La vita è una serie disarmonica di cerchi ... passa un minuto, oppure anni, e poi il cerchio si chiude (la vita risponde)
Tornare in un luogo, dopo migliaia di chilometri, anche per trovarlo cambiato, è un cerchio che si chiude, è un altro cerchio che comincia ...
Leggere una riga, giovane di sette secoli, anche per trovarla intatta nella memoria e nel pensiero, è un altro cerchio che si chiude …
Mi viene facile accostare il Canoista all’Ulisse dantesco:
ma misi me per l’alto mare aperto
sol con un legno …
Il desiderio di conoscere, una passione che arde viva e vivo ti arde, un legno solo per vivere (di) questa passione
Un giorno, anni fa, mi è capitato di condividere un breve viaggio con un vecchio signore, italiano rientrato da poco dall’Australia, dove era vissuto per decenni e di cui portava quell’approccio alla vita del tutto easy ma niente affatto superficiale … strada facendo, mi raccontava di quella terra e delle sue meraviglie, e anche di come le cose possono (così come là) essere ben fatte restando semplici … ad un certo punto, rientrando dallo stato di bea-ebetudine in cui mi aveva condotto, ho esclamato “è un altro mondo!” al che lui, con un tono di voce pacato e una lieve ombra di rimprovero, mi ha risposto “no, è questo mondo”
E’ un altro cerchio che si chiude … Ettore Ivaldi scrive dall’(dell’)Australia “dove la birra scorre e gli uomini vomitano”, leggo e per un attimo sprofondo nella bea-ebe (che cavolo ci faccio in ufficio?), a fatica mi riprendo e subito mi viene incontro Ulisse, al quale non basta il mondo che gli è stato dato, deve e quindi vuole sapere tutto, e allora si mette in viaggio, nulla è meglio di un legno, per dare ali al folle volo
Quante volte, per giustificarci e autoassolverci, diciamo “è un altro mondo”? No, cari signori, ci risponde quel legno, è questo mondo, date ali al folle volo
Alessio
P.S. già che siamo in vena di rettifiche (è giusto che le citazioni siano precise), Dante scrisse “fatti non foste A viver come bruti”
Vabbè, allora perchè non metterci anche una bella "e" tra "virtute" e "canoscenza"?
In fondo Dante mise pure quella.