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COPPA DEL MONDO SLALOM 2012

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Ettore Ivaldi:
Le gare di qualifica hanno il loro fascino e una prerogativa: tutti partono idealmente alla pari e  tutti possono avere la loro occasione per passare il turno nell’ottica della semifinale.
Finalmente siamo tornati ad avere percorsi filanti che esaltano la velocità, la destrezza, entusiasmando il pubblico ad ogni passaggio. Siamo tornati alla stragrande maggioranza di porte con il palo unico. Dopo la parentesi olimpica lo slalom riprende la sua natura di  sport acrobatico lasciando agli atleti la libertà di esprimersi e al pubblico di divertirsi. Dicevo delle qualifiche, gare che, agli addetti ai lavori la dicono lunga, forse più di semifinali e finali che si vivono senza respirare e durano il battito d’ali di una farfalla.  E’ nelle qualifiche che, secondo il mio modestissimo parere, si possono notare i progressi e i punti su cui lavorare. A parte queste considerazioni tecniche possiamo dire che abbiamo assistito a delle belle prove in questa giornata coperta e meteorologicamente molto incerta. Organizzazione perfetta grazie anche all’arrivo di Siwidata che con questa gara ha praticamente monopolizzato il mercato dell’elaborazione dati. Grande cosa per lo slalom vista la professionalità di questa azienda con sede a Merano e che da anni è leader in questo settore per il  biathlon e ora anche per la canoa.
La considerazione generale sulle gare  di oggi è quella legata ai giovani che stanno incalzando i più esperti. Sta venendo avanti una nuova generazione  che darà un grande impulso a tutto il settore. Ovviamente con le dovute eccezioni visti i risultati di qualche atleta più che matura che riesce comunque a restare sempre ai vertici.
A livello individuale impressiona Corinna Kuhlne nella seconda discesa. Quel 91,37 è qualche cosa di eccezionale e la dice lunga sul potenziale di quest’atleta che dopo la delusione olimpica è nuovamente in pista per rimettersi in discussione con grande umiltà. Due parole le spendo volentieri anche per la mia giovane atleta che mi è piaciuta parecchio nei cambi di ritmo e nelle risalite. Dobbiamo lavorare ancora molto per sfruttare al meglio i ritorni d’acqua che rimangono ancora un problema da superare. Qui serve furbizia ed esperienza per non farsi prendere dalla voglia di strafare cadendo nel tranello di usare la forza contro il cervello.
Cosa dirvi ancora? Beh Hradilek si è divertito e ha divertito il pubblico con una prima discesa da manuale e una seconda prova dedicata alla sua gente con debordè, risalite di collo e saluti alle tribune sul finale di gara.
Domani semfinali e finali per C1 donne e uomini oltre ai colleghi del kayak maschile.
Italiani tutti in semifinale, fatta eccezione per la giovane Sabatini in k1 ma centra il passaggio in C1. Nessun nome internazionale fuori quindi domani ne vedremo delle belle.

Ancora una cosa però! Non capisco se Enrico Izzi è semplicemente ironico o se vive in un’Italia che io non conosco! In relazione alla sua domanda se c’è qualcosa di migliorabile rispetto la situazione attuale mi coglie basito... comunque vada c’è sempre da migliorare, guai se ci fermassimo a dormire sugli allori.


Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Enrico Izzi:
Nessuna ironia. Leggendo con attenzione si potra' intuire  chiaramente che la domanda "c'e' qualcosa da migliorare" non e' generica (ovvio c'e' sempre da migliorare) ma e' rivolta  specificamente alla situazione o meglio alla presenza dei campi slalom. Ci si lamenta perche' dopo i successi olimpici non c'e' l'atteso ritorno tra i giovani.  Ma le stutture ci sono? Si puo fare qualcosa per aumentarle di numero, cavalcando l'onda,  magari nelle vicinanze delle metropoli dove e' possibile?
Per il Sig. Ettore. Domande costruttive che non dovrebbero lasciare biasito nessuno.  Se ho disturbato il monologo chiedo venia cmq risparmiamoci  polemiche gratuite ed immotivate. 
Bye
Enrico.

