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Quante miglia in un giorno? [Raid Trieste - Pola]
stefano caprile CCN:
Allora Marco,
mentre sulla costa istriana non mi pronuncio, perchè non l'ho mai visitata, sulle isole di Cherso, Lussino, Veglia e Pago posso darti indicazioni utili.
Innanzitutto il pericolo bora. Perchè di pericolo parliamo, non fastidio. Infatti le coste nord - orientali di queste isole sono tutte esposte alla bora, e gli approdi a volte sono molto distanti tra loro.
Se stai navigando a Cherso tra Faresina e Beli, per esempio, ti ritrovi a pagaiare per almeno 2 ore con una scogliera a picco da un lato ed il mare dall'altro. La bora si può alzare in mezz'ora, e quindi se sei partito senza consultare le previsioni meteo sei veramente nei guai.
Questo vale in generale per tutte le isole del Quarnero.
Sull'altro lato invece le cose vanno molto meglio. Se stai ben sottocosta riesci a navigare tranquillo, ma se devi passare un capo (restando a Cherso, ti può accadere per esempio tra Valun e Lubenizze, o a Lussino nel doppiare Capo Ossero) di nuovo ti esponi ai venti.
Da qui la necessità di consultare il meteo regolarmente e mettere in conto a volte di passare la giornata fermi ad aspettare condizioni più favorevoli.
Sconsiglio vivamente un kayak gonfiabile in quelle isole ventose .... molto più sicuro un K-mare rigido.
Per quanto concerne le traversate, considera che quella breve da te menzionata (Brestova - Faresina) richiede un'ora circa, da Punta Croce raggiungere Arbe o Pago è impensabile in kayak. Possibile invece da Merag raggiungere Veglia, ma con un occhio al meteo perchè richiederà almeno un paio d'ore.
In bocca al lupo, ciao!
Marco Pasquali:
Non ho avuto il tempo di controllar se sei tu quello che ha scritto del periplo di Cherso con la figlia, ma oggi mi studio tutto per bene. Intanto grazie! 8)
stefano caprile CCN:
Sì sono io.
A disposizione per tutte le informazioni del caso, se vuoi.
Ciao!
altergg:
A proposito del peggioramento del meteo (pericolo evidente in Dalmazia, ma presente in tutti i mari), uno dei maggiori vantaggi del kayak (soprattutto di quello di polietilene) rispetto alle imbarcazioni più grandi, è quello di poter sfruttare approdi minimi. Quindi in caso di peggioramento del meteo spesso è meglio sbarcare volecemente in un approdo scomodo piuttosto che continuare a pagaiare per un approdo più comodo. Fortunatamente spesso anche i tratti di scogliera ogni tanto hanno qualche possibilità di approdo. Naturalmente nella scelta degli approdi bisogna considerare che vento e onde possono cambiare direzione e che c'e' pure la marea (poca fortunatamente). Importante è anche avere buone scorte di acqua/viveri dato che da certi approdi si raggiungono posti civili e rifornimenti con difficoltà o addirittura è impossibile.
Personalmente mi segno i possibili approdi sulla mappe utilizzando le mappe satellitari di google.
Se servono info su Cherso e Veglia le ho fatte di recente,
ciao
RobertoB:
Lo scorso luglio ho gironzolato in kayak attorno all'isola di Cres, posso confermare le indicazioni fornite dagli altri. Per le traversate da un'isola all'altra, se ricordo bene sono almeno 4 km da Cres all'Istria e un po' di più da Cres a Krk. Se proprio vogliamo essere pignoli, credo che sia vietato allontanarsi così tanto dalla costa in kayak.
Questione venti: ho sperimentato che la bora tira eccome da quelle parti, comincia a soffiare dal nulla e cambia il mare in un attimo. Non a caso il lato est delle isole del Quarnero è pietroso e spelacchiato, ci crescono solo cespugli bassi.
Nei tratti di Cres che ho navigato ci sono pochi approdi comodi, scogliere a picco per chilometri, inoltre, se trovi un approdo, c'è buona probabilità che sia una spiaggetta minuscola con alle spalle una scogliera insuperabile, quindi non il posto ideale per aspettare 3 giorni che cambi il tempo.
Per il resto, paesaggi meravigliosi e selvaggi e acque cristalline.
Buon viaggio
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