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Pionieri italiani del kayak fluviale
Marziano Masetti:
Ma dei "vecchi" canoisti italiani, precursori del moderno kayak fluviale, delle loro esperienze pioneristiche, non se ne parla più ? Che fine ha fatto Romano Michele, mitica colonna - con Granacci & Co. - del CCM ? qualcuno potrebbe rintracciarlo ???
Un saluto a tutti.
Marzio
Gengis:
Ciao Marzio,
scusa ma la mia arterio non riesce ad inquadrarti ,
ho visto Michele Romano a casa sua che è posizionata in angolo di rara bellezza con vista sul golfo di Sapri,
Michele sta bene anche se i postumi di una operazione eseguita questa primavera a Torino non gli permette ancora di andare in kayak e questo per lui è un grosso cruccio, prima dell'intervento andava abitualmente in kayak sia in fiume
( Bussento-Lao ecc.ecc. ) che in mare facendo evoluzioni con la Squirt costruita dal'indimenticato Francesconi
di cui era grande Amico.
Con Granacci , Visconti , Garattoni , Pongolini ( Padre ) Romano e tanti ALTRI sono legati i miei primi approcci al kayak
incominciati 40 primavere fa , 40 estati , 40 autunni e quando sarà di nuovo primavera anche 40 inverni
Ho il numero di telefono ma non posso metterlo in rete.
Gengis
--- Citazione ---Ma dei "vecchi" canoisti italiani, precursori del moderno kayak fluviale, delle loro esperienze pioneristiche, non se ne parla più ? Che fine ha fatto Romano Michele, mitica colonna - con Granacci & Co. - del CCM ? qualcuno potrebbe rintracciarlo ???
Un saluto a tutti.
Marzio
--- Termina citazione ---
Vittorio Pongolini:
Hey Gengis, io c'ero già nel gruppo. Ero ancora un bimbo, e, solo, accompagnavo mio padre quarantenne sui fiumi. E mi ricordo bene sia di te ragazzotto di belle speranze canoistiche che di Michele. Anzi di Michele Romano mi ricordo tutto il suo folcklore e le sue "mattane". Era uno dei pochissimi che osava passaggi (non rapide, passaggi) di quinto grado con canoe in sola VTR. Le rompeva quasi sempre, ma, potendo, le riparava, se no, se le ricostruiva. Era considerato un pazzo da legare per quei tempi (fine anni '60). Le rapide vere e proprie cominciò a tentarle nei primi anni '70, e la Balmuccia in primis. I canoisti normali e noi ragazzini (me compreso, e si parla del '71-'72, 13-14 anni), lo aspettavamo in fondo. Di un paio di volte che gliel'ho vista tentare mi ricordo sempre tremendi bagni. Ma allora la Balmuccia primaverile era sempre stracolma. Era però più morbida, non più difficile, semplicemente sempre molto più piena e perciò più morbida. Lui rotolava a bagno sulle rapide col suo salvagente stile anni '60-'70 e in calzoncini corti. Però il mito di Michele era inarrivabile.
C'è una foto di Michele Romano che tenta un passaggio-sbarramento sul Taro sul sito del Canoa Club Milano alla pagina della storia del CCM - http://www.canoaclubmilano.it/index.php/pages/lastoria - . Mi ricordo che, anche in quell'occasione, bucò la canoa...
Saluti a tutti
Marziano Masetti:
:) Cari canoisti tutti,
qualcuno è "riemerso" ma gli altri ? ... mi verrebbe da pensare che han dimenticato l'eskimo !
Cordialmente vostro,
Marziano
Flavio di CKI:
Inoltro il messaggio inviato rispondendo per errore al digest vecchio Newsgroup CKI.
Da: Mariano Bifano bifok1(at)hotmail.it
Data: Lun 16 Nov 2009 8:50 pm
Oggetto: RE: [C.K.Italia+] Digest delle ultime 24 ore (riepilogo messaggi) bifok1
Ciao Gengis, ciao a tutti, quando si parla di Michele mi si stringe il cuore,
l'ho visto pochi giorni fa a Policastrop prima di partire per la tasmania per la
coppa del mondo, quando ho iniziato a pagaiare a Policastro io e tutti i miei
coetani vedevamo Michele come il grande maestro per me lo e' tutt'ora, ha ancora
la canoa nel sangue, mi chiede sempre delle gare e dell'evoluzione. Spesso lo
incontro sul porto a fare delle lunghe passeggiate con i suoi adorati cani e li
si ferma a guardarmi per lunghi minuti il mio modo di pagaiare, si legge nei
suoi occhi che ha fame di kayak, un grande uomo umile e sempre disponibile con
l'intera umanita' ed e' bello sapere che in molti lo pensano e lo ricordano come
grande pioniere della canoa italiana, non e' da tutti fare quello che ha fatto
lui.
Mariano bifano
bifok1[at]hotmail.it
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