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La plagne 2012
kayaknervi:
Ecco vedete nessuno riesce ad intervenire nemmeno gli atleti, la Plagne 2012 forse non sanno nemmeno cos'e'. lasciatela morire lentamente la discesa
mariano bifano:
Ciao Gianni, ti rispondo io. La tua email e' stata molto pesante nei confronti dello staff tecnico, io sono in squadra da diversi anni e' ho visto programmare e organizzare ben 6 mondiali. E' vero bourg da programma e' un po' abbandonato, da premettere che non prendo le difese di nessuno, ma ormai la nazionale italiana non puo' essere più' paragonata a quella Francese come una volta, ma ben si come la Svizzera, austria germania e tutto il resto dell'europa, manchiamo di vera e propria professionalita',non basta aver un computer per essere professionali o delle fotocellule, bisogna essere sul campo di gara più possibile, se questo non e' possibile da parte della nazionale di discesa ti rispondo cosi' come ho risposto a Mercati, macchina canoa e via a spese nostre. Robert ha il suo badget federale, evidentemente ha programmato la stagione in modo tale da far rientrare altre trasferte oltre a Bourg. La discesa sono ormai anni che va avanti a fatica, a Bourg avremo una squadra competitiva ne sono certo, Augsburg e'acqua passata sicuramente e'stata da lezione. Visto che questo e' l'unico per ascoltare i pareri di tutti sarebbe bello che qualcuno intervenisse in questa discussione e perche' no lo stesso Staff tecnico.
kayaknervi:
Se questa e' una tua politica di ragionare la rispetto ma non la condivido. Ti ricordo che la maggior parte di atleti italiani sono studenti, pochi sono i professionisti ovvero quelli militari, tu puoi permetterti un raduno a tue spese altri no es: Merola, Risso, Muratore ect ect. Sappi che ti stimo come atleta ma non condividuo affatto la tua posizione. Siamo guidati da veri e propri incompetendi e' ora che ve ne fate una ragione ed intervenite al più' presto prima che muoia la discesa, siete proprio voi atleti stessi che dovete rivoluzionare questo sistema federale. Gianni.
Ettore Ivaldi:
Gentilissimo Gianni,
non puoi scaricare le responsabilità sugli atleti. Non puoi pensare che gli atleti possano prendere in mano la situazione, devono essere le Società e i tecnici ad imporsi e dire basta. Quello che proponi tu successe solo nel 1984 quando la Forestale ritirò tutta la squadra al completo di slalom e discesa. Altri tempi, altri dirigenti con le palle, altri atleti.
Detto ciò devono essere le persone che sanno perfettamente che questa situazione non va bene a fermare tutto e dire basta. Mi riferisco in primis al commissario tecnico che sa bene che cosa bisogna fare per preparare un mondiale. Lo ha imparato dal sottoscritto dal 2001 al 2005 quando Mercati vinse l’oro mondiale e lui si portò a casa diverse medaglie. Così si deve fare e lo sa! Questo aggrava la sua situazione perché se volesse veramente tutelare gli atleti si dimetterebbe subito facendo gran casino e invece... nulla accetta tutto pur di restare al suo posto per convenienza personale. Che non ci racconti che lui rimane per tutelare l'attività e gli atleti, non ci crede più nessuno. Mi rifiuto anche di pensare che come ex campione, e oggi come tecnico, possa accettare di vedere morire la specialità che gli ha regalato tanta gloria, onore oltre ad un lavoro che si tiene ben stretto. Immobilismo assoluto nel “bunker Brentano”!
Ma non è solo lui. Anche Andrea Giacoppo dovrebbe prendere posizione, Vladi Panato dovrebbe dire la sua e non prendersi le briciole che una Federazione oggi gli offre, Carlo Mercati sta facendo la sua, ma dovrebbe essere più incisivo. Poi ci sono le società a partire dalla Marina Militare che non può restare zitta e fare finta di nulla.
Gli atleti, nella logica delle Società, vanno a fare raduni e test assurdi pur di restare nelle grazie di una commissione tecnica che mai ha avuto l’umiltà di partire dalla base per costruire il futuro della discesa. Ma cosa dovrebbero fare gli atleti se le Società non si impongono tenendoseli a casa?
E' molto tempo che scrivo, parlo, comunico, oggi tocca a Te essere indignato carissimo amico di pagaia Gianni, io lo sono da anni per cercare di farvi aprire gli occhi a tutti voi. Guarda che fine stanno facendo fare alle nostre ragazze talentuose... non si può fare finta di nulla diciamo BASTA con Forza senza cadere nel tranello di accusare gli atleti!
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
mariano bifano:
Carissimo Ettore, ti assicuro e garantisco che la marina militare e' una delle poche societa' che non ha peli sulla lingua e tu lo sai benissimo, le critiche fatte dal nostro responsabile Nello Ricciardi sono costruttive e continue, ma molto spesso non prese in considerazione. Non mi sembra nemmeno una scelta giusta protestare come nel lontano 1984. Mariano
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