Gentile sig. Paperini,
mi rivolgo a lei in quanto dice di essere il responsabile del progetto,
anche se il Gruppo Canoe Terni si è presentato come referente per il campo.
Mi dispiace che come al solito si debba gettare discredito sulle persone,
non capisco perché le venga voglia di dire volgarità riguardo alle "cose non vere" da me scritte,
il mio è stato un intervento pacato e mirato ad approfondire un argomento che mi interessa,
non è mio costume parlare di cose che non conosco ed infatti ho illustrato
semplicemente la situazione allo stato attuale, semplicemente la realtà delle cose
che tanti canoisti come me vediamo quasi settimanalmente con i nostri occhi.
E che è un dato di fatto incontestabile. Nè supposizioni, né inventiva.
La mia unica opinione, ed ho precisato da profano, era sull'inadeguatezza
dei massi che sono stati posizionati; opinione peraltro condivisa
da tutti quelli con cui ho avuto modo di commentare la vicenda,
tra i quali canoisti di lunga esperienza.
Quindi, poiché ho sentito in merito tante chiacchiere, ma appunto chiacchiere,
ho chiesto se qualcuno sapesse qualcosa, ancor meglio se una fonte ufficiale.
Ho fatto delle domande per saperne di più, non credo che sia uno spreco di tempo
per questo forum, penso che sia un argomento che interessi parecchie persone,
come cittadini e come canoisti. Se lei non ha voglia di dilungarsi
potremo incontrarci a Papigno una volta o l'altra, io ci vado abbastanza spesso
ma molti non hanno questa possibilità e magari vorrebbero sapere.
Frequento il tratto in questione da qualche tempo e nell'ultimo anno
con una certa assiduità il campo slalom; sarà sempre stato un caso
ma non ci ho mai incontrato slalomisti, forse hanno giorni ed orari diversi dai miei.
Non vedo da molto tempo i ragazzi di Terni né vi ho mai visto altre squadre in allenamento.
Sarà sempre un caso ma non vi ho mai visto neppure i ragazzi di Subiaco,
l'unica società, mi sembra, che nell'Italia centrale, negli ultimi anni,
sta crescendo e realizzando qualcosa di concreto nello slalom;
li ho visti in giro per l'Italia e l'Europa ad allenarsi, mai a Papigno.
Un motivo ci sarà.
Eppure potrebbe essere un campo slalom con i fiocchi, da fare invidia a tanti impianti rinomati,
in Italia e all'estero.
Secondo me, anche se per caso lo diventasse, qualora non sia fruibile liberamente
da atleti ed appassionati sarebbe come una cattedrale nel deserto.
E' chiaro che se devo portare dei ragazzi ad allenarsi con frequenza e costanza,
se devo programmare qualcosa ho bisogno di avere notizie sul rilascio, anche in linea di massima.
Se è vero che il gestore è disponibilissimo a comunicare l'orario e l'entità
dei rilasci, perché non li pubblica in rete?
Tutta questa disponibilità io comunque non l'ho mai riscontrata,
si deve telefonare la sera precedente dopo le 22.30 e sperare di incappare
in un interlocutore cortese che ti faccia il favore di fornire le (due) informazioni richieste.
Mi hanno detto inoltre che il rilascio dipende da una serie di fattori climatici,
tecnologici ed anche politici che ne rendono la programmazione a medio termine impossibile
ma se il progetto è stato realizzato in collaborazione con i tecnici della centrale,
immagino che sia stato ideato con certi criteri, immagino anche strutturato sulla base
di un rilascio "medio", soprattutto per stimare la dimensione e la posizione dei massi da sistemare.
Per questo chiedevo che ruolo avesse la federazione, se ci fosse un accordo di massima
con il gestore della centrale per un rilascio finalizzato agli allenamenti.
Altrimenti il suo utilizzo è alquanto complicato, specie per chi deve fare
un po' di chilometri per raggiungere Papigno e può sapere solo la notte prima
se il giorno seguente può scendere in canoa.
Ho posto semplicemente delle domande, anche Sara e Patrik lo hanno fatto.
Qualche risposta l'ha data il sig. Pitotti, molte attendono ancora.
Grazie per l'attenzione
Francesco Elia