Ciao, sono andato a leggermi l'articolo segnalato dal link di fredgil. Dice alcune cose generiche, altre non del tutto corrette, ma in sintesi: nulla di nuovo sotto il sole. Dai messaggi di risposta e da quelli meno recenti, scritti dopo il mio ultimo intervento, vedo che l’approccio rimane sempre lo stesso, con i consueti difetti:
1. Per voi il mini-idro deve essere osteggiato “in quanto tale”, sempre e comunque; non se e quando minaccia di avere impatti negativi sugli ecosistemi fluviali. Io credo che per essere credibili ci si debba opporre a progetti reali, o a difesa di aree specifiche (penso alla mobilitazione per la Val Sesia o la Val Trebbia). Esistono situazioni, quali canali irrigui, scarichi di centrali, canalizzazioni di acquedotti, nelle quali è possibile realizzare impianti di estensione minima, con impatti ambientali nulli o quasi (tra l’altro l’articolo sul sito lo dice esplicitamente). Anche su fiumi naturali esistono casi (ad esempio la nuova centralina elettrica di Vetto sull’Enza) in cui la portata del fiume viene ridotta in modo contenuto e per un tratto breve, determinando un impatto ambientale limitato.
2. I progetti devono essere valutati di per sé, non in base alla natura del proponente. Leggo invece massaggi pieni di livore verso, ad esempio, l’Enel (che magari se li merita pure) come se, più che il progetto in sé, interessasse osteggiare il profitto di qualche potentato politico/economico. Io ritengo che un’iniziativa di tipo ambientale non debba avere altri fini se non la tutela dell’ecosistema. Altre istanze magari altrettanto o più importanti dovrebbero a mio avviso essere slegate da quelle ambientali.
3. Le petizioni su internet sono una bella cosa, però sarebbe a mio avviso utile leggersi prima bene tutto il materiale e POI decidere se aderire o meno (e qui torniamo al punto 1) altrimenti tutto perde valore.
4. L’ho già scritto altre volte: sono stufo di leggere messaggi di chi è contro tutto: no all’eolico, no al nucleare, no ai grandi impianti fotovoltaici, no al carbone, no al gas di Putin e di Gheddafi, no (ovviamente) all’idroelettrico, piccolo medio o grande che sia, no a questo e a quello... Questi asceti della sobrietà e della decrescita felice, magari, poi viaggiano tranquillamente in auto o meglio ancora su camper nel fine settimana per praticare l’ecologico sport della canoa; vivono in case riscaldate e magari pure condizionate in estate; fanno voli intercontinentali per vivere vacanze “a contatto con la natura” in esotici paradisi incontaminati; se si sentono male si fanno ricoverare in ospedali dotati delle moderne attrezzature mediche; magari mettono al mondo nidiate di simpatici frugoletti… Vorrei che queste persone riflettessero su quale è il reale impatto del loro stile di vita, per quanto sobrio possano ritenerlo. Chi avesse la possibilità e la pazienza di fare questo esercizio, si renderebbe conto di quanta energia serve per mantenere tutto ciò e si renderebbe conto che, fino che (si spera) la scienza non avrà fatto ulteriori progressi o qualche guerra/carestia non provvederà d’imperio a ridimensionare totalmente le nostre esigenze, saremo costretti a intaccare ancora le risorse del pianeta. Volete vivere nei boschi cibandovi di bacche e insetti? Accomodatevi! Io, se posso, aspetto ancora un po’.
Peace and love a tutte le anime belle.