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SESIA TOTAL RUN: il tramonto della canoa esplorativa?
Lorenzo Molinari:
Tra poco prenderà il via il SESIA TOTAL RUN, non è qui mia intenzione farne pubblicità, ma penso sia occasione per riflettere sul mondo della canoa e su dove stia andando.
Per chi non sapesse di cosa sto parlando, il SESIA TOTAL RUN è il tentativo che 3 canoisti italiani di indubbio valore faranno il 20 maggio 2010: scendere tutti i tratti classici del Sesia ed affluenti in giornata (24 tratti diversi di 11 fiumi)!
In altre parole:
è l'esecuzione di 24 "SVELTINE" mordi e fuggi in val Sesia in un solo giorno, sempre che un pattuglia della polizia non blocchi per eccesso di velocità e guida pericolosa il furgone che celermente trasporterà i canoisti da un tratto al successivo.
L'impresa verrà documentata con un cortometraggio della brevità di soli 72 secondi, 3 per ogni tratto.
E' previsto un veloce brindisi poco dopo l'ultimo sbarco al fast food dell'autostrada.
Insomma, buon divertimento per gli amanti delle sveltine, ognuno goda come crede
Sembrerebbe che anche la canoa sia ormai in fase decadente, non sapendo più cosa inventare, dopo aver sceso rivoli che diventano tali solo dopo piogge monsoniche, centrato minuscole polle saltando da altezze inverosimili, evitato incastri e cravatte in contorti budelli, segue le tracce dell'alpinismo, progettando concatenamenti privi - a mio parere - di senso, in cui viene annullato il fascino di una discesa che proceda anche nei tempi con il fluire delle corrente e che rimanga in ammirazione delle valli e delle gole in cui il fiume, con infinita lentezza, si è scavato il suo passaggio.
Comprendo che il protagonismo sia necessario per chi di una attività ne fa professione, per racimolare qualche sponsor, mantenere viva l'immagine e attirare clienti, ma quando si è esplorato praticamente tutto di una disciplina: dagli ambienti, ai materiali, dalle manovre, ai gradi, dalle portate, ecc. - come nell'alpinismo - o si cambia per qualcos'altro, o si continua in sordina, oppure non resta che trasformare il tutto in una specie di fenomeno da baraccone, da stuntman, dove si rischiano anche le penne pur di aver un trafiletto sul giornale, dato che questo genere di imprese non fa notizia se non nel mondo degli addetti ai lavori (e molte di queste imprese potrebbero essere assai criticate dagli addetti stessi ancor prima del loro inizio).
La conquista di una Nord delle Alpi o di una nuova cima himalayana un tempo era degna di prima pagina del Corriere, ora che è stato fatto tutto, la salita in giornata di corsa di un 8.000 senza ossigeno facendo nel frattempo i giocolieri con 5 clave, per poi scendere con un parapendio intanto che si suona il piffero, forse consente una colonnina su Novella 2000 (se esiste ancora) e fa sognare un posto sull'Isola dei famosi, alla meglio si guadagna un ruolo come controfigura di una star holywoodiana.
I tempi eroici della canoa esplorativa italiana, la cui storia è stata scritta dal Granacci, dal gruppo del Grigioni, Paracchini, ecc, e da altri ancora, quelli altrettanto esplorativi del Bernasconi, del Pongolini con i suoi amici del CCM, di altri gruppi e quelli segnati dalle grandi discese in luoghi remoti da Salvato e non solo, sembrerebbero in esaurimento. Ora lo spazio è sempre più occupato da discese commerciali “ce né per tutti”, pagaia in mano e qualcuno ti porta giù, facendoti pensare che sia tu, o cercando di far notizia con trovate come quella che sta per essere avviata.
"Avanti, avanti, avanti, si può spingere di più, insieme nella vita a testa in giù!" (G. Gaber)
Lorenzo Molinari, 17 maggio 2010
stefano caprile CCN:
Anche a me non piace molto questa iniziativa. Mi chiedo solo una cosa: e le sicure?
Ci vuole un'organizzazione perfetta ad un livello esasperato per riuscire non solo a scendere 24 percorsi in un giorno, ma anche a predisporre tutte le sicure adeguate nei punti necessari.
O fanno senza sicura per non perdere tempo?
Non è bello trasmettere il messaggio che quando un canoista è molto in gamba può fare a meno di predisporre sicure lungo il fiume.
Andrea Gangemi:
Secondo me la vera novità di questa impresa sta nel fatto che
udite udite:
1) TRE canoisti italiani si troverranno in valle PUNTUALI (senza sbagliare valle, parcheggio, senza aspettare ore...)
