, non sono così nettamente contrarie, anzi, entro certi limiti lo considerano una cosa positiva.

Io credo che se ce la cantiamo e suoniamo tra di noi, senza cercare di capire cosa pensano gli altri, difficilmente riusciremo a coinvolgere altra gente nelle nostre iniziative.

Come già ho ripetuto altre volte, riterrei più proficuo battersi contro i progetti realmente devastanti (come paiono questi in Valmastallone) che non lanciarsi contro tutto e tutti, ottenendo magari il risultato di fermare i progetti meno impattanti e non avere la forza di impedire le realizzazioni più dannose per i fiumi.

Un'ultima parola sul Trebbia: se fosse realizzata la centralina di San Salvatore, con il previsto scivolo per canoe (evitando così il passaggio nel tunnel o il salto dalla diga) secondo voi  aumenterebbe o diminuirebbe il transito dei canoisti nelle gole del Trebbia?
(rispondere sinceramente!)
buona sera a tutti.

Davide Sandini

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #6 il: Aprile 04, 2013, 11:59:21 pm *
secondo voi  aumenterebbe o diminuirebbe il transito dei canoisti nelle gole del Trebbia?
(rispondere sinceramente!)

Rispondo che non cambierebbe niente nella fequentazione, tanto per percorrere uno scivolo per canoe occorre comunque abilità ed equipaggiamento da III grado, semplicemente il possibile aumento di canoisti invogliati dalla possibilità di non dover saltare la diga sarebbe compensato da quelli che rinuncerebbero perchè la diga avrebbe spianato un km (ad occhio) di fiume a monte.
Il canoista medio in italia non è quello americano, vuole un III grado continuo o piu', sennò non si diverte.
Altro esempio è il Brenta nel tratto a valle di Bassano, che presenta tratti pregevoli ma purtroppo per nulla conosciuti ed ignorati dai piu' ( anche da me, devo fare ammenda, in vent'anni di canoa lo avro' percorso in vari tratti forse 10 volte).
Il che non gli impedirà di finire sotto una colata di cemento se andiamo a vedere i progetti in corso contro le alluvioni, sono in progetto diverse traverse in cemento in uno dei tratti ancora quasi intatti di fiume di pianura.
Purtroppo ognuno di chi puo' e riesce a farsi finanziare dei progetti vuole mettere le mani sui fiumi per digare/sbarrare/prosciugare/deviare/scavare i pochi tratti rimasti.
Se ascoltiamo loro è tutto progresso e benessere, purtroppo il benessere è loro, il costo diretto è spesso a carico nostro, i costi indiretti sono a carico di tutti.

Tra l'altro notavo che la società citata nella delibera del comune di Cervatto è una ditta di consulenza finanziaria, se si mettono a cercare siti idroelettrici produttivi è come andare dal chirurgo plastico per farsi riparare la macchina: tra l'altro nella delibera si parla di personale della ditta, secondo me si puo' anche andare a vedere il bluff, se non hanno ingegneri (dipendenti) esperti nell'idroelettrico, la delibera potrebbe anche essere, come dire, poco corretta? Spero che qualcuno del posto riesca a controllare.

Buona notte

Davide
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

Giuseppe Coduri

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #7 il: Aprile 05, 2013, 01:01:40 am *
Velocissimo: il Trebbia, nel tratto in questione, ha una pendenza di 6m/km, quindi se si alzasse la diga di due metri si otterrebbe (sempre a occhio) un tratto piatto di circa 300 m, non un chilometro. Questo cambia parecchio l'impatto.
Poi, sommessamente, consiglierei di valutare ogni progetto per come è, non in base a chi lo presenta.

