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Mancho

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Piccolo restauro
* il: Maggio 27, 2020, 07:04:58 pm *
Buonasera. Qualche giorno fa ho acquistato un kayak in vtr usato poco ma con alle spalle qualche annetto. Coperta e scafo hanno piccoli segni di utilizzo ma nessun graffio importante. Unico punto leggermente segnato è sulla giuntura tra scafo e coperta , nella giuntura nera / guarnizione che appunto separa coperta e scafo.Non si nota quasi ma sembra leggermente screpolata. Come posso intervenire per evitare che si aggravi e possa far infiltrare acqua? Si puó mettere una punta di silicone? O meglio puntare con un po’ di resina epossidica?

Lorenzo Molinari

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Re:Piccolo restauro
* Risposta #1 il: Maggio 27, 2020, 08:06:30 pm *
* Ultima modifica: Maggio 27, 2020, 08:14:25 pm da Lorenzo Molinari *
Ciao. Se la giunta nera fosse solo vernice, non c'è problema, puoi anche non fare nulla.
Se invece la giunta nera fosse una fettuccia di tessuto, allora potresti rinforzarla con un pezzetto di tessuto in diolene e resina vinilestere. Immagino che all'interno del kayak vi sia anche una saldatura tra i due gusci, realizzata con una fettuccia di tessuto, che è quella più importante e da cui non dovrebbe passare acqua.
Non usare silicone.

Mancho

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Re:Piccolo restauro
* Risposta #2 il: Maggio 27, 2020, 09:43:35 pm *
Appena ho modo di verificare bene la parte interna verifico. Al momento non ce l'ho qui vicino . A prima vista non sono in grado di capirne perfettamente il materiale

Mr.Tab

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Re:Piccolo restauro
* Risposta #3 il: Dicembre 19, 2020, 05:53:51 pm *
Salve, sono un nuovo iscritto e se non ho capito male posso scrivere qui il mio primo post.
Vi scrivo per riportarvi la mia esperienza con il mio kayak.
Tre anni fa ho riesumato un vecchio kayak buttato in deposito impolverato,fatiscente e inguardabile per potergli finalmente far assaggiare un po di acqua marina e potermi avvicinare a questo sport.
Caricato sull'auto ho fatto la mia prima uscita in mare ed è qui che dopo le prime pagaiate me ne sono innamorato.
Susseguirono altre 3 uscite in quell'estate  tutte verso la fine di agosto.
Arrivato l'inverno l'ho riposto nel solito angolo con l'idea di uscirlo molte piú volte l'anno dopo e cosí feci.
Nel corso dell'estate 2019 guardando video su youtube e parlando con un paio di ragazzi ho apportando un minimo di tecnica alla pagaiata e alla seduta, ad ogni uscita cercavo di ricordare i consigli datomi.
Famigliarizzando sempre piú mi iniziai a rendere conto delle molte imperfezioni che il kayak avesse le quali aggiustate forse avrebbero reso quel pezzo di plastica qualcosa di cui poter esserne fiero.
Al termine della scorsa estate avevo totalizzato le mie prime 10 uscite con il kayak per me un traguardo enorme.
Verso Gennaio iniziai a pensare come migliorare il mezzo ma con questo (purtroppo) lockdown avevo quasi perso le speranze di potere uscire con il kayak in estate, visto l'alto numero degli infetti e della pericolositá del virus, mezzo stuffato dopo aver fatto i miei calcoli per 2/3 settimane mi resi conto che non sarebbero servite per quell'estate le migliorie e lascio stare.
A maggio 2020 finalmente "ci aprono le gabbbie" e la ormai abbandonata idea pian piano prende piede sempre piú, Si forse qualche uscita quest'anno la facciamo.
Preso in contropiede dal nuovo dpcm a giugno esco per la prima volta con la solita tavola scheggiata, graffiata e scolorita
(Ripromettendomi di aggiustarla come sarebbe finita l'estate).
A metá agosto faccio la mia solita uscita inconsapevole che sarebbe stata l'ultima.
Il lavoro intenso mi porta sconsolato a metá settembre senza fare nessuna uscita.
A novembre 2020 riprendo i miei bei progetti convinto che l'estate 2021 avrò un kayak bello e in condizioni ottimali insomma qualcosa di cui poter esserne fiero.
Cosí vi riporto cosa ho fatto come lavorazioni
Dopo averla Lavata per bene in ogni parte la metto su due ripiani e armato di cartavetrata 100/200/800 scartavetro in ogni angolo il tutto in successione.
Con un mix di polvere di resina e gelcoat chiudo tutti i graffi e ammaccature che c'erano dalla chiglia alla seduta, riscartavetro con la 1000 per rifinire e finalmente ha un aspetto decoroso.
Ora sono arrivato al bivio della colorazione.
Qual è la procedura per poterlo fare?
Come fondo cosa uso?
Ci sono prodotti particolari da usare?
E infine come colorarlo?


