Spazio Federazioni > Discussioni FICK
Ocean Race
Marco Carilli:
dimenticavo, di surfski ne ho visti pochi, meno di 10, tra cui quello del vincitore sulla distanza di 34km, ma d'altra parte la manifestazione era, appunto, eterogenea in tutti i sensi, sia come partecipanti sia come imbarcazioni. Ma e' innegabile che il surfski in particolare sta crescendo in Francia come lo dimostra il numero crescente di partecipanti di anno in anno al French Ocean Racing.
alessio cannizzo:
Salve ragazzi volevo dare il mio contributo per cercare di promuovere questa specialità che ancora stenta a partire in Italia. Premetto che già nel 1992 Daniele Scarpa al suo rientro da una sessione di allenamento in Australia portò un surfski al laghetto dell'EUR (nostra sede di allenamento in quel periodo) dicendoci, a me e Paolo Luschi, che gli australiani si allenavano prevalentemente con quell'imbarcazione, privilegiando quel tipo di gara alle monotone gare d'olimpica. Nel '92 un certo Clint Robinson :o vinse il K1 1000 mt soffiando l'oro ad un'altro sconosciuto della canoa olimpica Knut Holmann ;D. Non è stato un caso quello di Robinson, che riconfermò la sue grandi qualità 4 anni dopo ad Atlanta con il bronzo nel k1 e ad Atene 2000, argento sul K2 500 con Baggaley (altro fenomeno del surfski anche se con qualche macchia :-\) Nelle recenti olimpiadi di Pechino altro "maniaco" del surfski Ken Wallace si impose nel K1 500 e bronzo nel K1 1000. Ancora più recente è l'oro al recente mondiale di Marathon disputatosi a Singapore del Sudafricano Hank MacGregor da anni a vertici del Surfski mondiale. Il tutto per dire che il surfski in un paese come il nostro dovrebbe avere un bacino d'utenza ai livelli australiani dove scovare i futuri talenti della canoa olimpica. La spettacolarità di location come Villasimius (che da qualche anno si sta facendo un nome nel circuito mondiale di questa specialità, grazie alla passione e la tenacia del suo organizzatore/fondatore, Guido Calì con la sua Ohana mana cup ttp://www.ohanamanacup.com/) e di altre location sicuramente adatte a questo tipo di race (La spezia, Elba, Ustica, Siracusa ecc...), supportata da una situazione metereologica che molti paesi ci invidiano, potrebbero e dovrebbero portare il surfski italiano ai massimi livelli mondiali. Lo scandalo in tutto questo è il disinteresse totale della Federazione, salvo lo sporadico interessamento in questo periodo (piena campagna elettorale) dove le promesse di sviluppo e collaborazione più allettanti toccheranno anche questo settore per poi ripiombare nel dimenticatoio.
Senza voler entrare nel noioso dibattito politico vi lascio alla visione di quello che dovrebbe essere lo spirito del surfski della canoa e dello sport in generale ;D
http://www.youtube.com/watch?v=HjBqiM1ly1E&NR=1&feature=endscreen
http://www.youtube.com/watch?v=VCS6YUEAb0U
mariograziani:
Bravo Alessio!
You hit the nail on the head.
Direi che il surfski deve essere gestito in Italia da quelli che vanno in surfski come fanno in Australia e Sud Africa.
Una federazione Italiana di surfski alla quale la FICK puo fare parte...e la Federazione Italiana di Surfski deve far parte della International Surfski Paddlers Association.
Per il surfski meglio se noi controlliamo...non vogliamo politici o beurocratici con le loro stronzate.
La mia esperienza in Sud Africa e che puo funzionare sensa essere gestiti ...bosogna gestirsi da soli e ben venga se la FICK vuole far parte di noi.
mariograziani:
Forse e ora che quelli che vanno in surfski si mettono insieme ( con quelli che organizzano gare- Giglio, Rimini, Villasimius )in Italia e con la nostra federzione (gia esiste) decidiamo che direzione si vuole prendere.
..e che sia la Federazione surfski a essere aiutata dalla FICK invece della Federazione a aiutare la FICK.
La FICK ha gia unilateralmente provato a prendere controllo del surfski al livello mondiale ma no ha avuto successo perche i surfskier del mondo ha detto no.
Siamo noi che dobbiamo stabilire i termini di impegno.
(scusate il mia Italiano....e trendy scrivere male da Anglosassone)
roberto domenichini:
Ciao a tutti, siamo sempre alle solite, in Italia purtroppo gli sport minori sono considerati meno del nulla e le Federazioni sfruttano solo gli appassionati e le iscrizioni per dirottare il denaro alle specialità olimpiche e agli atleti rappresentativi.
Della serie vieni da noi, dacci i soldino ma autofinanziati e non ci chiedere più di tanto se non il logo ufficiale...stop.
Quindi concordo con Mario, anche se nella reltà diviene tutto molto difficile senza persone che si impegnano veramente per la diffusione dello sport. Quando si tratta di parlare tutti sono capaci, quando poi invece si deve lavorare il vuoto incombe...solitamente è per questo che poi alla fine le Federazioni la spuntano avendo a disposizione persone che possono dedicare del tempo alla causa e che poi inevitabilmente si affezionano alla poltrona e non la vogliono più mollare.
Oggi tanto per rimanere in tema di federazioni, ci sono le elezioni per il nuovo direttivo FISURF. Una federazione che ha avuto un passato burrascoso e non è più riconosciuta dal Coni, al momento è composta solo da veri appassionati e non burocrati, è riconosciuta da ISA la quale ha stretto una collaborazione con IOSUP Spagna....io spero e me lo auguro che si possa intraprendere un cammino interessante con loro come di fatto è avvenuto l'anno scorso, Iduino ha partecipato come spettatore alla prima gara di campionato Italiano FISURF categoria SUP da noi organizzata, penso che il contesto sia stato piacevole e propositivo. Speriamo che oggi si possa segnare un punto importante per il futuro per uno sport giovane il SUP che come il SURFSKI ha bisogno di incentivi ed di tanta promozione.....ciao
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa