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Calendari FICK Acqua Mossa

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nellokayak:
Secondo voi è stato fatto un buon lavoro?
Siete soddisfatti oppure no? 
E' il calendario che vi aspettavate?
Diamo un voto allo scopo di capire se gli addetti ai lavori, gli utilizzatori finali, hanno a loro disposizione uno strumento attuativo valido alla crescita societaria.
Chiaramente il voto deve essere riservato a quelle persone che in qualche modo praticano attività di acqua mossa.
Votate e fate votare!

Maurice:
Oltre che essere veramente un calendario misero, poche gare visto che diciamo che siamo uno dei primi paesi al mondo ( fino a quando ? ) mi preoccupa il fatto che non sia + presente nel settore tecnico nessun tecnico specifico per la specialità femminile.
Maurizio

Panz:
Ciao Nello,
relativamente al settore discesa, calendario 2011, ecco cosa ne penso:
1) Non ha senso fare i campionati italiani Under (21 e 23) a fine marzo e inizio aprile. Sappiamo tutti come tali campionati italiani costituiscano una forte motivazione ad allenarsi per gli atleti che restano fuori dalla nazionale. Inoltre, mi pare scontato che il periodo migliore per allenarsi sui fiumi sia da maggio ad agosto, e il campionato italiano dovrebbe quindi essere a conclusione di tale periodo. A riguardo trovo ottimo il campionato italiano senior ai primi di agosto.
2) Non ha senso fare i campionati italiani junior a fine maggio, nel periodo piu' importante per gli studenti che si trovano a dover terminare l'anno proprio in quel periodo.
3) Non ha senso fare il campionato italiano di maratona fluviale al 22 maggio, una settimana dopo gli europei assoluti e prima di mondiali sprint e coppa del mondo. Penso infatti che una gara come la maratona fluviale serva a stimolare gli atleti ad allenarsi  nel periodo che segue la stagione di gare classiche e sprint, cioé in autunno. Personalmente per me le maratone sono un'occasione per continuare a trovare la motivazione nei mesi di settembre-ottobre- metà novembre. E per preparare bene una maratona penso che minimo un paio di mesi di allenamento specifico siano necessari. I campionati italiani fissati in calendario non lo permettono, essendo nel pieno della stagione di gare classiche e sprint. Certo si puo' andare tanto per partecipare, ma secondo me é una grande occasione persa.
4) L'unico bel fiume, che permette agli atleti una crescita tecnica rilevante in acqua mossa, é la Dora Baltea in programma ad agosto. Sapiamo come i club non organizzano trasferte sui fiumi per allenamento se non vi sono gare a cui partecipare, eccetto rarissime eccezioni. Quindi questo calendario non permetterà al movimento italiano in generale una crescita tecnica in acqua mossa.
Ciao,
Luca

Mauro Canzano:
Ciao a tuti,

ottima discussione che dovrebbe portare a diverse riflessioni...

Per la discesa:

1) Come mai sono state tolte le gare discesa sprint da quelle dello slalom a livello giovanile ? Eppure nello slalom il sabato il percorsa gare chiude molto presto ed era un ottimo mezzo per unire i due mondi .

2) Come mai la discesa è l'unica specialità della canoa agonistica a livello mondiale che non ha ne europei ne mondiali Under 23 ? Drovrebe essere  una scelta ovvia per chi voglia far crescere la discesa e non farla morire....o forse semplicemente mancano politici amanti della discesa ?

Per lo slalom:

1) Possiile che non si sia capito come il dividere le sprint dallo slalom sia stato un colpo più duro per lo slalom che per la discesa ? Si è tolta la possibilità di praticare questa ellissima disciplina a società come Oriago, Firenze, Muracolo/Extreme , Marina Militare , San Giorgio a Liri, Cassino...e viceversa a società come Ivrea, Merano e poche altre....

2) Possibile che non esista un tecnico per le donne ? E che non sia legato a qualche particolare società ?

3) Se velocità è disciplina olimpica e fa così tanti raduni...come mai non succede lo stesso per lo slalom ???

Ettore Ivaldi:
Prima di esprimere un giudizio sui calendari e se mi è concesso, aspetterei i programmi di attività 2011 per capire da che cosa sono scaturiti, visto che fatico a comprenderli... come sempre!  Alla base di una programmazione e di un calendario dovrebbero esserci  gli obiettivi che ci si propone. Le gare diventano lo strumento di verifica del lavoro portato avanti per chi è chiamato a rappresentare l’Italia a livello internazionale e per tutti gli altri dovrebbero essere lo stimolo per  migliorare.