Ettore Ivaldi:
La mattinata dell’ultimo sabato di agosto si è presentata  bigia e buia  ad Ovest, ma  con cielo  limpido ad Est. I lampi e fulmini però sono arrivati dal  canale di Troja con la semifinale delle donne in ginocchio. Si vuole incentivare la categoria per arrivare a Rio con un minimo di dignità agonistica e insistono a proporre alle donne percorsi decisamente difficili e assurdi  che si trasformano  per loro in percorsi di guerra con l’obiettivo di  sopravvivere fino alla fine. La soluzione sta nell’intelligenza di chi dovrebbe proporre percorsi facilitati, almeno in questa prima fase dell’era Canadese donna. Semplice no?

Di tutt’altra pasta la semifinale in C1 uomini orfana delle medaglie olimpiche di Londra, ma esaltata da un grandissimo speaker che oltre ad offrire informazioni dettagliate sugli atleti sa animare il pubblico al punto giusto. Per la verità le voci sono due una in inglese e l’altra in ceco: una coppia alla Flavio Tranquillo e Federico Buffa, semplicemente competente e professionale. Chi ha fatto un miracolo è stato il bravo Cipressi che cambiando la pala tra destra e sinistra per ben 7 volte, farà meglio in finale con 8 cambi, finisce decimo e passa in finale che chiuderà al nono posto.  Traguardo storico per colui che qui nel 2006 vinse un mondiale in k1 e oggi si riscopre abile e funambolico pagaiatore con la pala singola. La finale se la porta a casa lo sloveno Benjamin Savsek con 94,07. Una bella gara davanti a Slafkovsky e Gebas, ma il vero protagonista della finale è stato però l’uomo di casa  Stanislav Jezec partito alla grande con una combinazione 6/7 da manuale. Poco prima dello “split” ha un tempo da paura, ma subito dopo è costretto a fermarsi: la pala si spezza in due parti e lui prosegue a mo’ di “Speedy Gonzales” sorridendo e con l’applauso del pubblico che non può fare altro se non premiarlo per ciò che ha fatto comunque vedere.
La finale dei kayak consacra Etienne Daille come vincitore di coppa con una gara di anticipo. Bravo il francese che qui a Praga ha imparato a pagaiare visto che la mamma è praghese e la nonna ha il negozio di canoa che si affaccia giusto sul  canale il famoso “Kaola”.  Grande festa questa sera per lui che così si riscatta subito della prova olimpica decisamente sotto tono dopo che aveva vinto le selezioni francesi, dopo il titolo europeo a squadre, dopo due vittorie di Coppa (Pau e Seu) e il secondo posto di Cardiff. Altra prerogativa del “most exciting  padller in 2012” come lo avevano presentato ai Giochi Olimpici 2012 prima della sua partenza.

Bravo anche Lukas Mayr che raggiunge la finale ottenendo un sesto posto più che magico. Ora l’altotesino lascerà il posto in squadra a Giovanni De Gennaro per l’ultima prova di coppa a Bratislava, come appare dalla convocazione federale. La cosa è alquanto assurda!  Non ci si spiega perché Diego Paolini sia in squadra visto che non ha passato nessuna selezione e il prossimo 24 novembre compirà 30 anni, non sarebbe stato più giusto e lungimirante lasciare spazio ai giovani che recentemente hanno anche regalato all’Italia un titolo iridato?

