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Pionieri italiani del kayak fluviale
Marziano Masetti:
A Mariano
e agli altri fans...
E' un messaggio toccante ma, vivaddio, l'imprinting di Michele - come di altri grandi canoisti che sono chiamati a partecipare - è e sarà di fondamentale importanza per la storia passata ed il futuro della canoa italiana ! ! !
Forza e avanti tutta !
Marziano
Vittorio Pongolini:
Mi farebbe molto, molto piacere che qualcuno mi salutasse Michele. Non so quanti anni abbia adesso. Ho tanti ricordi sportivi di canoista adolescente legati a lui e prima o poi li racconterò. Se qualcuno me lo saluta caramente mi fa un grossissimo favore. Gli dica che ho 51 anni adesso e che mio padre Raffaello è ancora vivo ma molto compromesso dal Parkinson.
E sarebbe bellissimo averlo come ospite alla Rassegna del prossimo anno.
Non avete idea di quanto il canoismo italiano fluviale gli debba in termini di sperimentazione e di scoperta di nuovi limiti.
Dategli il mio numero di cellulare che è 3486506162. Se vorrà, mi chiamerà.
Grazie!
V.P.
Gengis:
Ciao Mariano,
giustamente Michele Romano è da collocare tra i Pionieri del Kayak Fluviale e meriterebbe sicuramente
anche un riconoscimento da parte delle Istituzioni.
Che sia stato per molti un Maestro anche questo è un dato indiscusso, ma non solo Fluviale ,
molti anni fa progettò un K.Mer con pozzetto oceanico che vinse anche un premio alla fiera di Genova, io ho avuto la fortuna di averne uno che non ho potuto usare perché non ci entravo ,lo poi barattato con il 516 che uso abitualmente in mare , lago ed anche su fiumi fino alla 2 classe.
Quando fu visto da alcuni valenti Kayakers Marini tutti lo trovarono molto valido e con una grande linea ed
inseribile nella categoria di kayak da Inuit roll o di Spirito/Filosofia Inuit .
Sono stato a trovarlo con Gianni nella sua casa di Policastro ed insieme siamo poi andati a trovare
Alfredo Scapolo ( il Frate ) ultraottantenne di Padova , ma che passa le estati
in una struttura abitativa pittoresca, posta però a cento metri dal mare vicinissima alla foce del Bussento
che ho risalito fino al ponte incontrando dei giovani canoisti del Club su K scuola da acqua piatta , assistiti dal Presidente Coliandro con cui abbiamo dialogato a lungo .
Caro Mariano mi confermi quello che io da sempre sostengo con i vertici della Federazione Agonistica , l'importanza dei canoisti Amatori come SEMINATORI di nuovi Canoisti , dai quali poi per selezione escono
i Campioni come te.
A me Michele fa l'effetto contrario, mi fa allargare il cuore e allungare lo sguardo al futuro sperando di avere io pure una longevità kayakista come lui che a circa 12/14 anni in più perché se ben ricordo è del 1932/34 , e sta fremendo
per poter al più presto sedersi in kayak e ricominciare a pagaiare in quel mare che ama tanto cosa che gli auguro
di fare presto, molto presto.
Quando lo incontri salutamelo e digli che è sempre nel cuore e nella mente di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ,
di scendere in Wild Wasser assieme imparando tanto.
Gengis
Ciao Gengis, ciao a tutti, quando si parla di Michele mi si stringe il cuore,
l'ho visto pochi giorni fa a Policastrop prima di partire per la tasmania per la
coppa del mondo, quando ho iniziato a pagaiare a Policastro io e tutti i miei
coetani vedevamo Michele come il grande maestro per me lo e' tutt'ora, ha ancora
la canoa nel sangue, mi chiede sempre delle gare e dell'evoluzione. Spesso lo
incontro sul porto a fare delle lunghe passeggiate con i suoi adorati cani e li
si ferma a guardarmi per lunghi minuti il mio modo di pagaiare, si legge nei
suoi occhi che ha fame di kayak, un grande uomo umile e sempre disponibile con
l'intera umanita' ed e' bello sapere che in molti lo pensano e lo ricordano come
grande pioniere della canoa italiana, non e' da tutti fare quello che ha fatto
lui.
Mariano bifano
bifok1[at]hotmail.it
[/quote]
daniele cozzini:
Anch'io ho iniziato con la canoa che vedevo costruire da Gengis sulle sponde del Po, in vetroresina su stampo CCM. Senza Gengis forse non avrei inziato questo magnifico sport e per questo devo solo ringraziarlo, senza dubbio ho ricordi bellissimi delle discese effettuate coi nonni, Maratona del taro, il Brembo in piena (fiume caro a Gengis), ecc. ecc, ma preferisco pensare ai fiumi che andrò a discendere il prossimo week-end. Non credo di aver dimenticato l'eskimo ma senza dubbio a ven'anni scendevo con più grinta e forse con miglior tecnica. Approfitto quindi per ringraziare tutti quelli con cui ho disceso fiumi, Michele che ricordo con affetto, Pongolini padre ( e poi figlio), ecc. ecc. anche se un ringraziamento particolare va a Gengis per la sua grande disponibilità dimostrata. Ora spero che mio figlio scopra il bello di questo sport e un domani sia lui a portare a spasso il vecchietto che avrà abbondantemente superato, ma per ora sono ancora io a farlo! E come dice qualcuno fino a che riuscirò a discendere il Ceno alto (ora tratto in pericolo!!!) posso considerarmi contento.
Un saluto a tutti per i quali ci sarà sempre un posto nei miei ricordi ed un augurio di vederli ancora in acqua (con o senza eskimo poco importa) e chissà magari un giro in Po con Gengis lo faremo ancora, perchè no?
Daniele (detto il dottore)
Vittorio Pongolini:
Yuppiii, ho appena parlato al telefono con Michele Romano (grazie del n° di cell., Gengis)! E' sempre uguale, é sempre lui. Ha 78 anni e mi ha dato l'indirizzo. Freme per andare in canoa - il suo lamento m'è subito giunto al cellulare - ma non può ora, appunto, per i postumi dell'intervento. Mi ha invitato a Policastro Bussentino....e come faccio ad andarci che non posso nemmeno guidare, con la mia tibia spezzata? Ma prima o poi ci vado, promesso! Però gli ho assicurato di stampargli tutte queste mail del Forum e di spedirgliele. Lui non ha PC e men che meno posta elettronica. Gli faranno un gran piacere. Anzi, aspetto qualche giorno affinchè l'argomento si esaurisca. Se avete dei messaggi, dei saluti, qualsiasi cosa per lui, (solo su carta però, le strenne natalizie non gliele spedisco...) chiunque sia, fatelo adesso che almeno gli arriva. Le risposte rimangono aperte fino a domenica. Lunedì parte la busta.
Saluti. V.P.
NB domanda a Flavio: si stampano bene i messaggi del forum?
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