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Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?

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stefanoDelta:

--- Citazione da: marco iezzi - Gennaio 21, 2013, 09:54:30 am ---....
Ho imparato che quando si esce in gruppo,il salvagente va comunque indossato per la propria e altrui sicurezza, è chiaro che dipende sempre dal contesto in cui ci troviamo ...
Quando sono da solo e in buone condizioni meteo spesso non  lo indosso ma  me al canto e me la suono da solo

Saluti

Marco Iezzi

--- Termina citazione ---

Che strano! Io mi comporterei esattamente al contrario (ovviamente non in un raduno, per rispetto agli organizzatori). Io il giubbotto lo indosso proprio quando sono da solo, senza nessuno che mi possa all'occorrenza dare una mano per qualsiasi evenienza: almeno mi procuro quel po' di sicurezza in più (anche psicologica) che mi può dare il giubbotto salvagente; hai visto mai che mi venga un calo di pressione, almeno dò al destino la chance di farmi trovare ancora a galla da eventuali tardivi soccorritori. Nel caso dovessi nuotare fino a riva, posso sempre sfilarmelo e trascinarmelo dietro per usarlo come tavoletta e riposarmi.
Ma se sono in compagnia e si viaggia vicini (se no che compagnia è?), allora mi sento anche libero di stare senza salvagente, perché nel caso ne avessi bisogno so di poter contare sui miei compagni. Questo lo vedo più come un atto di fiducia nei miei compagni che non uno sgarbo perché potrei essere causa di "complicazioni" in caso di ribaltamento. E di quali complicazioni si ipotizza poi? Ovviamente dipende molto dal contesto, come giustamente sottolinea Marco Iezzi.

La prima cosa da portarsi appresso è una buona dose di buon senso, o no?

Per quel che riguarda polifunzionalità SI o NO, meno male che non siamo tutti uguali e che abbiamo esigenze diverse; almeno rendiamo vivace il mercato dei giubbotti, così anche i rivenditori e produttori se ne avvantaggiano; e la personale vanità, perché no.
Io mi unisco al Vittorio Pongolini per sollecitare finalmente un giubbotto che incontri anche le esigenze dei "polifunzionali".
Ognuno ha il suo modo di organizzarsi: c'è chi preferisce avere tutto quanto gli aggrada sciorinato sul ponte del kayak (beato chi ha un kayak che gli permette questo; o una mente super organizzata), e chi invece preferisce avere tutto addosso (perché indagare sulle motivazioni?), e magari risparmiarsi di portarsi appresso un altro intrigo (vedi funzione paddle-float) se il giubbotto che ha integra anche quella funzione.
Senza contare che posso sempre togliermi il mio giubbotto polifunzionale con tutto il suo contenuto ben organizzato e stendermelo già bell'e confezionato sul ponte davanti a me, realizzando quell'ordine così invidiabile di chi ha una mente meglio organizzata della mia; ma con un vantaggio: diminuisco il rischio di lasciare a riva proprio il giubbotto salvagente fidando nel "mare calma piatta" (il vento può sempre sollevarsi all'improvviso, quante volte è successo?), perché con un unico gesto mi porterei dietro in un unico oggetto già ben organizzato tutto quello di cui potrei avere bisogno, anche due lenze con gli ami da calare al traino, se capita (col valore aggiunto dell'"aiuto al galleggiamento").
A me pare solo buon senso!

Proviamo a ribaltare il punto di vista e mettamola così: invece che un giubbotto salvagente polifunzionale, vorrei che uno di quegli smanicati che si trovano nei negozi "caccia-pesca" provvisto di tutte quelle tasche specialistiche, magari anche con il cappuccio antivento arrotolato dietro il collo, fosse specificatamente studiato per le esigenze del kayakista-canoista e integrasse anche la funzione di galleggiabilità, di paddle-float e di visibilità (con colori adeguati e bande riflettenti ben evidenti, anche per il buio; e perché no, agganci per portare luci di segnalazione in posizione ben visibile: mai provato a pagaiare a Venezia di notte dopo la Festa del Redentore, quando i motoscafi ti sfrecciano accanto a tutta velocità?). E non mi frega niente se non può fregiarsi dell'appellattivo di giubbotto salvagente, basta che comunque sia un "aiuto al galleggiamento": in questo modo nessuno griderà allo scandalo.