Paolo Romairone

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #8 il: Aprile 05, 2013, 12:56:19 pm *
Ciao .
Anche se sono uscito momentaneamente di scesa per la scomparsa del Parco Fluviale Scrivia di Savignone,
Extreme Kayak Salomon segue sempre attentamente questo forum.
Cari tutti, bisognerebbe imparare dalla vicina Francia, dove idroelettico e canoa sono un connubbio affermato da quanti anni non so!
Se il nemico (molto più forte) non puoi sconfiggere, ti ci devi alleare!
E trarre vantaggio, il massimo vantaggio.
EDF( Enel Francese) e Hidrostadium( società satellite di EDF)  infatti studiano l'evoluzione dell'acqua nello sport.
In Italia no!!!!
Guerra a prescindere.
E abbiamo sempre ottenuto poco o nulla.
A Savignone sono imminenti i lavori di ricostruzione della briglia, con relativa derivazione per mini-idroelettrico.
C'è da dire che tutte le battaglie fatte per scongiurare tale derivazione( CHE OGGI E' ESECUTIVA) HANNO SOLO PORTATO( anno 2011) al crollo della strada, dello sbarramento esistente, alla scomparsa temporanea di una parte di riserva di pesca e dalla scomparsa totale del parco Fluviale Scrivia, teatro incontrastato per anni di gare di slalom, discesa sprint, tetrathlon, centro di avviamento sino ai campionati Italiani massima serie di Canoa Polo.
Tutto questo è scomparso perchè " si era contrari" all'idroelettrico.
E adesso??
Lo fanno!!
EKS Team Salomon Sport
Paolo Romairone

Luciano Bovo

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #9 il: Aprile 05, 2013, 07:33:20 pm *
Altra Demenza allo Stato Puro All'Italiana, (DI questi ultimi disatrosi anni!), ma c'è chi ha il coraggio di plaudere iniziative del genere da ciò si evince che ha le mani in pasta..

Giuseppe Coduri

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #10 il: Aprile 05, 2013, 08:29:44 pm *
Caro Luciano Bovo, mi sta bene che tu scriva i tuoi post sgrammaticati e (almeno per quanto mi riguarda) privi di senso compiuto.

Ciò che non tollero (e qui chiedo anche il parere dei moderatori) è che tu lanci accuse subdole verso persone che forse nemmeno conosci.
Paolo Romairone (che tra l'altro non conosco) ha semplicemente riferito di un caso in cui le proteste contro l'idroelettrico non hanno raggiunto l'effetto sperato ma hanno portato ad altri esiti negativi per la fruizione del fiume. Si può discutere e forse anche confutare quanto dice Paolo, ma accusarlo di avere le mani in pasta è davvero troppo.

In un'altra discussione simile, Maurizio Bernasconi mi ha rovesciato addosso simili accuse, augurandomi addirittura di fare una brutta fine. Poco male, gli ho chiarito la mia posizione e spero che l'abbia capita.

Tutto ciò per dire questo: datevi una calmata pensateci due volte prima di scrivere certe cose; mandiamoci pure a quel paese, critichiamoci anche ferocemente per le cose scritte, ma evitiamo, per favore, la macchina del fango.

Saluti a tutti

Paolo Romairone

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #11 il: Aprile 06, 2013, 01:58:28 pm *
........Altra Demenza allo Stato Puro All'Italiana, (DI questi ultimi disatrosi anni!), ma c'è chi ha il coraggio di plaudere iniziative del genere da ciò si evince che ha le mani in pasta......

frasi di un classico italiano medio.

Io sono ristoratore di professione e canoista per passione.
Documentati prima.
Leggi chi sono, cosa ho fatto e cosa è successo e poi magari parla.
Fai la figura di quello che sicuramente sei.

