La struttura politica delle federazioni nazionali è democratica così come lo è l'organo di stato, quindi le lagne che sento sui campi di gare, non devono restare tali se non si vuole rimanere di nuovo vittima delle ingiustizie di cui ci si lamenta.
Gli atleti che ritengono essere stati penalizzati da qualechesia manovra tecnica o decisione devono parlare con il rappresentante degli atleti (attualmente Gnocchi Adriana).
Naturalmente alla base deve esserci la scelta politica, ovvero gli atleti di ogni società devono votare affinchè la propria società voti in consiglio il rappresentante da loro indicato.
Finchè anche la scelta del rappresentante degli atleti è una scelta politica, determinata dalla volontà dei dirigenti delle singole società o della stessa federazione, non ci dobbiamo lamentare se poi le decisioni politiche non ci vanno a genio.
Ritengo che gli atleti debbano sfruttare questo piccolo potere che hanno per far valere i propri diritti e mi propongo di affrontare questo argomento per vedere cosa si può fare ... ora.
Aggiungo che fino ad ora non ho visto nessun rappresentante degli atleti (almeno dell'olimpica) perorare una causa di un atleta o informare gli stessi del proprio ruolo, ma ho visto solamente politici preoccupati a sostenere i disegni della "governace".
grazie.
iduino santoni.
