Abbiamo fatto il Vobbia, io e Leo, due anni fa a gennaio, con oltre un metro di neve sulla riva e neve anche sulla strada.
Si prende la Milano-Genova (A7), si esce a Isola del Cantone e si seguono le indicazioni per Vobbia. La strada a un certo punto inizia a costeggiare il torrente, che e` liscio e piatto; si trova un laghetto artificiale: proseguire sempre sulla stessa strada. Ad un certo punto, non ricordo quanti km, si arriva ad un forte militare (o castello) costruito in una spaccatura della montagna, fra due pinnacoli: gia` quello e` un bello spettacolo da vedere. Li` si vede una diga, e li` siamo sbarcati perche`:
- la paratia, larga un paio di metri, era tutta aperta perche`rotta, il lago non c'era e il torrente passava attraverso con pressione; una grossa lamiera della paratia oscillava spinta dall'acqua, troppo facile andarci contro e farsi male;
- dopo la paratia c'era un buchetto con acqua in salita, e non si poteva mettere la corda per via delle pareti verticali di cemento della diga;
Dopo la diga c'era un tratto breve interessante (un caos di massi lungo 400-500 m) che non abbiamo fatto perche` trasbordare la diga con quella neve era una faticaccia e non ce la siamo sentita: anche solo per uscire dal fiume nel punto piu` comodo, prima della diga, abbiamo dovuto tirarci su le canoe con la corda.
L'imbarco l'abbiamo fatto al paese (Vobbia o Vobbietta, non ricordo), 2-3 km piu` su, ad un ponticello.
Ci si imbarca in un tratto largo, poi il torrente entra in gola, si stringe e prende pendenza pur rimanendo facile: e` un secondo grado veloce tipo Borbera ma piu` stretto e ripido.
Il tratto dopo la diga per i primi 400-500 m e` manovriero (3-4, con un passaggio chiuso che dall'alto sembrava impraticabile), poi diventa piatto WW I.
Saluti.
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