Da affiancare alla normale offerta degli altri giubbotti, non in sostituzione.
Così siamo tutti contenti.
Produttori, datevi da fare.

Ciao a tutti,
Stefano del Delta

Vittorio Pongolini:
Mi sembra a questo punto che si stiano delineando delle posizioni: molti lo danno per indispensabile e molti lo danno per opinabile. Altri lo considerano per uso solo straordinario. Nessuno dice che non serve nemmeno averlo sul kayak, e questo è confortante. 
Ma cosa dice chiaramente la legge riguardo all'uso dei Giubbotti Salvagente (o Polifunzionale, insisto nel ritenere valida la mia idea di partenza, ché avrei più motivi per indossarlo)? Vorrei a questo punto della discussione sapere bene quali obblighi abbiamo, non etici o psichici o dimostrativi, ma bensì legali. Cosa dicono bene le norme della Capitaneria di Porto o le norme di Navigazione entro il limite di 300 mt da costa (quelle locali, le maggiormente gettonate dalle Capitanerie di Porto) o entro il miglio marino (il limite meno concesso nelle acque del Bel Paese)? La stessa domanda la pongo per la navigazione interna, quella lacustre. Sono le stesse norme vigenti su acqua salata? Non sono completamente ferrato in materia di normative e se c'è qualcuno che ne sa di più mi chiarisca la cosa. C'è il regolamento delle Capitanerie di Porto   ( http://www.guardiacostiera.it/servizi/documents/dotazioni%20di%20sicurezza/dotazionidisicurezza_upd20042010.pdf ) che dice che entro i 300 mt non si devono portare nemmeno i salvagenti! Entro il miglio invece sì, ma che non essendo prescritto, non bisogna necessariamente indossarlo perchè altrimenti tutte le persone che vanno in barca da diporto dovrebbero indossarlo obbligatoriamente. Allora, vorrei sapere più precisamente se posso ribattere alla Guardia Costiera che dovesse fermarmi per chiedere spiegazioni sul Polifunzionale che non indosso in quel momento, ma che  non incorro in nessuna sanzione perchè ce l'ho sul kayak (e men che meno al sequestro del kayak da mare che è la cosa più terribile che possa succedere ad un kayaker!).

Marco z:
Caro Vittorio mi permetto di risponderti essendo un appassionato di nautica da diporto.
La tabella che tu hai linkato descrive le dotazioni obbligatorie che devono essere a bordo di un natante o di una imbarcazione.
La legge definisce natante o imbarcazione un mezzo avente omologazione Ce con applicazione di etichetta in alluminio recante le caratteristiche del mezzo nonchè un certificato di omologazione . Tale mezzo  diventa imbarcazione se supera una determinata lunghezza e va targato.
Questi mezzi recano stampigliata anche una classe di navigazione che va dalla A (ogni tempo ) B ( onde fino a 4 mt) C ( Onde fino a 2,5 mt) D ( zone riparate )
Se ci si trova in mare 7 con un natante D , il comandante sarà responsabile dei danni a cose e persone.
Compito del comandante è anche quello di decidere a sua discrezione quando indossare e far indossare i giubbotti salvagente per scongiurare il pericolo . Se non lo fa ne è responsabile .
Dicesi comandante colui che guida una unità.

