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Se n'è andato Carlo Grigioni
Ettore Ivaldi:
"verrà proiettato un breve filmato di commemorazione dedicato a Carlo Grigioni, con stralci di un'intervista realizzata da Alberto Faggioni 13 anni fa e alcune immagini dei mondiali slalom di Lipno '72 a cui Grigioni partecipò ... L'intervista completa, i mondiali di Lipno '72..."
mi permetto solo di correggere alcuni dati dell’amico Alessandro per correttezza d’informazione e per ricordare alla grande il compianto Carlo.
I mondiali a Lipno non sono stati fatti nel 1972 - anno in cui si disputò la prima edizione olimpica per la canoa slalom - ma nel 1967. Grigioni chiuse al 38esimo posto nella gara individuale vinta dal tedesco Jürgen Bremer. Partecipò anche alla gara a squadra con Roberto Bruno e Roberto D’Angelo, quest'ultimo al suo secondo mondiale dopo l'esordio del 1965 a Spittal all'età di 20 anni. I tre atleti italiani ottennero l‘11esima piazza.
Carlo Grigioni partecipò anche ai campionati del mondo nel 1963 e nel 1961 rispettivamente a Spittal (Austria) e a Hainsberg (Germania). La sua migliore prestazione in maglia azzurra fu un quinto posto nella gara a squadre di Spittal con fratelli Sigi e Willi Gerstgrasser.
Occhio all'onda! Ettore Ivaldi
Gengis:
Ciao a Tutti,
voglio ringraziare sia Alessandro per l'oneroso impegno di digitalizzare l'archivio Visconti/CCM , cosa buona e giusta,ed anche
all'Amico Ettore che è la memoria storica dello Slalom i suoi interventi sempre di una precisione cronometrica.
Doveroso anche il ricordo che il CCM rende ad un grande Pioniere della canoa, quale è stato Carlo Grigioni a cui Tutti Noi dobbiamo molto .
Io non posso vantare una Amicizia con Carlo , lo conosciuto , ho fatto pochissime discese con lui , io ero un principiante ,
lui aveva già disceso di tutto e di più.L'ultima discesa assieme è stata sul Sesia nella prima manifestazione pro Sesia , quella organizzata
da Maurizio Bernasconi metà anni 80.
Sarebbe bello preparare una copia del dvd da inviare a Michele Romano , suo compagno di discese e forse l'ultimo di quella generazione di Pionieri
non agonisti , Esploratori dei nostri corsi d'acqua che noi Amatori consideriamo come i nostri Padri Nobili .
Gengis
Vittorio Pongolini:
Ragazzi,
ho appena avuto modo di vedere l'anteprima del video di commiato a Carlo Grigioni! E' bellissimo! E' commovente! Sono 5 minuti e rotti di storia della canoa, storia in cui tutti noi ci dobbiamo specchiare e con cui tutti noi dobbiamo condividere il nostro vissuto di canoisti.
Ci sono due produttori, Vittorio Visconti nel 1967 (Vittorio, se tu solo sapessi il valore storico di ciò che hai ripreso 43 anni fa...) e Alberto Faggioni nel 1999, che ha avuto un'intuito assoluto ad intervistarlo 12 anni fa, e un addetto al montaggio, Alessandro Leonori, che non finisce mai di stupirmi per l'abilità nell'editing e che ci garantirà una splendida commemorazione di Carlo. Alessandro ha assemblato un film a 16 mm con pista sonora (che già allora era una autentica chicca, per tempi in cui si usava l'8 mm e si passava al Super 8 al massimo) con un video DV! Fantastici, tutti e tre.
Venite tuttii sabato sera a rendere quest'ultimo omaggio visivo a Carlo! Avvisate tutti coloro che hanno avuto modo di vivere emozioni con Carlo (penso a tutti i familiari di Carlo, agli amici di tante avventure di tutta la Provincia di Reggio e agli amici Romani; penso a Roberto D'Angelo [cui io portai il kayak ai Mondiali di Merano nel '71 al termine dello slalom, quando avevo 13 anni e fu molto emozionante...], e a Roberto Bruno; penso a Andrea Alessandrini; Peso io e pensateci Voi tutti)! Gli dobbiamo molto e questo è il minimo che possiamo fare per ricordarlo.
stefano carbonara:
ci vediamo stasera
Vittorio Pongolini:
Cara Lilli,
moglie di Carlo, se mi leggi, scusami. Scusami di averti coinvolto pubblicamente, di essermi intromesso nel tuo intimo dolore lo scorso sabato alla Rassegna. Scusa se ti ho fatto del male chiedendoti di "alzarti". Purtroppo in queste manifestazioni tutto viene amplificato, e anche il più recondito dei sentimenti viene reso pubblico. Anche questa mia avrei dovuto criptarla, ma non ho idea di come fare a fartela avere perchè non sono in contatto con te da anni. Sono uno dei pochi che ha avuto la fortuna di conoscerVi, seppur marginalmente e sporadicamente, durante la vita canoistica di Carlo. Ti ho riconosciuta dal palco e mi sono lasciato andare, intromettendomi nel tuo muto, privato dolore e, ancora peggio, non ti ho domandato scusa subito dopo, all'intervallo. L'ho fatto e ne sono pentito, ma l'ho fatto per commemorare Carlo, non per fare audience.
Perdonami tu e perdono anche a Mario se ha provato la stessa sensazione.
Un abbraccio sincero.
PS se qualcuno che sa come contattarla e può recapitarle questa email ha tutto il mio ringraziamento.
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