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Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
Marco Lipizer:
--- Citazione da: Vittorio Pongolini - Gennaio 24, 2013, 11:04:41 am ---Dunque, sto perdendo il filo (magari l'avessi perso quando mi si è infilato l'amo nel braccio...)
...
--- Termina citazione ---
Vittorio il kayak non necessita di omologazione.
E' un'imbarcazione a remi e può navigare fino a 6 miglia dalla costa; con salvagente anulare, aituto al galleggiamento da 100N in gavone, razzi, ... Entro i 300 metri non serve niente.
Anche se vai all'estero, sei cittadino italiano e in mare sottostai alla legge italiana.
Sto sempre parlando solo della Normativa. Non vorrei che qualcuno mi additasse dell'eretico perchè non parlo del salvagente da 50N.
Saluti,
Marco
Marco z:
--- Citazione da: Marco Lipizer - Gennaio 24, 2013, 11:20:01 am ---Vittorio il kayak non necessita di omologazione.
E' un'imbarcazione a remi e può navigare fino a 6 miglia dalla costa;
--- Termina citazione ---
Alla fine questo lo stabilisce poi la capitaneria di porto locale e non so quale capitaneria consente quello che dici.....
Secondariamente se non necessita di omologazione non ha nemmeno la certificazione che dice su che tipo di mare può navigare.... e deve quindi sottostare alle regole dettate dalla capitaneria del luogo che a sua discrezione stabilisce le distanze e i comportamenti da tenere a seconda del luogo che solitamente sono 300 mt dalla costa.
Provate con la barchetta a remi a farvi trovare dalla capitaneria a 6 miglia ... E poi fatemi sapere come è andata .
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Frederik Beccaro:
Oltre il miglio dalla costa possono navigare navi di qualsiasi dimensione e con una canoa non ti vedono. Pagaiando l'unico sistema per capire se si è in rotta di collisione è prendere un riferimento a terra, se varia rispetto alla nave sei a posto, se rimane lo stesso sei in rotta di collisione.
altergg:
--- Citazione da: francesca gastaldi - Gennaio 24, 2013, 09:50:23 am ---... La confusione che evidenziano le mail è quella che in effetti c'è in realtà!!! Occorre farne di strada per ottenere molto in Italia. A meno che non ci accontentiamo di fare quello che ci pare in barba all'ortodossia. Ci sono associazioni di kayak che si stanno muovendo in questo senso o meglio ceh stanno cercando di sensibilizzare la Fick sulla questione kayak da mare. Purtroppo per ottenere queste cose non serve niente navigare in solitudine (ciò in senso metafisico chiaramente), bisogna essere molti e determinati a muoversi nella stessa direzione altrimenti non si ottiene niente. Tutta la mia simpatia e disponibilità a Sottocosta che si stà muovendo a nome del kayak Italiano per sensibilizzare la fick sui temi del kayak.
Avevo già accenato in una mail diverso tempo fà che l'Europa canoistica si stà muovendo per ottenere un riconoscimento univoco sulle certificazioni delle scuole di kayak. Ciò dimostra che c'è un movimento che stà nascendo a livello europeo. L'Italia non dovrebbe perdere il passo se non vuole rimanere tagliata fuori. Resta evidente però che se un giorno avremo una regolamentazione che ci riguarda poi dovremo rispettarla. Si tratta di fare una scelta. Più libertà o più ortodossia?
--- Termina citazione ---
--- Citazione da: Frederik BECCARO - Gennaio 11, 2013, 10:34:53 pm ---...
Però in questo mondo pieno regole, divieti e quant'altro potersi prendere qualche libertà non é male e in canoa per fortuna nulla é ancora strettamente regolamentato
--- Termina citazione ---
Personalmente il salvagente io lo porto sempre a portata di mano, per indossarlo in caso di mare agitato. Come distanza dalla costa direi assolutamente che si può stare tranquilli fino a 1 km dalla costa. NOn so quante volte ho incrociato capitaneria e simili a distanze simili senza alcun problema. So che ci sono stati dei problemi con alcuni kayaker ma in occasione di traversate con distanze assai maggiori a 1 km/1 miglio. Sanzioni anche peggiori ci sono nel caso di accesso a aree a protezione integrale presso parchi nazionali. Direi quindi che ai kayaker italiani conviene rimanere con qualche incertezza e la sicurezza pratica di poter navigare fino a 1 km circa dalla costa senza avere problemi che non inbarcarsi nel cammino della regolamentazione che poi tra l'altro in Italia prende sempre la piega che non si voleva, ammesso cmq che le intenzioni fossero positive.
Chi ci guadagna dalla regolamentazione!?
Di sicuro istruttori, associazioni con bollino blu, e altri che magari hanno guadagni personali anche economici dal kayak. Tutti gli altri kayakaker, che pagaiano con la sola finalità e conseguenza di divertirsi solamente secondo me assolutamente no!
BUON KAYAK A TUTTI!
marco ferrario (eko):
In effetti mi trovo proprio in bel forum laico e indipendente, è bello leggere tante idee, ed è ancora più bello se le idee sono diverse, è la dimostrazione della preziosa ricchezza partecipativa alla comunità di CKI che sta crescendo in quantità e qualità.
Ascoltare molte opinioni aiuta a elaborare il proprio ragionamento, ma quando si parla di leggi e regolamenti della navigazione, le citazioni devono essere necessariamente documentate con precisione, altrimenti si alimenta la disinformazione e la confusione.
Perciò, in quest'ambito, hanno un certo peso e una certa autorevolezza gli interventi di Marco Lipizer e di Vittorio che citano fonti autorevoli e precise, indicandoci anche come e dove reperire la documentazione.
Altri interventi li ho trovati molto interessanti anche se, per la legislatura, non citano fonti; altri ancora mi sono parsi interventi contradditori, ma sono comunque opinioni rispettabili, da qualcuno presentate come fossero verità inoppugnabili, ma in realtà non sono altro che opinioni soggettive.
Mi piacerebbe, quando esauriremo questo dibattito utile e dinamico, avere le idee chiare in merito alla legge di navigazione inerente i kayak da mare, e sarebbe utile poterle leggere in bella mostra su CKI. Forse è solo un sogno perchè la legge non è chiara?
Sarebbe auspicabile riuscire a definire con esattezza ciò che prevede e, nel rispetto di essa, ciascuno sia comunque lasciato sempre libero di agire come meglio crede.
Regole più restrittive, se qualche kayaker o associazione le ha pensate e vuole proporle, per cortesia, che valgano solo per il proponente, non possono e non devono assolutamente essere imposte ad altri kayakers, con che diritto? sarebbe solo un atto di stolta prevaricazione.
Per quanto riguarda le scelte personali, salvagente si o no, polivalente o essenziale, ecc., ciascuno degli intervenuti ha offerto un contributo utile al ragionamento e spero di leggerne ancora altri.
Un grazie a tutti quelli che sono intervenuti e che intervverranno.
Marco
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