EKS Team Salomon Sport
Paolo Romairone


regina valerio

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #12 il: Aprile 06, 2013, 04:43:04 pm *
mah dopo aver letto qualche post,paragonare l'operato della edf con quello di piccoli sfruttatori o grandi delle acque mi sembra un azzardo,primo in Francia hanno un senso delle regole e del rispetto più spiccato del nostro,secondo la regolamentazione dei rilasci vale solo per le grandi strutture idroelettriche e non per le micro centrali,e in aggiunta a mio parere la legislazione francese in merito credo che ponga degli obblighi,diversamente non credo che edf regalerebbe per  il piacere dei canoisti /pescatori acqua che a loro frutta soldi.
poi non è vero che le battaglie contro le centrali sono tutte perse ,vedi sul Chiusella anche con le peggiori schifezze i devastatori di fiumi non ce l'hanno fatta ;D.
e il calcolo 2 metri di altezza =300 metri di piatto non è reale perchè anche più a monte al di sopra dell'altezza dello sbarramento l'acqua rallenta ,a Torino si e no 1 metro di altezza ai murazzi ha fermato la corrente fino a Moncalieri un paio di km più a monte ben più di 1 metro sopra il livello precedente.
e infine ho personalmente avuto anni fa ,per ragioni di lavoro su un canale di alimentazione di una microcentrale privata ,una tranquilla discussione sull'accesso al canale e ho capito chiaramente che del fiume dell'ambiente dei fruitori del fiume stesso non gli ne può fregare di meno l'importante è avere il massimo prelievo possibile per produrre più corrente possibile PUNTO,
per quello che riguarda le piene che danneggiano la fauna ittica ...beh la selezione naturale ha sempre prodotto razze più forti, e credo che  gli animali in natura preferiscano essere lasciati liberi e tranquilli di vivere la propria vita piuttosto che nutriti in uno zoo safari.dovremmo noi imparare ad essere un pò più ecosostenibili ,come ha detto Mr.Smith in Matrix peggio di noi ci sono solo i virus......... :'(
ciao
 

Luciano Bovo

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #13 il: Aprile 06, 2013, 07:20:40 pm *
da qui si capisce che si è preso un grosso abbaglio, io difendo pienamente l'operato di Romairone, e con il mio post dimostravo tutta la mia amarezza leggendo ciò che lui aveva scritto e fatto purtroppo inutilmente, a parte che è una situazione che va generalizzandosi, a scala non solo Nazionale ma Mondiale, e dato che io l'umunculo medio te la vedrai con link a livello internazionale di ciò che è predisposto congegnato, da potenti lobby, che detengono il marketing dell'acqua , il progetto Hydro-Power dopo mi dirai caro Cereda dove si andrà a finire,dato per dato dai un'occhiata alle tremende condizioni del  fiume Yamuna con diga da oltre 40mt, il prog. Belo Monte(amazonwatch.com) , Sai con Greenpeace Int. E  International Rivers parli con il classico Italiano Medio...quello che firma petizioni o le crea, contro la cementificazione e distruzione di un'eco-sistema, di un patrimonio che è ,o lo era di tutti, ma che sotto interessi occulti, e mafiette locali sparirà,o lo è già per sempre. Domando a  Romairone se sbaglio.Domandando scusa se mi ha frainteso.

Luciano Bovo

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #14 il: Aprile 06, 2013, 07:24:03 pm *
Errata Corrige: Coduri non il Buon Cereda..

Luciano Bovo

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #15 il: Aprile 06, 2013, 07:28:39 pm *
E ce ne fossero tanti  come Romairone ,  Sandini  e Bernasconi!

Luciano Bovo

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #16 il: Aprile 06, 2013, 07:45:28 pm *
 Mai Coduri ti augurerei del male è contro di me , ho letto il tuo post, discutere anche se si è di pareri opposti, poi se non si arriva a nulla (quasi mai),sono cose puramente personali,ma è gran difficile. 

