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CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOA SLALOM - La Seu d'Urgell 9/13 settembre 2009
Ettore Ivaldi:
Un campionato del mondo di slalom non è un campionato del mondo di slalom se non è commentato dalla voce di Kent Ford e Sims Lamar: “Good morning everybody welcome to the XXXII Slalom World Championships” e poi via alla lunga giornata di qualifica per C2 e donne. Nessuna grande sorpresa, tutto nella normalità, tutto in un protocollo già visto, tutto come chi è del settore aveva previsto e, per non lasciare dubbi, anche scritto.
Il tracciato presenta 14 porte con un palo solo sulle 21 in totale. Un percorso relativamente facile, lineare, che esalta la scorrevolezza della canoa. Risalite classiche, fin dalla prima combinazione, cambi di ritmo per riprendere fluidità dopo la porta otto e nove che immette al salto del ponte nel modo più tradizionale possibile. Anche qui la combinazione è veloce tra una discesa e una risalita prima dell’ultima a ski che porta sul traguardo. La sostanziale novità è il punto di partenza e, cioè, non più dalla casetta dei cronometristi, ma giusto prima dello scivolo iniziale. Così facendo anche lo scatto iniziale non può più influenzare il rendimento della gara stessa. I tracciatori – Schimidt e Reevs – hanno sfruttato molto bene le linee d’acqua che, su questo canale, non lasciano però via di scampo in caso di errore.
Le gare hanno entusiasmato comunque il pubblico presente – numeroso per essere un giorno lavorativo e per il costo di entrata di 10 euro – e anche i tifosi italiani hanno fatto la loro parte, in modo particolare mamme e papà che seguono da vicino le gesta dei loro pargoli… è proprio vero la mamma è sempre la mamma! Bella prova di tenuta della spagnola Maialen Chourraut che ha dominato la prima manche con un eccellente 96,33. Poco più che un metro e 50, un corpo minuto quanto compatto e tanto cervello. Lei ha “remato” come sa fare e cioè prendendo spazio nelle risalite, lasciando alla canoa il resto del lavoro. Alle spalle una ritrovata ceka Marie Rihoskova che sembra aver raggiunto stabilità ed equilibri forse grazie ad una maturità arrivata con gli anni. Tra le grandi non ha deluso Jana Dukatova terza a 0,39. Hilgertova ha faticato, forse, più del dovuto per qualificarsi. Una esclusione d’eccezione per Alexandra Perova, che dopo l’operazione alla spalla post-olimpiadi, non ha trovato le giuste linee per assemblare manche utili per passare il turno. A bottino pieno Francia, Repubblica Ceka e Germania con tre atleti in semifinale, con due Slovacchia, Austria, Great Britain e Australia. Con una Spagna, Slovenia e Russia.
Passeggiata per Hochschorner-Hochschorner nella gara in cui Benetti-Masoero hanno fatto vedere belle cose, ma, soprattutto, hanno ritrovato morale e fiducia che sembrava essere rimasta a casa. Germania, Great Britain, Francia e Slovacchia non hanno avuto problemi per far passare il turno a tutti e tre gli equipaggi al via. 2 per Cina e Repubblica Ceka, mentre per Polonia, Russia, Slovenia e Italia 1.
Sul percorso anche le alte sfere del Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato che ha in gara ben cinque atleti sui nove della compagine azzurra e un tecnico nazionale.
Domani 11 settembre – festa della Catalunya – saranno in gara K1 uomini, C1 e C1 donne si inizia alle 8,35 e si chiude alle 17,00.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi – Campionati del Mondo di Canoa Slalom
Skillo:
Posso aggiungere un paio di cosette dal mio punto di vista di osservatore via web?
Intanto devo dire che il servizio video in diretta offerto dalla siwidata mostra qualche grosso limite sia come risoluzione che come continuità del video, infatti proprio stamattina mi è spiaciuto un po' quando si è bloccato per svariati minuti a metà gara dei c1.
Poi mi è spiaciuto molto di più quando a 46"di gara del mitico Robin Bell l'immagine si è definitivamente cristallizzata facendomi perdere la gara degli utlimi c1, tra i quali Martikan.