Domani si torna con semifinali e finali k1 donne e C2 poi tutti a fare festa com’è tradizione da queste parti. Per  qualche foto curiosa divertitevi su Facebook, mentre un pensiero va al caro Izzi:  la polemica non c’è assolutamente, ma il fatto di essere basiti rimane leggendoti. Canali in Italia non ce ne sono, tanto meno progetti in grado di vedere roseo il futuro,  la situazione è semplicemente drammatica ed è per questo che vedevo nelle sue osservazioni un filino di ironia, ma se così non è chiedo anch’io umilmente perdono e venia, sperando che, come dice lei, il mio non sia semplicemente un monologo come avviene viceversa da anni nell’indifferenza di interessi personali da salvaguardare a discapito di interessi comuni per il bene della canoa e dei nostri giovani. Ho scritto molto su questo argomento, ma come ben vede poco è servito.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Enrico Izzi:
Caro Ettore,
ero sicuro che c’era stato un fraintendimento dovuto perlopiù alla circostanza che non ci conosciamo personalmente. Spero ci possa essere occasione in futuro. Il mio intervento e’ nato da recenti osservazioni da appassionato. A fine giugno siamo stati in  vacanza  4 giorni a  Valstagna, che è coincisa casualmente con gare nazionali di slalom. Da ex atleta delle Fiamme Gialle (ragazzo- allievo e junior disciplina mezzofondo) , osservando le gare,  non e’ stato difficile immaginare  quanto deve essere dura per un ragazzo che risiedono lontano dai campi portare avanti un’ attività agonistica seria.  Impressioni confermate quando ho nuovamente incontrato alcuni di loro all’Argentiere,   dove noi appassionati ci stavamo per diletto/vacanza/ferie in occasione del recente raduno estivo FICT, mentre i ragazzi ci davano dentro duramente fin dalle dieci /undici di mattina. La domanda che sorge naturale e spontanea, senza alcuno spirito di ironia e’.. perché mai, da Roma, visti gli attuali livelli di Subiaco, per fare un po’ di semplici esercizi di tecnica (noi amatori) o degli allenamenti finalizzati (gli agonisti) occorre arrivare fino a Valstagna o all’Argentiere? (abbiamo anche Marmore ndr).  Cosa si può fare per avere  migliori risorse idriche sia in termini di fiumi che di impianti? Riguardo ai fiumi (aspetto che riguarda forse più gli amatori) occorre compattare  e sensibilizzare tutta la categoria e combattere su molti fronti. L’inquinamento, gli sbarramenti, il mini idroelettrico, i divieti che stanno preoccupantemente montando (Cfr questione Umbria -Valnerina).  Riguardo alla realizzazione di  nuovi impianti ho appunto chiesto notizie nella speranza che un oro olimpico e il movimento nell’insieme possano  quantomeno smuovere un minimo. Ma da quanto mi dice non e’ aria.
A presto.
Enrico

