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Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?

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stefanoDelta:
Per ulteriormente chiarire il mio pensiero su questa smania di regolamentazione che ci ha preso, mi sono ricordato della favola di Esopo di oltre 27 secoli fa che narra delle rane che chiesero un re (il Re Travicello), che dato l'ambiente acquatico ed il gran gracidare che stiamo facendo mi sembra molto pertinente.
Vi riporto uno stralcio da Wikipedia sotto la voce "Re Travicello":

"L'espressione trae origine da una favola di Fedro, spesso attribuita a Esopo, dal titolo:

Le rane chiesero un re.

La favola narra di un gruppo di rane che, abituate da tempo a muoversi liberamente per lo stagno, chiedono a Zeus un re autoritario che reprima il loro modo di vivere sregolato (è proprio il nostro ritratto).
Il dio, divertito dalla richiesta, non fa altro che lanciare nello stagno un pezzo di legno (un "travicello"), indicandolo come nuovo monarca dello stagno (fotografa un po' la nostra situazione attuale). Inizialmente le rane sono intimorite dal tonfo e vanno sul fondo, ma poco dopo scoprono che il loro sovrano non fa nulla a parte galleggiare. Iniziano così ad avvicinarsi, a toccarlo, a salirvi sopra. Infine, lo provocano con ogni tipo di ingiuria e sberleffo, ovviamente senza ottenere alcuna reazione. Deluse dal dono, si rivolgono di nuovo a Zeus chiedendo un re che non sia una nullità (mi pare che sia proprio quello che stiamo facendo noi!).
Il dio manda allora nello stagno una serpe, che inizia a divorarle una ad una. Le rane per la paura perdono la voce; le poche che si salvano mandano un'ambasciata all'Olimpo attraverso Ermes, supplicando di essere risparmiate. Zeus però risponde loro "Poiché un buon re vi dispiacque, abbiatene uno malvagio".

La morale.
Come in tutte le favole di Fedro, anche questa contiene un "insegnamento morale" che si cerca di trasmettere attraverso la narrazione favolistica. La storia suggerisce che è meglio avere governanti incapaci ma innocui, piuttosto che astuti e autoritari. Più in generale, il consiglio è quello di tollerare una situazione spiacevole se c'è il rischio che, cambiandola, questa peggiori radicalmente."
...

Mi pare che il "consiglio" contenuto nell'ultimo paragrafo sia quanto di più appropriato ed aderente alla situazione di cui stiamo discutendo, e che già in molti hanno espresso pur con altre parole.
Ci vuole del coraggio (o incoscienza? O ingenuità?) a richiedere a gran voce una regolamentazione "chiara": chiara non sarà mai (sarebbe davvero una eccezione nel panorama legislativo italiano); in compenso sarà senz'altro assai più restrittiva e limitante del singolo libero arbitrio, che persino il Signore ci ha lasciato.

Salute a tutti.
Stefano del Delta

Marco Alberti:

--- Citazione da: Vittorio Pongolini - Febbraio 11, 2013, 03:16:09 pm ---... che ci  possano sequestrare il kayak perchè siamo ad un miglio da costa.
--- Termina citazione ---
  ??? E' mai successo a qualcuno ? Contiamo fra noi quanti corrono questo rischio ? Penso che la favola del re travicello sia calzante nel senso che se VI ostinate a insistere ci diranno : "Sapete che c'è ? I kayaks oltre i 300 metri non ci possono andare proprio."  Punto.   >:(  Altro che cordicelle, lucine, faretti, galleggianti per pagaie, resina e pezze da installare in mare aperto ... Chi volete che vada a studiare i sistemi di sicurezza per 4 (quattro) canoisti che voglio fare le traversate ...  ::)

--- Citazione ---(Pssshh,  c'è nessun produttore che può  confezionarmi un Giubbotto Polifunzionale....?!)

--- Termina citazione ---
E basta !  Te lo faccio io, va bene ? Ti incollo col bostik un gilet da pescatore sopra il mio vecchio giubbotto che mi ha fatto la Bruna 25 anni fa ...  ;D

Marco Alberti:

--- Citazione da: Marco Alberti --- ... il mio vecchio giubbotto che mi ha fatto la Bruna 25 anni fa ... 
--- Termina citazione ---
Ooops ! ... Ho contato meglio : 32 anni fa  ;D

massimo.aiello:
ciao
concordo pienamente con i canoisti che desiderano essere liberi di pagaiare almeno sottocosta  senza essere gravati da attrezzature particolari,un po di libertà ci sia consentita .
 Chi fa attività commerciale segua le regole di sicurezza,io stesso quando accompagno principianti o faccio promozione faccio sempre indossare e indosso un salvagente.
 Non vorrei mai essere inseguito in mare o al lago da preposti alla sicurezza che mi multano o mi sequestrano l'attrezzatura,in tal caso vi manderei dovuta parcella e relative maledizioni.
 Insomma non facciamoci prendere la mano,il volo in deltaplano che ho praticato per anni ha subito solo danni a livello promozionale dall'intervento legiferatorio .

Meditiamo gente non diamoci la zappa sui piedi,abbiamo goduto della libertà lasciamone un pò anche ai nostri figli.

massimo

francesca gastaldi:
Bè....!!!! Qui si travedono tutte le intenzioni. In primis quella di concepire le norme come regolamentazioni che non limitano ma ampliano la libertà di tutti. Mi convinco finalmente e accetto a stento il fatto che la limitatezza di libertà che c'è in Italia provenga solo ed esclusivamente dalla mentalità italiana di concepire una regola come un imbraco invece che come una garanzia di libertà. Se la vediamo così noi come può vederla diversamente la GC?! Ovviamente in un ambiente come questo è meglio non porre regole perchè non potrebbero essere generate da menti libere di preconcetti. Stessi limiti sarebbero incontrati da chi le interptreta e da chi le rispetta (o non le rispetta). Non mi duole tanto per la mia passione che pure pratico liberamente, ma piuttosto nel vedere che non si riesce a raggiungere un accordo neanche in virtù e prospettiva di essere liberi. se tanto mi dà tanto non caveremo un ragno dal buco neanche alle elezioni politiche e regionali del 24 febbraio.
Mi congedo anche io dalla discussione non fosse altro per il fatto che non credo che si possa dare addosso ad un maestro di kayak perchè abbia espresso la sua opinione di tecnico. Opinione che certamente nessuno è obbligato a condividere ma che sicuramente potrebbe avere un fondamento più pratico e professionale di quella di altri. Questa irriverenza e superficialità regna in Italia su ogni cosa e poi ci lamentiamo che tutto va a rotoli.

francesca gastaldi

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