parlando con amici canoisti, leggendo mail di liste private con inviti a viaggi e post pubblici su forum, mi è sembrato di notare che negli ultimi anni, pochi per la verità, anche i canoisti italiani, solitamente conosciuti in tutto il mondo per la loro "arte di arrangiarsi" si siano convertiti alle guide locali per i loro viaggi canoistici.
premetto che non lancio accuse o anatemi, solo mi è sembrata un'inversione di marcia significativa rispetto alle "spedizioni fai da te" che alcuni anni fa portavane le nostre pagaie ad arrangiarsi in angoli speduti del pianeta, parlando lingue sconosciute con gesti e sorrisi e programmando i viaggi con cartine e info che , addirittura, prima dell'era di internet erano frutto di lunghe e preziose ricerche.
so benissimo che ancora c'è chi gira in posti sperduti "alla vecchia maniera", però mi è sembrato che la guida locale si stia imponendo decisamente sull'avventura.
la comodità di non dover crcare imbarchi e sbarchi personalmente la posso (!) anche condividere, ma il piacere di scendere un fiume per la prima volta (non in prima) andando a conoscere man mano le rapide, affrontandole dopo attenta lettura, anche delle relazioni recuperate ingiro, quello mi sembra ancora uno dei piaceri di un viaggio lontano. ( certo, anche per un fiume vicino ma mai sceso:-)
come viaggare? qual'è il modo preferito dai canoisti italiani??
lo so, vi chiedete ma "questa non ha nulla di meglio da fare??" beh, da appassionata viaggiatrice sportiva (e non solo per la canoa) fai da te e curiosa, volevo solo conoscere un pò le "nuove tendenze" :-)
ciao
susanna