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Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
Vittorio Pongolini:
A me spiace molto aver dovuto rispondere in maniera soggettiva a qualcuno del forum riguardo a questo interessantissimo argomento che contempla sia la sicurezza che la navigabilità. Infatti ho sempre cercato di generalizzare gli argomenti, a parte quando ho dato una risposta un po' più mirata, come nell'intervento n. 106. Ma ho risposto in modo garbato invitando Marco z a "unirsi a pagaiare insieme a noi".
Infatti Marco z si è riunito al gruppo di coloro che stanno cercando di capire come fare a cambiare le restrittive norme attuali.
Ma se ricevo imposizioni, diffide, ipotetiche raccolte di firme e minacce variegate da qualcuno che non ha capito l'importanza della cosa, e su qualcosa in cui credo fermamente, mi dispiace, ma uso tutte le armi che ho a disposizione, soprattutto quando chi minaccia è un soggetto che si era rivelato in tutt'altra maniera e che è in conflitto di interessi. Non mi fa paura niente e nessuno, e chi mi conosce lo sa.
Io andrò avanti per la mia direzione, pagaiando finchè vedrò che proprio il mare è troppo grosso per continuare. Allora cercherò una baia, sotto costa, per ragionare di nuovo sul da farsi.
Ho iniziato una discussione che finalmente trovo illuminante - sì, è un auto - elogio, ma ne ho iniziate diverse nel forum relativamente al Kdm, ché prima era cosi pedissequo... - e che chiarisce molti dubbi e che ha raggiunto 199 risposte e più di 4500 contatti quindi che porta con se un grosso problema da risolvere.
Io vado avanti verso il mio orizzonte, ma ora, come dice giustamente Marco Lipizer, senza parole fini a se stesse, ma anche con fatti concreti. Ci sentiamo.
altergg:
--- Citazione da: Marco Lipizer - Febbraio 20, 2013, 04:28:10 pm --- quali sono, secondo te, le imbarcazioni a remi che possono arrivare fino alle 6 miglia?
--- Termina citazione ---
Conosci qualcuno che quando sente dire barca a remi, pensa al kayak!?
Ti pare che un mezzo che richiede il governo continuo per "navigare", pena finire in acqua, possa essere considerata una normale imbarcazione!? Se non c'e' mare calmo non si può far altro che tenere la pagaia in mano il 100% del tempo, senza poter fare altro.
Il kayak è una meravigliosa navigazione instabile, diversa da tutte le altre, per la quale i normali concetti di navigazione sono applicabili al limite, con forti particolarità. Per esempio la sicurezza. Ma ve ne rendete conto che è un attimo che un kayak si rovescia ed ci si ritrova praticamente a nuotare nel mare!? A cosa servono pompe di sentina, radio, razzi quando in un attimo ci si trova in acqua col mare grosso!?
Teniamoci la normativa attuale che ci trascura e all'atto pratico ci permette un'estrema libertà!
Dio voglia che questa discussione non risulti nefanda per il kayak da mare in Italia!
Siccome reputo che questa discussione sia in sostanza negativa mettendo in pericolo persino l'esistenza stessa della pratica del kayak da mare, limiterò al massimo i miei interventi, quindi per ora vi saluto.
L.
stefanoDelta:
--- Citazione da: maurizio bernasconi - Febbraio 20, 2013, 07:56:40 pm ---Caro Marco, ma nessuno ha detto che il problema non esiste. Per ottenere una regolamentazione accettabile però dovremmo disporre di una consulenza legale in grado di informarsi sulle regole in vigore anche in europa, in grado di formulare un testo valido e presentarlo nella sede opportuna. Tutto questo ha dei tempi e dei costi notevoli. Il rischio che in corso d'opera la cosa ci scappi di mano è reale. Io propongo invece di elaborare con il contributo di tutti, ma al nostro interno, una autoregolamentazione temporanea sperimentale che potremo perfezionare e far approvare intanto dalle istituzioni nostre. E in seguito, con la prudenza del caso, avremmo già pronta la base per procedere ulteriormente. Non è escluso che una autoregolamentazione in qualche modo ufficializzata da noi stessi potrebbe intanto già migliorare la nostra posizione nei confronti della GC.
--- Termina citazione ---
Concordo pienamente con Bernasconi: mi sembra una proposta di GRANDE BUONSENSO e MOLTO PRATICA, e che dà comunque a tutti un gran daffare, se vogliamo davvero raggiungere i risultati auspicati da Vittorio P.
Ha espresso in maniera più completa e comprensibile quel che timidamente avevo suggerito in un precedente intervento. Grazie a Bernasconi per questo intervento che fa rientrare nei termini di una educato e proficuo scambio di idee una discussione che era degenerata in scaramucce di stampo parlamentare.
Stefano Delta
marco ferrario (eko):
--- Citazione da: maurizio bernasconi - Febbraio 20, 2013, 07:56:40 pm ---... propongo ... di elaborare con il contributo di tutti, ma al nostro interno, una autoregolamentazione temporanea sperimentale che potremo perfezionare e far approvare intanto dalle istituzioni nostre. E in seguito, con la prudenza del caso, avremmo già pronta la base per procedere ulteriormente. Non è escluso che una autoregolamentazione in qualche modo ufficializzata da noi stessi potrebbe intanto già migliorare la nostra posizione nei confronti della GC.
--- Termina citazione ---
Anch'io trovo la propsta di Maurizio Bernasconi molto interessante e ritengo perciò che sia necessario e logico muoversi in tale senso.
Un bel pò di materiale e di idee sono emerse in queste settimane di dibattito e ora è opportuno lavorare nella direzione proposta da Maurizio.
Le strade sono due:
- Continuiamo sul topic, aperto a tutti? Vedo una gestione piuttosto complicata.
- Oppure, per semplicità di gestione, raccogliamo tra gli intervenuti le adesioni a questa iniziativa e chi ci crede e ha partecipato al dibattito con idee propositive forma un gruppo di studio ristretto con l'obiettivo di stilare il documento che poi verrà nuovamente riproposto tra qualche giorno su questo topic per raccogliere eventuali altri suggerimenti in merito.
Sono per la seconda opzione, oppure, dando la mia disponibilità, attendo altre idee.
Buon lavoro
-----
Marco F.
Giovanni Chiola:
--- Citazione da: altergg - Febbraio 21, 2013, 11:13:40 am ---Ti pare che un mezzo che richiede il governo continuo per "navigare", pena finire in acqua, possa essere considerata una normale imbarcazione!? Se non c'e' mare calmo non si può far altro che tenere la pagaia in mano il 100% del tempo, senza poter fare altro.
Il kayak è una meravigliosa navigazione instabile, diversa da tutte le altre, per la quale i normali concetti di navigazione sono applicabili al limite, con forti particolarità. Per esempio la sicurezza. Ma ve ne rendete conto che è un attimo che un kayak si rovescia ed ci si ritrova praticamente a nuotare nel mare!? A cosa servono pompe di sentina, radio, razzi quando in un attimo ci si trova in acqua col mare grosso!?
--- Termina citazione ---
Concordo in pieno su questo punto. Dovrebbe essere chiaro a tutti, penso, che la prima e piu` importante dotazione di sicurezza a bordo di un kayak e` un kayaker capace di affrontare le situazioni di mare a cui va incontro.
Questo concetto non c'e` nella nostra normativa, che implicitamente assume che i "natanti" debbano offrire delle caratteristiche di sicurezza intrinseche, independentemente dalla presenza o meno di un equipaggio a bordo.
A parte il fatto che ritengo personalmente sbagliato questo atteggiamento anche per gli altri tipi di natanti da diporto, penso che sia particolarmente sbagliato nel caso particolare del kayak.
Secondo me non e` vero che un principiante con addosso un salvagente e` piu` sicuro a bordo di un kayak rispetto ad un kayaker esperto, anche se quest'ultimo e` sprovvisto di salvagente.
Per questo ritengo molto piu` ragionevole l'approccio seguito nel resto dell'Europa con l'EPP, dove di fatto sono le capacita`del kayaker ad essere "omologate" piuttosto che le caratteristiche intrinseche dei mezzi e delle attrezzature che usa.
Poi e`chiaro che se l'esperto ha anche il salvagente, la pompa, i razzi, ecc. allora potra` cavarsela meglio che non senza in un momento di difficolta` (che puo` sempre capitare a chiunque).
Quindi il mio approccio preferito sarebbe: non chiedere nulla in piu` di quanto non sia gia` attualmente richiesto dalla normativa in fatto di dotazioni di sicurezza, ma consentire delle deroghe motivate (come per esempio l'obbligo del salvagente anulare oltre i 300m dalla costa, chiaramente privo di senso nel caso del kayak) a fronte di una certificata abilita` del kayaker a gestire situazioni di mare piu` o meno impegnative, senza mettere a repentaglio non tanto la propria incolumita` personale (che ovviamente e`un problema solo suo) quanto quella degli addetti al soccorso chiamati ad andarlo a salvare se non e` in grado di cavarsela da solo in condizioni difficili.
Cari saluti,
Giovanni
--
P.S. i miei interventi qui sono a titolo personale: il fatto che io sia socio di Canoaverde non significa che io agisca per conto dell'associazione che mi offre il rimessaggio. Se volete l'opinione di Canoaverde chiedetela al legale rappresentante di questa associazione.
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