Ma le problematiche sono sempre le stesse come scritto nel mio post del 5 Novembre 2009 # 17 - Dal fondo al ridicolo - nulla è cambiato se non il fatto che stiamo perdendo anche il poco di buono che c’era un tempo. Evito di ritrascriverlo, ma ne colgo ancora l’attualità. Se vi interessa andate a rileggerlo - http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,1996.0/all.html - e vi accorgerete che le problematiche sono sempre le stesse a testimonianza che non c’è nessun interesse a migliorare e a confrontarsi con la base e con chi ne capisce qualche cosa. Testimonianza è che due campioni del calibro di Carlo Mercati e Vladi Panato sono stati completamente dimenticati, giusto per parlare di discesa visto che, con gran piacere, abbiamo ritrovato invece su questo forum l’amico Canzano.

Per questo che a distanza di tre anni, per lo slalom,  ripropongo le stesse riflessioni per i punti 1, 2 e 3 in toto. Per il punto 4 confermo l’assurdità di fare selezioni per gli junior ai primi di maggio quando gli europei sono dal 15 al 17 luglio. Quindi il paragrafo 4.a, 4.b. e 4.d. rimangono attuali e  sempre più validi. Meno male che i campionati italiani junior sono stati posticipati a luglio rispetto all’usale maggio come prospettato nel punto 4.e del post del 2009. Sempre più attuale il punto 5

Mi permetto di dare qualche suggerimento allo slalom:

1. sarebbe auspicabile che anche in Italia si introducesse la formula internazionale che prevede  di gareggiare prima in una prova di qualifica, quindi semifinale e finale. Così facendo inizieremmo ad adeguarci a quello che è una prassi in ogni paese offrendo ai nostri atleti stimoli diversi. Nello stesso tempo si crea nella finale una gara molto interessante che bene si presterebbe a eventuali servizi televisivi.

2. Creare un ranking nazionale con premi per stimolare la partecipazione e valorizzare la qualità. Ranking che potrebbe anche rivelarsi molto utile per selezioni e partecipazioni con i vari comitati a gare internazionali.

3. Farsi promotori della combinata:  sprint + slalom per cercare di smuovere, con idee e con il lavoro, meccanismi vetusti visto che la maggior parte dei dirigenti non hanno idee e capacità innovative. Attenzione perché a livello internazionale il rodeo sta cercando di inserirsi a livello olimpico e conoscendo bene il presidente del boarding ICF - lluis Rabaneda - prima o poi ci riuscirà se la discesa non si dà una mossa decisa in questa direzione e cioè unirsi allo slalom con lo sprint. Cosa che vado predicando da un paio di anni e che ho reso pubblica il 22 febbraio 2010 si veda: http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,2424.0/all.html

4.Sarebbe interessante se i calendari e l’attività fossero prima discussi con i tecnici di società con riunioni specifiche e non carbonare, come dovrebbe essere nella logica delle cose.

5. Sarebbe tempo anche di riconoscere i vari titoli per gli allenatori visto che attualmente in Italia la cosa passa decisamene in second’ordine. Ma il rappresentante dei tecnici in consiglio federale che cosa ci sta a fare e il barese oggi bresciano si è forse dimenticato delle lotte portate avanti per la categoria in questa direzione?


Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

P.S. mi conforta e mi consola  il fatto che anche il bravo e attento  Nello inizia a porsi o a fare delle domande... o forse le domande se le è sempre poste, ma solo ora ce le rende pubbliche?  Mi piacerebbe anche sapere perché il bravo pagaiatore nato sul Po in quel di Viadana e ora tesserato per la Marina non è stato convocato al raduno a Pau e invece chi arriva 16esimo ai campionati italiani in ginocchio è costantemente presente sulle convocazioni federali! Ma sono i grandi misteri della vita e si sa che una presunta squadra vincente - ma, aggiungo io, per merito di altri e per le individualità - non si cambia... così direbbe il buon Presidente!  Ma lo stesso capo del consiglio ci ha abituato a tante parole e tante promesse  e noi italiani ormai siamo abituati a questo modello politico e sconsolati andiamo avanti per la nostra strada fatta di lavoro, competenza e tanta umiltà.

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