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Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?

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Vittorio Pongolini:
Francesca,

sei bravissima! Ti conosco per l'arte letterale inerente al kayak e per le tue imprese in KdM (guardate un po' qua:
 http://jotaneves.wordpress.com/2010/08/01/kayakportal-org-sea-kayaking-portal-kayak-expeditions/ , nel 2009, corse kayak tour, ma non dà alcun link), ora vorrei conoscerti di persona.
Dài ragazzi che mettiamo in crisi la Guardia Costiera e ci guadagnamo in libertà!

passolento:

--- Citazione da: Marco Lipizer - Gennaio 25, 2013, 01:49:34 pm ---3. I natanti senza marcatura CE possono navigare: a) entro sei miglia dalla costa;...c) entro un miglio dalla costa, i natanti denominati jole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, tavole a vela e natanti a vela con superficie velica non superiore a 4 metri quadrati, nonchè gli acquascooter o moto d'acqua e mezzi similari....5. La navigazione e le modalità di utilizzo dei natanti di cui al comma 3, lettera c), sono disciplinate dalla competente autorità marittima e della navigazione interna.   ->

--- Termina citazione ---
Da uomo di legge, aduso a scontrarmi quotidianamente con l'astrusità dei nostri testi legislativi, mi verrebbe da interpretare la norma (scusate il tono notarile!) proprio in base alle tre parole evidenziate: e mezzi similari. Da non intendersi, secondo me, semplicisticamente come moto d'acqua e mezzi similari, ma piuttosto come "mezzi similari all'elenco sopradescritto".
Quindi, poichè i kayak, in altri contesti normativi, sono assimilati a pedalò e pattini, direi che noi rientriamo in questa categoria.
Del resto il ricorso al termine mezzi similari, consente al legislatore di stare dietro alla continua evoluzione degli sport acquatici dove, ogni poco, esce un nuovo attrezzo (vedi kitesurf, wakeboard etc...)

ergo: entro un miglio dalla costa, salva differente disciplina della locale autorità costiera.

Proprio un bel pasticcio, se ogni volta che cambio area geografica devo andare ad informarmi sulle regole locali! Peggio che a remare l'epoca delle città stato!
 ??? ??? ???

 

fredgil:
Raggiungo questa interessante disussione per confermare: il salvagente va SEMPRE indossato in canoa. A prova:  www.facebook.com/video/video.php?v=4927187893270&saved#!/photo.php?v=10151640345033098&set=vb.740988097&type=2&theater
Ciao
Fred

marco ferrario (eko):
Il topic anche oggi ha continuato la sua interessante evoluzione e ora che abbiamo assodato che pagaiando a meno di 300 metri dalla costa possiamo non indossare il salvagente, potremmo titolarlo KAYAK E PEDALÒ, infatti tra gli interventi della giornata:

Francesca scrive:
... Quindi, stando così le cose, è soggetto alla Guardia Costiera locale che lo considera un pedalò.
altergg scrive:
... hanno scordato di nominare le canoe e i kayak assieme alle gondole e i pedalò nel comma 3 ...
Mentre passolento, da uomo di legge, scrive:
... poichè i kayak, in altri contesti normativi, sono assimilati a pedalò e pattini, direi che noi rientriamo in questa categoria.
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In molti anni di viaggi in kayak vagabondando per gli arcipelaghi mediterranei, facendo anche diverse traversate tra le isole,
in Italia solo una volta sono stato fermato da una motovedetta della Guardia Costiera.

Ora ve la racconto, anzi, se andate a vedere il viaggio alle isole Egadi raccontato fotograficamente su Eko (http://ekokayak.wordpress.com/2011/03/13/egadi/ - scusate la pubblicità), verso la metà dell'articolo, noterete una fotografia di due kayakers e del loro incontro con una motovedetta della Guardia Costiera.
Ci trovavamo a poche centinaia di metri dall'isolotto di Maraone, che è zona A (vietatissima a qualsiasi navigazione e sul quale è assolutamente proibito sbarcare), perciò non ci avviciniamo oltre il consentito, ma siamo comunque in mezzo al mare, a circa 5 km. (oltre due miglia e mezzo) a est dall'isola di Levanzo.
La veloce motovedetta della GC si avvicina e sentiamo su di noi gli sguardi attenti e severi dei tre uomini d'equipaggio.
Dopo poco, ci chiedono da dove arriviamo.
Rispondiamo che siamo partiti dall'isola di Levanzo e continuiamo scambiando qualche breve battuta che non ricordo (è passato qualche anno), ricordo solo che ho fatto presente che avevo in dotazione i razzi e il fumogeno.
Il colloquio con gli uomini della Guardia Costiera è stato sereno, tanto che il terzo di noi ha scattato la fotografia che documenta l'inconsueto incontro.
Comunque, cortesemente siamo stati invitati a tornare a Levanzo, e di fatto ci è stato impedito di raggiungere l'isola di Formica che ormai era a poco meno di un chilometro, spiegandoci che l'isola è privata ed è vietato lo sbarco.
Abbiamo ubbidito senza opporre obiezioni e invertito così la nostra rotta.
La motovedetta ci ha seguito per un poco, forse volevano verificare come ci comportavamo col mare che si era fatto un poco mosso.
Abbiamo anche spiegato che prima di sera, avremmo l'intenzione di attraversare il tratto di mare che separa Levanzo all'isola di Favignana e chiediamo se potremmo incorrere in qualche problema.
Ci hanno fatto capire che, non ci avrebbero vietato la traversata che è di soli 4 km.* (poco più di due miglia).
Che dire? Alla luce anche degli interventi odierni sul topic, devo pensare che in effetti è proprio la locale motovedetta della Guardia Costiera che decide cosa è consentito, tollerato o vietato e sanzionabile?
Ma non dite che ci considerano sempre come dei pedalò, evidentemente non è così, penso che se avessero trovato un pedalò a 5 km. in mezzo al mare, non si sarebbero comportati allo stesso modo.

*Scusate se parlo sempre di chilometri e non di miglia marine, ma per me il chilometro è più significativo, dato che prevalentemente faccio escursioni sotto costa e passeggiando col mio kayak mi sento più vicino a un escursionista di montagna o a un cicloturista, che a una imbarcazione da diporto. I chilometri, essendo più brevi del miglio nautico, identificano meglio il territorio. Il miglio marino o miglio nautico è molto più lungo (1852 metri), sicuramente è un ottima unità di misura per le distanze misurate su grandi spazi marini percorsi da imbarcazioni che viaggiano a parecchi nodi, ma non è altrettanto significativa per un'escursionista kayaker che stando in acqua, costeggia la terra alla velocità di pochi km/h.

Marco z:
Finalmente siamo arrivati al sodo ...
Anche se per i natanti in genere non sussiste l'obbligo di indossare i giubbotti e nemmeno di portarli con se sotto i 300 mt   Per i kayak decide la capitaneria ..... E se dice che vanno indossati è a mio avviso una brava capitaneria ma questo è un parere personale .


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