Questo è il mio modesto parere e, se volete leggere la recensione completa e vedere le foto :
http://hammer-crew.co.cc/La Shiva è diversa per molti aspetti dalle classiche Habitat, Magnum che ho usato ultimamente, sia nel comportamento che nel modo di conduzione in acqua.
“Dà forza motrice quando ne avete bisogno!” recita la pubblicità della Pyranha.
E’ Vero: ha un’ accelerazione sorprendente e mantiene la velocità in rapida. Questo è determinante quando ci sono da affrontare rapide ostruite e permette così linee molto veloci ma, attenzione, perché nei cambi di direzione la perdita di velocità è altrettanto repentina. Risulta sensibile non tanto alle correnti laterali, quanto alle turbolenze o correnti, che provengono da diverse angolazioni, questo è il momento in cui bisogna essere più aggressivi ma, mi riferisco a rapide sopra il quarto grado, altrimenti la Shiva è molto stabile, non dà sorprese e mantiene la direzione.
La prima impressione salendo in canoa è la punta più stretta,
e in acqua la sua forma e questo suo profilo a forma di ponte aiutano a scaricare l'acqua più velocemente, e lasciano al canoista un maggiore controllo.
La punta e la coda voluminose permettono di riemergere subito e facilmente ma soprattutto in maniera equilibrata, infatti, sembra “auto-spingersi” fuori dai buchi. Rispetto ad altri modelli. pure sul fianco è molto stabile non veloce come altre, ma morbida e qualsiasi sbilanciamento laterale e facilmente controllabile.
La Shiva ha un controllo fantastico durante il boof, la punta ricorda la regina del boof, la Jefe, della Liquidlogic. Quando ti trovi sul bordo di un salto, i rails non sono molto accentuati e partono solo dalla zona del sedile . La punta è fuori dall'acqua, ma il canoista può ancora cambiare la sua direzione, con i rails che dietro sono ancora in acqua , mantenendo il perfetto controllo anche quando la barca inizia a scendere, e sotto questo aspetto, la barca ti dà un grande senso di sicurezza.
La distribuzione dei volumi e un ‘ottimo assetto permettono un eskimo senza difficoltà in pratica è la forma stessa del kayak che aiuta l’eskimo.
E’ vero che uno scafo con il fondo piatto, come era quello della Burn, il modello precedente della Pyranha, ti dava molta stabilità, ma il maggior slancio del fondo consente atterraggi più morbidi sui salti e, quando la Shiva viene guidata correttamente, dà soddisfazione e questo è particolarmente evidente nei fiumi rocciosi con tanti ostacoli.
Di conseguenza è più difficile da controllare durante il gioco, proprio per le sue caratteristiche, ma perché soddisfa esigenze diverse, non è fatta per surfare o giocare nelle onde e nei buchi . Ma d’ altronde ci sono altre barche nate per questo scopo....
Buon divertimento ma portate sempre la corda da lancio con voi .
Gigi Rizzitelli