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Mozione proposta dai pescatori trentini
stefano caprile CCN:
Ecco la lettera che ho inviato io:
Gent. Dott.ssa Ferrari,
Mi sono riletto attentamente la sua mozione e in effetti, mi perdoni l'espressione, ma sembra "dettata dai pescatori".
Sicuramente non è frutto di un confronto con le associazioni dei canoisti, né con le scuole di canoa e coi centri rafting. Allora mi permetta di chiarire un attimo la terminologia:
Canoa e Kayak: sono mezzi molto simili tra loro. Quelli usati in fiume sono per lo più monoposto, in qualche raro caso biposto. Differiscono per la posizione del canoista (inginocchiato nella canoa, seduto nel kayak) e per il tipo di pagaia (semplice nella canoa, doppia nel kayak). Ma si usa lo stesso termine - canoista - per indicare gli utilizzatori di entrambi i mezzi.
Rafting: discesa dei fiumi con gommoni da 4 ad 8 posti.
Hydrospeed: discesa dei fiumi a nuoto, vestiti con muta e pinne, utilizzando come ausilio al galleggiamento una specie di bob galleggiante detto, appunto, hydrospeed.
Canyoning: detto anche torrentismo, una specialità più simile all'alpinismo, che prevede la discesa di torrenti, canyon e forre con attrezzature alpinistiche, ed abbigliamento acquatico (mute, salvagenti e caschetti) per affrontare tratti in acqua.
Detto questo, la seguente frase corrisponde all'opposto della verità:
"Se canoa e kaiak sono praticate in modo molto limitato e su ambiti molto circoscritti, le tre ultime pratiche sportive tendono a diffondersi e ad essere praticate su moltissimi fiumi e torrenti dove il senso di “avventura” e la carica adrenalinica che rafting, hidrospeed e canyonig infondono ai praticanti li sta imponendo ad una massa sempre maggiore di praticanti, in questo aiutati dalla nascita di centri specializzati che sulle acque del Trentino trovano un luogo indicato a tali discipline e conseguentemente al possibile ricco indotto."
Visto che l'unico mezzo adatto a percorrere torrenti stretti ed impervi è il kayak, la situazione è ben differente da quella da lei dipinta. In effetti Rafting e Hydrospeed sono praticati quasi esclusivamente da operatori turistico-commerciali su fiume di grossa portata (in Trentino il Noce e, forse, l'Adige). Gli altri corsi d'acqua sono solcati solo da canoisti e amanti del canyoning. Queste discipline non sono praticate a livello commerciale e quindi il numero degli appassionati è davvero esiguo. Mi domando come questo possa generare problemi di convivenza con i pescatori.
Un'altra cosa che non mi piace di questa mozione è l'introduzione, dove i pescatori vengono dipinti come angelici amanti della natura, ed i canoisti come un branco di selvaggi razziatori. Ma stiamo scherzando? Chi da anni preleva fauna dai fiumi, immette specie non autoctone modificando gli equilibri della natura, abbandona ami ed esche che poi finiscono in gola agli uccelli acquatici, sono proprio loro, i pescatori. Non si capisce invece quale danno arrechi alla natura una canoa che solca le acque di un fiume. Il mezzo di trasporto che utlizzavano gli indiani d'America, silenzioso, privo di motori inquinanti, quale problema può causare? Al contrario, io, e molti genitori come me, utilizzano la canoa per mettere i propri figli a contatto con la natura ed educarli ad amarla ed a proteggerla. Ed ora lei vorrebbe vietare questo meraviglioso sport "su tutte le acque del trentino ad esclusione di quelle specificate"?? Ma sa invece quali effetti positivi sull'ambiente avrebbe fare esattamente l'opposto, ovvero portare i ragazzi delle scuole primarie e secondarie sui nostri fiumi con canoe e raft, mostrandogli tutta la bellezza di questa risorsa da proteggere, ed educandoli ad acquisire una coscienza ecologica?
Per quanto riguarda i problemi di convivenza con i pescatori ….. I problemi ce li hanno solo quelli che non sono capaci di educata convivenza. Io, quanto incontro un pescatore, sorrido e saluto, ed il più delle volte sono ricambiato. Cerco di passare sul lato opposto del fiume, per non dare fastidio, e così fanno i miei amici ed i miei allievi (sì, perché la canoa la insegno anche).
Non abbiamo problemi con i pescatori qui in Valsesia. Anzi. Abbiamo in loro degli alleati contro il vero pericolo che minaccia i nostri fiumi: le dighe. La invito ad attendere ancora una stagione prima di presentare la sua mozione. Passi una giornata sulla riva del Noce, o di qualche altro fiume della sua zona. Venga anche qui in Valsesia, se vuole, ed osservi come i giovani imparano ad amare il fiume e la natura grazie agli sport d'acqua viva. Provi a passare mezza giornata vicino anche ad un pescatore, per rendersi conto di persona dell'inesistenza di questi supposti "problemi di convivenza".
E poi decida. Decida se è meglio lasciare che la gente impari ad amare la natura nel modo che più gli piace, pescando o pagaiando, ed impari a convivere, oppure se è il caso di costruire tra di loro un muro, come a Berlino, come a Gaza. Un muro non di mattoni, ma di divieti e regolamenti. Valuti lei, ma dopo aver visto di persona, per favore.