Detto questo la canoa non è omologata e quindi non è ne un natante ne un imbarcazione quindi rientra nella categoria di mezzi che non possono oltrepassare le distanze dalla costa previste dalla legge.
Oltre la distanza dalla costa marina o lacustre stabilita dalla legge per i non omologati  si è pertanto non abilitati a navigare. È chiaro che il giubbotto è un problema secondario se si oltrepassa il limite ;-)

 


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gianfrancesco costantini:
Attenzione: l'omologazione non c'entra nulla con l'essere o meno un "natante da diporto". La maggior parte delle barche in Italia non sono omologate, visto che l'omologazione è stata prevista da una normativa CE molto recente. Per il diritto italiano, i kayak e le canoe sono a tutti gli effetti natanti (visto che sono lunghi meno di 10 metri, galleggiano, non sono immatricolate, trasportano 1 o più persone). I natanti privi di omologazione in principio non possono in alcun caso navigare oltre le 12  miglia da terra, a seconda delle dotazioni e delle abilitazioni di chi le conduce/comanda.

Poi vengono i regolamenti relativi alle dotazioni: nulla fino a 500 m e via via un numero maggiore di dotazioni di sicurezza per arrivare alle 3 miglia (per le 3 miglia, queste includono anche un salvagente anulare, razzi, fumogeni, ecc.).

Come è anche reso evidente dal comportamento della maggior parte dei noleggiatori di canoe sulle nostre coste per chi resta nei 500 m da terra non c'è nessun obbligo di salvagenti, per gli altri non ci sono norme che obblighino ad indossarlo. Averli a bordo e pronti ad essere indossati è comunque normalmente considerato sufficiente dalle CP. I salvagenti previsti (50 Nt) sono considerati semplicemente ausili al galleggiamento con la funzione di consentire al nuotatore di non stancarsi (o stancarsi meno) nel caso di rovesciamento del natante e nelle operazioni necessarie per rimetterlo in condizioni di navigare: non sono considerati in grado di far galleggiare una persona per lungo tempo.

Per il resto io penso che sul salvagente non ci possa essere una posizione sola. Certamente un salvagente pieno di tasche e di oggetti è meno comodo come "ausilio al galleggiamento" e non mi sembra una buona idea: nuotare con un oggetto ingombrante (e magari pesante) certamente è più difficile: non è un caso che un sub con le bombole addosso nuota molto poco in superficie. Negli USA e in America latina salvagenti con grandi tasche sono molto utilizzati dai pescatori.
In generale non mi sembra una buona idea quando si naviga avere molte cose addosso, a meno che non siano veramente piccole e indispensabili (es. un coltello).

Marco Lipizer:
Il kayak da mare è un'imbarcazione a remi e come tale può navigare fino a 6 miglia dalla costa.
Per legge fino a 300 metri non serve niente. Oltre devi avere il salvagente anulare e l'aiuto al galleggiamento (salvagente) con spinta da 100N (o 150 secondo la nuova direttiva?), quelli con il sostegno per la testa, stivato all'interno dell'imbarcazione. Poi fuochi a mano, razzi e quant'altro. Per le acque interne, laghi e fiumi, dotazioni fino a 1 miglio e quindi salvagente anulare e aiuto al galleggiamento da 100N.
Il salvagente da 50N, sportivo, è conteplato solo per le barche da regata in allenamento, con il supporto di un mezzo nautico (direi che è pensato per le derive a vela), senza aver bisogno di altre dotazioni.
E quindi siamo comunque fuori legge. Da un po' di tempo sto cercando un salvagente anulare o a ferro di cavallo omologato, poco ingombrante, da tenere sul ponte e da utilizzare anche come paddlefloat. Anche perchè se ho il salvagente anulare, ma chi cacchio devo salvare? Comunque il resto delle dotazioni occuperebbe poco spazio e così finalmente sarei a posto con la normativa. Ma siccome la sicurezza è importante, secondo me la cosa più importatne in escursioni al largo sarebbe importante non essere da soli ( :-[), in maniera da potersi aiutare. Ed avere l'aiutino da 50N indossato o a portata di mano.
Quello che mi chiedo io è che se io "capogita", mi attrezzo con un salvagente anulare o a ferro di cavallo e il salvagente da 150N in barca e i razzi e tutto quello che serve, posso "accompagnare" un gruppetto fornito solo di aiuti al galleggiamento da 50N?

Giusto per la statistica e per rientrare nel topic, per me salvagente più leggero e meno ingombrante possibile.

Saluti,
Marco

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