Pazienza, almeno ho visto il giovane Colazingari destreggiarsi a buon livello tra le porte, Hocevar qualificarsi a non so quanti anni di distanza dalla sua prima partecipazione ai mondiali (Tacen '91? Ettore lo sa di scuro) e dopo aver chiuso una bella parentesi in c2. Poi ho ammirato la firma di Yezek alla risalita n15; un debordè in torsione come solo lui riesce a fare ma che non gli è bastato perla qualifica, e il fortissimo Slafkovsky il cui stile mi incanta ogni volta.
Devo poi sottolineare i risultati dei c2 di Lefevre-Gargaud Chanut e di Florence-Hounslow che sono entrati facilmente nei primi 7 classificati, tanto facilmente che i due francesi hanno addirittura scelto di non prendere il via in seconda manche ...
Certamente i componenti sono comunque k1 e c1 di ottimo livello, tanto che i due c1 degli equipaggi, Florence e Gargoud, sono già belli e qualificati per la semifinale, ma mi colpisce la facilità con cui equipaggi "mai visti" entrano in semifinale, qui come nelle altre gare di quest'anno cui hanno prtecipato.
Tra poco vedremo i k1 e spero che i nostri tre alfieri passino le qualifiche senza difficoltà anche semi rendo conto che 20 posti su una valanga di k1 sono pochini.
20 posti per i quali lotteranno anche Lefevre e Hounslow, i due ciduisti. Facile prevedere pochi problemi per il fenomenale francese, un po' più dificile fare altrettanto per l'inglese.
Vedremo ...
Intanto: FORZA AZZURRI!!!!
Ettore Ivaldi:
Simon Hocevar esordì ad un campionato del mondo senior nel 1993 dopo una brillante carriera tra gli junior dove conquistò un argento a squadre e un quarto posto individuale nel 1990. Anno in cui partecipò anche alla coppa europa. La squadra C1 per la Yugoslavia a Tacen era composta da Herceg Danko, Joze Vidmar, Borus Javornik e Nenad Martinis. Hocevar verrà ricordato anche come l’atleta junior che nel 1992 rifilò qualche centesimo di secondo ad un esordiente Vladi Panato nel campionato del mondo di categoria: Simon primo e Vladi secondo.
In C2 Simon gareggiò con Alijaz Kucovec nel 2006 e 2007 finendo 12esimi agli europei di Liptovsky. L’idillio fra i due si ruppe giusto prima dei campionati del Mondo in Brasile. Il giovane suo compagno non riuscì a tenere i ritmi e le esigenze di un Hocevar che certamente ha dalla sua una grande motivazione e tanta voglia di fare sempre bene. Ha fondato un club con il suo nome e la canoa è la sua vita!
Il servizio video non è della Siwidata, impeccabile come sempre nell’elaborazione dati e statistiche, ma dell’organizzazione che ha investito molto in questa tecnologia. 9 telecamere sul percorso che funzionano grazie ad un microcip posto sul dorsale degli atleti. Siamo ai primi esperimenti, tant’è che neppure le squadre nazionali si servono di questo interessante servizio che presenta ancora delle imperfezioni.
E ovviamente… Occhio all’onda! Ettore Ivaldi – La Seu d’Urgell 11 settembre 2009 – Campionati del Mondo di Canoa Slalom
Skillo:
Hai ragione, Simon Hocevar esordì ai mondiali di Tacen ma vinse anche i mondiali sl junior in Norvegia nel 92, ma io lo conobbi prima, credo a Merano dello stesso anno o l'anno prima.
Mi colpì la sua giovinezza e l'asse del suo c1 che era posto esattamente a metà pozzetto come se l'avesse posizionato usando per riferimento un segnale di "senso vietato".
Ettore Ivaldi:
Scusa Skillo non vorrei contraddirti: Simon esordì al mondiale nel '93 in Val di Sole, dove tu partecipasti in C2, non a Tacen nel '91 quando invece tu eri in C1 - Mi sembrava di essere stato chiaro nel pezzo precedente!
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