Cordilai saluti,
Stefano Caprile
Canoa Club Novara
Giuseppe Coduri:
Ciao a tutti, vi inoltro quanto ricevuto dall'ottimo Sandro Rognone, che oltre ad essere un esperto canoista, è una delle figure più autorevoli all'interno della Fick (Federazione Italiana Canoa Kayak).
da quanto ho saputo, pare che le prospettive siano buone.
"Ogg: mozione fiumi trentini
In merito alla mozione presentata dalla Dott.ssa Sara Ferrari circa la regolamentazione della navigazione sui fiumi trentini, desidero informarvi che ho già preso contatti con la dottoressa che mi ha dato la sua ampia disponibilità a discutere il tutto. Nei prossimi giorni mi incotrerò con Danilo Barmaz e Benedetto Del Zoppo perchè il problema riguarda anche e sopprattutto i raft, quindi cercheremo una proposta condivisa che possa accontentare (o scontentare il meno possibile) tutti. Prevedo di chiedere un incontro alla Dott.ssa Ferrari attorno a metà gennaio per poterle illustrare la nostra posizione. Poichè so che il movimento è già in fibrillazione, vi invito a diffondere questo messaggio e soprattutto, per quanto vi sia possibile, a calmare gli animi dei più bellicosi affinchè la protesta, pur giusta, non finisca nell'insulto, gratuito, cosa che certo non sarebbe di aiuto al dialogo.
Vi tengo informati
Saluti
Alessandro Rognone"
andrea tomasi:
ciao volevo chiedere a stefano caprile come vi siete accordati sul sesia?
armando mattioli:
Poichè l'accordo potrà avere importanti ripercussioni anche in altre realtà nazionali, non sarebbe male che la posizione da presentare sia il più possibile partecipata a tutti i navigatori, anche i non trentini, in modo che l'esperienza trentina possa diventare un punto di riferimento, ovviamente tenendo conto delle peculiarità di ogni realtà regionale.
Non corriamo il rischio di svendere le nostre ragioni per un piatto di lenticchie, come purtroppo è avvenuto in Umbria.
Puntiamo in alto!
E coinvolgiamo gli operatori del turismo, che sono certamente da annoverare tra i portatori di interesse per la fruizione del fiume, e possono diventare nostri preziosi e potenti alleati.
In una trattativa contano di certo le ragioni, ma anche e soprattutto (purtroppo....)le posizioni di forza: e noi navigatori dobbiamo assolutamente trovare alleati, tanto più che, come avvenuto in Umbria, anche in questa partita partiamo svantaggiati: e non aspettiamoci regali dalla controparte, che ha già dimostrato di sapersi muovere bene "politicamente" e di non farsi troppi scrupoli per raggiungere i propri obiettivi.
Sono comunque d'accordo nel non inasprire inutilmente i toni e nel non fare fughe in avanti: ma attrezziamoci per essere pronti ad affrontare anche le ipotesi più negative per noi, sperando ovviamente che non si concretizzino.
Saluti
stefano caprile CCN:
--- Citazione da: andrea tomasi - Dicembre 07, 2010, 06:49:44 pm ---ciao volevo chiedere a stefano caprile come vi siete accordati sul sesia?
--- Termina citazione ---
Una domanda alla quale dovrebbero rispondere Alberto Smuraglia, Maurizio Bernasconi o Fred Gilardone, persone che si sono schierate in prima linea per la lotta contro le dighe in Valsesia. Comunque il fattore catalizzante in Valsesia è stato proprio il progetto di distruzione del fiume con la costruzione di diversi sbarramenti e deviazioni in galleria.
Per fronteggiare questo disastro Canoisti e Pescatori si sono uniti in un comitato, il "Comitato per la difesa del Fiume Sesia e dei suoi Affluenti" che ha ottenuto diverse importanti vittorie in Regione Piemonte.
Il fatto di lottare fianco a fianco per lo stesso obiettivo ha aiutato a mettere da parte sciocche rivendicazioni di parte.
Il comitato è formato da:
SIG. ARTURO PUGNO rappresentante la “SOCIETA’ VALSESIANA PESCATORI SPORTIVI”
SIG. DAVIDE ZANINO rappresentante il “CANOA CLUB VALSESIA”
SIG. ALBERTO COLOMBO rappresentante “ACCADUEO”
SIG. FRANCESCO SALVATO rappresentante “FREE FLOW”
SIG. ALBERTO SMURAGLIA rappresentante “HIDRONICA”
SIG. CARLO BUSATO rappresentante “HYDROTECHNIQUES”
SIG. MASSIMO VALBONESI rappresentante “MONROSA”
SIG. PIETRO BERGA rappresentante “RIVER SIDE”
SIG. MAURIZIO BERNASCONI rappresentante “SCUOLA DI CANOA DELLA VALSESIA”
Il link al sito del comitato: http://www.comitatosesia.org/
L'unione fa la forza. In Trentino, se i pescatori hanno questo atteggiamento, prepariamoci a vedere ben peggiori scenari in futuro (dighe, briglie, captazioni).
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