Caro Armando,
evidentemente si tratta del vecchio sistema divide et impera, chi ha necessità di appropriarsi dei fiumi prima mette disaccordo nelle file avversarie (canoisti contro pescatori) e poi opera indisturbato.
Certamente chi collabora a dividere le persone/organizzazioni che dovrebbero lavorare per gli stessi obbiettivi si comporta da utile idiota, ed in questo caso mi sa che le organizzazioni di pesca della val nerina ci fanno la figura dei gonzi.
Ribadisco che non sono un complottista, ma la sequenza delle azioni (e la vicinanza temporale) in Umbria sembra indicare un piano preciso. Occorrerebbe trovare un collegamento fra chi progetta le centrali e chi ha approvato i divieti.
E' una strategia che a mio avviso è già all'opera anche in Trentino e Alto adige, ma nessuno sembra preoccuparsi. Quando ci saranno le centrali e i fiumi prosciugati, sarà chiaro, ma anche un po' troppo tardi.
Ottima cosa la petizione ma occorre fare qualcosa di piu' e di diverso a mio avviso specialmente a livello nazionale e non locale, altrimenti si richia di dover combattere 100 battaglie diverse con la certezza di perderle tutte.
Ho un sacco di informazioni recuperate in giro che aprono scenari tristi e preoccupanti, se qualuno vuole collaborare ad organizzare una opposizione decisa a questo scempio è il benvenuto, mandate un messaggio in privato.
buone pagaiate
Davide