Paolo Romairone

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #17 il: Aprile 06, 2013, 07:56:07 pm *
scusa allora per la mia sparata...


mauro mantovani

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #18 il: Aprile 07, 2013, 02:11:28 am *
Seguo anche io, seppur in modo meno assiduo degli anni precedenti i post su questo forum e colgo l'occasione per salutare l'amico Paolo Romairone, che mi auguro possa tornare a far rivivere lo sport sulla riva del fiume Scrivia, e un saluto a Maurizio Bernasconi. Questo argomento mi riporta indietro nel tempo ai ricordi della mia pubblicazione, e alle mitiche bandierine che sventolavano ovunque in Valsesia a protesta contro gli impianti idroelettrici in progetto.
Giro spesso per lavoro, e ovunque vedo impianti fotovoltaici e distese sconfinate di pale eoliche in Italia, di queste solo alcune sono in funzione altre sono ferme per evitare il problema dell'effettiva sovrapproduzione di energia elettrica.
Leggo i post e mi chiedo quanto senso abbia oggi il proporre e/o condividere  decisioni legate all'intervento invasivo di opere per la produzione di energia idroelettrica, a prescindere che anche le cosiddette foreste eoliche e le centrali fotovoltaiche, possano non figurare in modo pittoresco nel contesto paesaggistico, ma visto che ormai ci sono e il loro lavoro lo fanno egregiamente ......
Un saluto a tutti
Mauro Mantovani
Maurice Mauro Mantovani

mauro mantovani

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #19 il: Aprile 07, 2013, 02:14:38 am *
Seguo anche io, seppur in modo meno assiduo degli anni precedenti i post su questo forum e colgo l'occasione per salutare l'amico Paolo Romairone, che mi auguro possa tornare a far rivivere lo sport sulla riva del fiume Scrivia, e un saluto a Maurizio Bernasconi. Questo argomento mi riporta indietro nel tempo ai ricordi della mia pubblicazione, e alle mitiche bandierine che sventolavano ovunque in Valsesia a protesta contro gli impianti idroelettrici in progetto.
Giro spesso per lavoro, e ovunque vedo impianti fotovoltaici e distese sconfinate di pale eoliche in Italia, di queste solo alcune sono in funzione altre sono ferme per evitare il problema dell'effettiva sovrapproduzione di energia elettrica.
Leggo i post e mi chiedo quanto senso abbia oggi il proporre e/o condividere  decisioni legate all'intervento invasivo di opere per la produzione di energia idroelettrica, a prescindere che anche le cosiddette foreste eoliche e le centrali fotovoltaiche, possano non figurare in modo pittoresco nel contesto paesaggistico, ma visto che ormai ci sono e il loro lavoro lo fanno egregiamente ......
Un saluto a tutti
Mauro Mantovani
Maurice Mauro Mantovani

Paolo Romairone

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #20 il: Aprile 07, 2013, 12:15:22 pm *
In merito alle energie alternative l'Italia è rovinata dalle sue stesse burocrazie, che a loro volta danno la possibilità di rovinare paesaggi e natura.
Si da spazio al privato( cosa che in altri stati europei non accade) di costruire il suo giocattolino,
vuoi che sia eolico, fotovoltaico o idroelettrico.
E' tutta questione di "mani in pasta" come dice Luciano Bovo.
Perchè il comune e la provincia oggetto di un possibile idroelettrico, tra avvio pratiche, progettazione ed  oneri, incamerano dei bei soldini.
Dall'altra parte per il piccolo imprenditore il rapporto che sta tra
acqua prelevata (derivazione)
e rilascio minimo vitale
è il risultato del suo introito in termini di produzione di energia
e quindi "SOLDONI".
Sullo Scrivia la società che pare si sia aggiudicata la derivazione(Società Osasio,Cuneo,Bando pubblicato sul sito della Provincia di Genova)
sembra abbia avuto la meglio sul suo concorrente perchè i primi hanno optato per un impianto in presa diretta, volgarmente "vitone", tanta ne entra tanta ne esce e non si ha prosciugamento
I secondi invece sfruttando la caduta, quindi incanalando l'acqua e di fatto prosciugando un km di fiume, rilasciando un minimo vitale praticamente nullo.
Mi rendo conto che l'argomento di questa discussione sia lo scempio che si prospetterebbe nel caso in cui il Mastallone fosse oggetto di un intervento come quello prospettato dal Bernasconi, che saluto insieme al Mantovani( ho sempre il tuo mitico C1 nero a proposito!!)
Ma  stiamo parlando di un misero Scrivia, neanche minimamente paragonabile alle perle della Valsesia citate da Maurizio
Stanno parlando di installare un impianto su uno sbarramento esistente.
La Val di Vara invece potrebbe essere un esempio di connubbio tra idroelettrico e canoa: mi rendo conto che il rilascio programmato che fanno non è una concessione ai canoisti per permettergli di andare in canoa.
E' il metodo per produrre.
Turbigo è uguale.
"L'acqua calda" di Savona idem.
Il rilascio è fruibile dai canoisti.
Ma sono situazioni a se, ribadendo che nulla hanno a che vedere con l'oggetto della discussione.
Saluti a tutti.



