E’ tempo di iniziare con i pronostici... non vi pare?
Partiamo dai campioni del mondo uscenti e la domanda è:
si riconfermeranno al vertice con una doppietta a distanza di 365 giorni?
Vediamo cosa hanno combinato questi atleti nella stagione in corso. Iniziamo con le donne
Corinna Kuhnle chiusi i mondiali di Tacen 2010 si era messa subito in moto ed era partita ben presto per l’Australia, attratta non solo dal canale olimpico, ma anche dal cuore. Dall’altra parte del mondo ci è rimasta fino a marzo vincendo gli Australian open su Schornberg e Lawrence, la più giovane delle Lawrence e cioè Rosalyn.
Tornata nel vecchio continente si è preparata per Europei e Coppa del mondo, passando per alcune gare internazionali come Solkan che vince su Ursa Kragelj. Ai continentali inizia la sua siflza di 50 per passaggi troppo azzardati e rimane fuori così dalla prima finale importante.
Poi va in coppa a Tacen e in finale salta una porta. Dalla Slovenia alla Francia per la seconda gara di coppa: vince qualifiche e arriva seconda in semifinale dietro a Maialen Chourraut. In finale fa registrare il miglior tempo rifilando a tutte almeno due secondi, ma è ancora penalizzata da un salto di porta. Solo nella terza prova a Markkleeberg arriva il primo podio: è seconda con quattro penalità nella gara vinta dalla Dukatova. In finale di Coppa a Praga è 9^ in qualifica con un tempo fantastico, ma con 8 penalità. In semifinale 3^ con il miglior tempo ancora, ma con un tocco. In finale 8^ sempre con un ottimo tempo, ma con 6 penalità, inizia a toccare fin dall’inizio e cioè alla porta 1! Finisce la Coppa del Mondo al terzo posto dietro a Dukatova e Mann.
A Londra nella pre-olimpica vince le batteria dopo essere arrivata quinta nelle eliminatorie. In semifinale cade ancora nella massima penalità e ci aggiunge altri 4 tocchi. Troppi anche per lei e guarderà la finale da bordo campo.
Riassumendo la bella e brava austriaca ha al suo attivo tutte le finali di Coppa e un podio, ha quindi mancato due finale e cioè agli europei e ai London Prepares.
Risultati che la dicono lunga sulle potenzialità di questa atleta per riconfermarsi iridata, tanto più che il percorso di Cunovo è a pochi chilometri da casa sua e lo conosce molto bene. In allenamento fa sempre belle cose e dimostra una grande tranquillità anche nelle situazioni più difficili come ad esempio al salto finale - Niagara - dove quasi sempre prima di finire la sessione si ferma a riprovare un paio di volte le varie risalite a destra e a sinistra. Altro suo punto di forza è la consapevolezza di avere nelle braccia sempre ottimi tempi. Dovrà tenere a bada l'irruenza e la voglia di strafare.
Ma quali sono le nazioni che possono rientrare fra le prime 15 per qualificare la barca alla prima opportunità per i Giochi di Londra?
Piazzerei ovviamente al primo posto l’Austria che con Kuhnle e Violetta Oblinger, non dovrebbero faticare più del dovuto.
Alle spalle le tedesche che hanno vinto Europei con la Bar, e sono entrate, se pur alternativamente praticamente in tutte le finali. Melanie Pfeifer poi si è messa al collo la medaglia dei London-Prepares e questo sicuramente le ha messo molta fiducia e speranza per il futuro a cinque cerchi oltre ovviamente alla vittoria di Tacen in apertura di coppa.
Alle spalle di austriache e tedesche sicuramente le slovacche presenti in finale ovunque e con atlete, come sapete molto bene, in grado di vincere. Le cugine Ceche hanno dalla loro l’esperienza della Hilgertova e Pavelokova e la freschezza di Katerina Kudejova. La prima ha un 7^ posto in Tacen e un 5^ a Makkleeberg. Pavelokova ha vinto un qualifica a Praga in casa e la Kudejova è sempre fra le prime 15 atlete.
Le spagnole guidate da Maialen Chourraut non faticheranno a prendersi il posto per i giochi olimpici. Infatti oltre alla potente e brava basca sono in grado di accedere in semifinale anche Marta Martinez e Jone Otano. Poi Maialen quest’anno ha fatto tutto molto bene e in modo molto parsimonioso. Ha vinto la Coppa Pireneus, ha vinto diverse qualifiche, si è piazzata sul podio in Francia a l’Argentiere, seconda, e a Markkleeberg, terza. Non ha partecipato alla finale di Praga se pur avesse la possibilità di portarsi a casa un risultato brillante nella Coppa del Mondo che invece ha snobbato per preparare al meglio il mondiale.
Le britanniche escono da una stagione non troppo brillante se escludiamo gli europei in cui hanno due finaliste e un bronzo con Elizabeth Neave. Sembrano già in tensione per i giochi che ospiteranno in casa, se pur già qualificate di diritto cercheranno comunque di ottenere il passaggio per le normali vie al fine di liberare la scelta sulla barca doppia che non sarà facile far passare nelle prime otto nazioni. Con il posto quasi assicurato anche le slovene nonostante il piccolo infortunio di Nina Mozetic. A coprire questa probabile assenza ci sono comunque Eva Tercelj e Ursa Kragelj. Le francesi non godono di un periodo felice nel settore in rosa. La punta e cioè Emile Fer non ha dato prova di costanza per tutta la stagione, confermando il suo stato sempre alterno della sua carriera agonistica. Brava, ma poco conclusiva. Vedo di più l’eclettica Caroline Loir per la conquista del visto olimpico.
Le russe con le sorelle Perova, Alexandra e Katerina, e Marta Kharitova sono cresciute molto tecnicamente e fisicamente. La terza ha poi preso una medaglia importante nell’ultima gara di coppa, quella cioè che può dare morale e fiducia a tutta la squadra.
Nelle dieci nazioni praticamente sicure ci metterei anche l’Australia che ha tre atlete di valore a partire dalla giovanissima Jessica Fox. Lei però in questo momento sta lottando con problemi alla schiena che la tengono lontana dal canale di Cunovo. Se si rimette in tempo ha la possibilità non solo di conquistare il posto per Londra, ma anche di fare un bel regalo ai natali tanto famosi.
Terminata questa panoramica, rimangono ancora cinque posti liberi che si giocano praticamente sullo stesso livello molte altre nazioni fra cui l’Italia. Le azzure agli europei sono rimase fuori dalla semifinale a 20 e nella semifinale a 30 di Coppa a Tacen. Clara Giai-Pron è 19esima in Francia e poi seconda agli europei U23. Positiva la prestazione di Angela Prendin a Londra dove riesce a far bene qualificazioni, ma si perde poi in semifinale. Insomma se le due atlete in rosa riusciranno a trovare tranquillità e qualche consiglio tecnico adeguato non dovrebbero faticare a portare a casa la qualificazione, tutto dipenderà dalla loro capacità di mantenere sangue freddo e nervi ben saldi.
Il campo, il destino, il tempo, la fortuna, il guizzo, il momento decreterà comunque le sorti di queste nazioni.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
Cunovo, 30 agosto 2011
6 days to XXXIV Slalom World Championships