Scusate la lunghezza del post ma forse a qualcuno può servire.
Buona serata e grazie in anticipo per le risposte ;D ;D

nociomn

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Re:Piccolo restauro
* Risposta #4 il: Dicembre 20, 2020, 10:05:56 pm *
Ciao. Ti riporto la mia esperienza. Ho comprato un Kittivec usato che aveva uno scasso profondo più di due cm. e lungo una decina di cm nella zona posteriore della chiglia. Inoltre erano presenti numerosi graffi profondi. Ho provveduto a stuccare lo scasso con stucco di vetroresina debitamente catalizzato e quando si è indurito l'ho carteggiato fino a ridare la forma originale alla chiglia. Poi per i graffi ho trovato un prodotto della ditta Ilpa adesivi che si chiama 4 in uno. Lo usi come uno stucco al quale aggiungi il catalizzatore /induritore e dato che contiene gelcoat, non ha bisogno di altro. Alla fine, dopo carteggiatura, ho verniciato a spruzzo con vernice poliuretanica che resiste bene ai graffi,seguita da lucidatura con pasta abrasiva e polish. Per la giunzione dei gusci ti consiglio di prendere vetroresina in fettuccia da applicare dopo aver spennellatola zona di applicazione con vetroresina liquida. La fettuccia va applicata e imbibita a sua volta subito dopo che l'hai appoggiata. Con la fettuccia io ho fatto un lavoro simile per fare protezione della chiglia (keel strip).

marittimo

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Re:Piccolo restauro
* Risposta #5 il: Dicembre 21, 2020, 06:41:49 am *

Con un mix di polvere di resina e gelcoat chiudo tutti i graffi e ammaccature che c'erano dalla chiglia alla seduta, riscartavetro con la 1000 per rifinire e finalmente ha un aspetto decoroso.
Ora sono arrivato al bivio della colorazione.
Qual è la procedura per poterlo fare?
Come fondo cosa uso?
Ci sono prodotti particolari da usare?
E infine come colorarlo?


Se dopo averlo levigato con la 1000 la superficie ti soddisfa, allora puoi dare subito la vernice senza il fondo.
Se invece sono rimaste ancora imperfezioni, graffietti, forellini, ecc. che ti danno fastidio e che vuoi eliminare allora ci vuole un fondo che chiuda e livelli tutto.
Io uso un fondo epossidico (bicomponente) da carrozzeria che normalmente costa meno della metà dello stesso fondo venduto per uso marino.
Poi carteggi bene con carta sempre più fine togliendone il più possibile fino ad ottenere una superficie praticamente a specchio.
Come vernice uso uno smalto sempre da carrozzeria poliuretanico (bicomponente). Anche questo costa la metà rispetto all’analogo prodotto venduto per uso marino e alla fine si equivale.
Di solito li compro presso un colorificio vicino casa, ma credo che potresti chiedere anche a qualche carrozziere. Potrebbe avere delle rimanenze sufficienti per una canoa.
Trattandosi di prodotti professionali, è necessaria però una certa manualità ed anche un buon compressore (almeno 50 lt) con una buona pistola da spruzzo. Anche una buona maschera possibilmente di quelle a carboni attivi con protezione almeno A1P3.

In questa discussione potresti trovare altri utili riferimenti

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