Ettore Ivaldi:
Nella frenesia dello scrivere ieri ho dimenticato di fare una considerazione sulla prova vista di buon ora dai forerunners nel k1. Infatti il campione del mondo U23, Jířa  Prskavec, dopo aver portato gli ombrelloni nelle postazioni dei giudici di porta, sistemato i cartelloni sul canale e chissà cos’altro ancora, si è presentato alla partenza di tutta fretta e alle 8,30 ha fatto una manche da  89,93 mentre il suo collega Ondrej Tunka è andato di poco sopra a questo ottimo tempo. Ora in finale Daille ha vinto con un 89,72... fate un po’ voi perché aggiungere altro mi sembra superfluo.
Due tempi quindi che avrebbero regalato ai due apripista il secondo e il terzo posto assoluto. Non male direi come aperitivo ad una finale dei kayak che è sempre seguita con molto entusiasmo e di cui vi ho già parlato.
La giornata di oggi invece ci da’ l’occasione per parlare di Nuria Newman, la francesina, terza ai recenti mondiali U23, che in semifinale tra la 3 e la 4 ha deliziato il pubblico, già numeroso dalla mattinata, con un numero da freestyle. Che cosa ha fatto la transalpina? Presto detto: arriva sbilanciata verso valle sulla porta 3 e ha ancora in acqua la pala sinistra. A questo punto viene inghiottita dal reflusso che la trascina dentro il buco. Lei non esista un solo secondo. Lascia la pala dove si trova, ci mette il peso sopra ed esegue una vera e propria rotazione in aria per mettere in atto un “kickflip” da premiare sul taccuino dei giudici con un  10 e lode! Ma il bello arriva al traguardo quando ferma il cronometro su 107,07 che sta a significare finale diretta. Morale: non perdere mai la testa e guardare sempre avanti!  Brava Nuria oltre ad essere simpatica, estrosa, eclettica e appassionata di fotografia, davanti a lei un gran futuro.
Fuori ancora una volta dalla finale Corinna Kuhlne che nella porta 4 ci mette solo mezza testa, ma fa un tempo ancora una volta stratosferico: 102, 97 + 50. Povera Corinna che sembra aver smarrito la “diritta via”. Parafrasando ancora l’amico Dante chi ha abbandonato veramente  “la verace via” invece è Elena Kaliska che finisce nelle retrovie in semifinale tra atlete che potrebbero essere tranquillamente sue figlie! Perché si ostina a continuare a pagaiare oscurando così il suo glorioso passato?  Non c’è forse nella vita il tempo per ogni cosa? Non pensiamoci e guardiamo la finale che ha riportato alla vittoria Jana Dukatva con una manche pulita insidiata solo dalla campionessa europea Carole Bouzidi. Si è difesa bene la slovena Ursa Kragelj che dopo questa gara prende il comando di coppa con 178 punti, grazie al suo quinto posto, quindi ad un passo dalla vittoria complessiva. Le basterà a Bratislava passare in semifinale tra le prime 20.
Da evidenziare anche il terzo posto di  Ricarda Funk una tedesca  ventenne che vestita e con la canoa non arriva forse ai 50 kg. Lei in gara è una farfalla con il ruggito di un leone.

Camporesi/Ferrari pur avendo nelle braccia il tempo da finale incorrono in semifinale in due penalità di troppo (7 e 18) e finiscono al 15esimo posto. Benetti/Masoero si sbilanciano tra alla 3 e sono costretti a perdere 22 secondi per rimontare la porta 4. Gara per loro da mandare in archivio. Erik mi ricordava che dalla prima sua apparizione su questo canale sono passati 20 anni; ai quei tempi pagaiavo anch’io e a Praga si arrivava dopo aver passato diverse ore al confine dove ti controllavano ovunque fuori e sotto l’auto... Entravi nei supermercati e gli scaffali erano praticamente vuoti, ti mettevi in fila per prendere un litro di latte. Oggi Praga è invasa, spesso e volentieri, da turisti da tutto il mondo  e le migliori griffe hanno i loro atelier su piazza Venceslao.
Finale C2 al cardiopalma giocata sulla penultima porta. Quindi la 21 si è dimostrata decisiva per assegnare la vittoria finale andata a Labarelle/Peschier su Kalus/Pesche e Bozic/Taljat.
Anche qui gara orfana delle medaglie olimpiche. I francesi Labarelle/Peschier sono molto vicini a portarsi a casa la classifica finale di Coppa, ma... staremo a vedere il prossimo fine settimana.

Tiriamo su cavi, cavetti, computer, blocchi. Carichiamo le canoe sulla casa viaggiante  e trasferiamoci a Bratislava.  Buona settimana a tutti e ci risentiamo il prossimo week-end

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

P.S. per Izzo  caro amico di penna , per il momento, spero in futuro di conoscerti personalmente, dai uno sguardo al post qui sotto  e se magari hai tempo leggiti i mille e passa interventi sul Nera e sull’attività giovanile fatti in questi ultimi quattro anni dal sottoscritto.

Re: Appunti di Slalom e di Vita...
« Risposta #51 inserita:: Novembre 21, 2011, 08:28:12 pm »

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