2) TRE canoisti italiani NON discuteranno per ore quale fiume fare ("Ma nooo, non c'è acqua li", "No, quello li è un fosso! Facciamo quell'altro")
3) TRE canoisti italiani avranno i recuperi organizzati senza la necessità di imbastire un forum internazionale di Matematica per capire quale sia il modo migliore di organizzare le macchine.
;D
Tornando su un registro più serio,
@Lorenzo, se a loro piace così ben venga, anche a me aveva interessato di più leggere dell'integrale del Sesia fatta due anni fa da Panebianco e Battista, piuttosto che questa iniziativa, ma alla fine so che vedrò un bel cortometraggio dei fiumi che amo e magari conoscerò qualche tratto nuovo.
Riguardo all'integrale del Sesia di Panebianco e Battista ci tengo a far notare che:
non era una prima (ma chi se ne frega, è una cosa bella lo stesso)
non ci sono foto o video (non pensate anche voi che stiamo diventando un po' troppo narcisisti?)
Anche per i non-pro ogni tanto si verifica il punto 1 di cui sopra (l'anno dopo hanno provato a ripetere cercando pure di coinvolgermi imbarcandosi solo alle 16:30, ero presente quando li hanno ripescati a campertogno :D )
@Stefano, beh dai! Se proprio c'è una persona che tiene a cuore la sicurezza, quello è proprio Salvato, oltretutto autore di un ottimo e introvabile manuale sul tema.
Secondo me avranno fatto le valutazioni del caso, personalmente ritengo diseducative altre iniziative, tipo certi film di kayak, molto simili ai film porno per originalità e ripetitività, che riducono km di un fiume in spezzoni di passaggioni alle volte tagliando persino gli atterraggi dei boof e non facendo mai vedere gli errori (anche se qui le cose stanno cambiando)
Scusate lo sproloquio
e Buone Linee ai tre italiani atipici :)
maurizio.beccafichi:
Per una canoa esplorativa che tramonta una creativa ne nasce!!
A parte gli scherzi questa interessante discussione mi riporta indietro di alcuni anni quando a metà degli anni novanta le pagine della "nostra" Canoa & Rafting ospitavano lo stesso argomento. Se non ricordo male il titolo era "Canoa in stasi" ed ospitava quello che l'altro Francesco (Balducci) definiva in un'altra piccante discussione "il Salvato pensiero". Io credo che in canoa così come nella vita ognuno è bene che faccia ciò che gli piace (de gustibus non disputandum est) purchè trovi le sua motivazioni e non danneggi nessuno. Io stesso mi diverto allo stesso modo sia a fare "prime" che a pagaiare sul primo grado in canoa doppia con mio figlio.
Saluti e ci vediamo in Valsesia sperando di non essere investiti dal furgone dei folli che fecero l'impresa.
Maurizio Beccafichi
Flavio di CKI:
Inoltro il testo che abbiamo ricevuto da Francesco Salvato.
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SESIA TOTAL RUN
TUTTI I FIUMI DELLA VAL SESIA IN GIORNATA
COSA
La S.T.R. consiste nel tentare la prima discesa in kayak concatenando tutti i tratti classici di tutti i fiumi della val Sesia in giornata.
CHI
La S.T.R. verrà tentata dagli atleti del TEVA TEAM ITALIA FREERIDE
- Francesco Salvato
- Enrico Lazzarotto
- Michele Ramazza
QUANDO
20 maggio 2010
COME
La S.T.R. verrà seguita da un gruppo a terra che svolgerà il ruolo di appoggio logistico e di documentazione (foto-video).
Sarà possibile seguire lo sviluppo della discesa in tempo reale sul web
PERCHE’
La S.T.R. rappresenta una sfida mai tentata prima da nessun canoista al mondo e vuole rappresentare un nuovo modo di intendere l’attività. Una interpretazione di un ambiente fluviale unico in Europa e conosciuto in tutto il mondo che viene affrontato ricercando la velocità di discesa che diventa necessariamente sinonimo di qualità. Una performance sportiva che permetterà di avere un contatto con l’ambiente fluviale di grande intensità.
PERCHE’ UN SPONSORIZZAZIONE
Attualmente gli sponsor coinvolti nel progetto sono:
TEVA
MONTURA
Oltre a tutti gli sponsor tecnici di materiale canoistico.
L’exploit avrà un riscontro in tempo reale sul web attraverso due siti: www.micheleramazza.com e www.gravitazero.info dove si aspettano migliaia di vistatori. Inoltre verrà fatto un poster dell’impresa veicolato nel mondo della canoa. La notizia verrà veicolata su you tube su face book.
Su tutto il materiale compariranno i loghi degli sponsor.
I loghi degli sponsor verranno inoltre applicati sui kayak e sulle pagaie dei protagonisti
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