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Big Jump Valnerina
armando mattioli:
Da più ambienti (abbiamo fatto un po' di verifiche incrociate) giungono rumors di un abbandono del no kill di Borgo Cerreto da parte di Legambiente il prossimo anno; è una buona notizia, perchè può significare la possibilità di "smilitarizzare" * un territorio sottratto per troppi anni alle collettività locali da un progetto che aveva anche dei buoni presupposti, ma ampiamente fallito da tutti i punti di vista, quello della tutela ambientale in primis.
La gestione dovrebbe passare ad una associazione di pescatori il cui nucleo forte è fatto da guide ed istruttori professionisti che accompagnano a pesca i turisti paganti o insegnano a pescare a mosca.
Confidiamo che gli eventuali nuovi gestori vogliano addivenire ad un accordo con noi navigatori.
Personalmente il mio obiettivo non è eliminare il no kill, non mi interessa, ognuno si diverte come vuole, ma riappropriarmi di un mio diritto, contemperandolo con quello degli altri. Abbiamo attivato un percorso per i contratti di fiume, quello è il contesto in cui appianare TUTTE le divergenze e le controversie in corso., se c'è buona volontà e serietà.
Se invece dell'accordo si vorrà proseguire nella linea del muro contro muro, per i futuri ipotetici nuovi gestori la vedo molto dura, a partire dall'affidamento della gestione del no kill.
Uomo avvisato....
Saluti
a.m.
* ( il termine è forte, ancorchè virgolettato, ma il giorno del big jump dalla parte di legambiente c'erano le pistole della polizia)
Enrico Izzi:
L’obiettivo caro Armando è anche, come prospettato da Davide, quello di creare un gruppo di lavoro affiatato a livello nazionale, autoformarci per essere in grado di affrontare le criticità al meglio, sensibilizzare tutta la comunità canoistica, trovare alleanze e canali per coinvolgere l’opinione pubblica quando serve, essere riconosciuti e partecipare ai tavoli senza restarne esclusi come è successo per la legge regionale Umbra. Staremo a vedere se, con un po’ d’impegno, arriva anche qualche risultato.
Sarebbe una bella cosa.
Bye.
Luciano Bovo:
Tanto per dirne una sul No Kills , anche l'Adige ha i cartelli esposti, ma vedo pescatori che tranquillamente pescano lungo gli argini, corsi di canoa e canoisti che vanno dove vogliono...ma in Umbria si son proprio presi gran male!Ma un bel shaker con 4 cubetti di ghiaccio e 2 bottiglie di Valium , poi agitato bene se lo buttano giù penso che per un bel periodo....stanno caaaaaaaaalmi. ;)
Enrico Izzi:
Di quei cartelli ne abbiamo contati sessantasette (s. e.) in circa in circa sette km lungo strada e ce ne sono altri sugli argini.
Davide Sandini:
--- Citazione da: armando mattioli - Luglio 19, 2012, 03:55:46 pm ---
Si tratta di una nota di Legambiente Umbria del 2007 all'Assessore regionale alla sanità che in allegato inviava anche una relazione di una ricercatrice dell'Università di Perugia, socia di Legambiente per la quale gestisce diverse attività.
--- Termina citazione ---
Come si capisce che la signora non ha mai visto un fiume da dentro,, arriva a scrivere che le variazioni di livello portano a danneggiare la fauna. Probabilmente è all'oscuro del fatto che le piene e le variazioni di flusso sono aspetti naturali e ineliminabili dei corsi d'acqua, e la fauna presente si è evoluta per milioni di anni proprio insieme a tali variazioni.
Innaturale è invece "piallare" le piene come fa la diga sul Corno per portare l'acqua ( e la microfauna, e le uova di trote) al lago di Piediluco.
Tra l'altro devo avere uno studio in cui si scrive l'esatto contrario di quello che dice la signora. Lasciatemi un po' che lo cerco.
Riferendomi ad un messaggio precedente, non è stato possibile avere copia della ricerca "scientifica" che avrebbe legittimato i divieti in trentino. Trattasi di documento di proprietà della Provincia e non è pubblico. Neanche in corea del nord ti fanno discorsi del genere.
Davide
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