mauro mantovani

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #21 il: Aprile 07, 2013, 03:04:42 pm *
Ciao paolo, mi raccomandò il c1 fanne buon uso, se lo merita.

A presto
Mauro
Maurice Mauro Mantovani

Giuseppe Coduri

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Re:idroelettrico in valmastallone
* Risposta #22 il: Aprile 09, 2013, 12:38:41 pm *
E' un mio limite, il flusso di coscienza di Luciano Bovo rimane per me incomprensibile. volevo invece rispondere a Regina Valerio (qual è il nome e quale il cognome?) su alcuni punti del suo ragionamento:
1) la contrapposizione tra l'EDF buona e gl'imprenditori nostrani cattivi configura un approccio statalista e contrario alla libera iniziativa dei privati. Posizione rispettabile, ma carica di implicazioni molto discutibili. Sommessamente, poi, segnalo che la famosa diga sulla Rizzanese, in Corsica è stata realizzata proprio da EDF, giusto per fare un esempio di supposta sensibilità ambientale di EDF.
2) lo studio del rigurgito (innalzamento del livello a monte) provocato da una traversa fluviale si effettua con semplici software anche gratuiti e fornisce dati abbastanza precisi. il progetto del Trebbia (se si ha pazienza di leggere) contiene le tavole che spiegano bene quanto avevo scritto. il confronto con il Po a Torino non è indicativo, perchè le pendenze dei fiumi di pianura sono molto inferiori a quelle di un torrente appenninico. Tra l'altro oggi il Trebbia, con livelli normali, viene ingoiato dalla galleria 150 metri prima della diga, per cui l'impatto del rigurgito sulla situazione attuale risulterebbe in pratica dimezzato.
3) riguardo alla tua conversazione con (credo) il gestore di un microimpianto a cui attribuisci scarso interesse, in sostanza, per i deflussi in alveo, ti invito a vedere come si comportano i colossi nostrani (Enel -Edison) nei loro impianti. il problema non sta nel soggetto (pubblico/privato) ma nel rispetto delle regole e nei criteri con cui sono scritti i disciplinari di concessione (argomento di cui spesso non ci si interessa, ma che può avere impatti rilevanti, nel bene e nel male, sull'ambiente). Non è infatti vero che alle microcentrali non viene, in generale, imposto il rilascio minimo. Dipende SEMPRE dal disciplinare di concessione e da come viene fatto rispettare. I vecchi impianti Enel/Edison non avevano, o quasi, obblighi di rilascio. man mano che le concessioni vanno a scadenza, opportunamente i vari portatori di interessi (canoisti, pescatori, ecc.) dovrebbero premere per imporre, in fase di rinnovo, deflussi maggiori e/o programmati.
4) Sulle specie ittiche nei corsi d'acqua, ripeto, so molto poco; avevo riportato quella famosa frase solo per far presente che esistono sensibilità diverse su questi temi e occorrerebbe uno sforzo di comprensione reciproca prima di alzare barricate.

ciao a tutti.