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DAL FONDO AL RIDICOLO
nicola barbasetti:
Ciao Ettore. Ma secondo te, un k1 junior che quest'anno potrebbe/vorrebbe giocarsi la convocazione al mondiale (penso che tuo figlio Raffy, nel c1, abbia gli stessi dubbi) per quest'anno fa meglio a non sbattersi tanto perchè le percentuali sono inarrivabili o può sperare nella famosa convocazione a discrezione del sig.tecnico? Io vengo dalla velocità quindi ne capisco poco, però quando il suddetto k1 junior mi ha detto "per andare ai mondiali devo stare entro l'8% dal tempo di molmenti" ho sudato freddo. Cioè, parlando da ignorante in materia, se il migliore k1 senior (che ,spero per lui e per il movimento canoistico italico, sarà anche il migliore al mondo) dovesse vincere le selezioni del 21 aprile con una manche da 90 secondi, il k1 junior in questione dovrà totalizzare non più di 97 secondi????? Ma hanno bevuto prima di scrivere i criteri di selezione o hanno deciso a priori che quest'anno ai mondiali junior in america dall'italia non ci va nessuno? mi sembra che tiri una bruttisssima aria
Ettore Ivaldi:
Ciao Nicola, capisco perfettamente la tua preoccupazione, ma sinceramente non è la mia sia come padre e sia come allenatore. Il fatto di porsi come obiettivo la partecipazione ai mondiali può essere accettato, ma non deve diventare, anche per uno junior, l’unico stimolo per allenarsi e per crescere come atleta e come uomo. Con i miei giovani atleti e con i miei figli non ho mai posto la condizione che ci si allena per andare a fare i campionati del mondo o europei. Se poi ci si va bene altrimenti non crolla certo il mondo e neppure la nostra motivazione.
Parto da un altro principio che è quello che cerco di offrire ai miei atleti e ai miei ragazzi la condizione di fare al meglio lo sport che hanno scelto senza il dovere di dimostrare nulla. Il mio lavoro si concentra sul fatto di mettere il giovane o l’atleta nella condizione di ricercare interiormente il proprio equilibrio nel piacere di scoprire i propri limiti in quella direzione. Una ricerca del tutto personale per una cosa che ama e che può offrirgli molte opportunità al di là di una partecipazione o meno ad una prova iridata.
Mi chiedi se quest’anno uno junior fa bene a “sbattersi”? Io ti rispondo di sì, perché deve crescere indipendentemente da tutto e da tutti. Uno junior o un ragazzo non dovrebbe neppure sapere quanto dovrebbe fare in percentuale per essere convocato in nazionale. Deve allenarsi perché ha un suo preciso scopo. Il risultato è solo una conseguenza di un grandissimo lavoro, non ci sono scorciatoie o commissari compiacenti nella mia etica professionale e nella mia idea di costruire un risultato.
Poi concordo con Te, e i miei interventi lo testimoniano da tempo, che la federazione non deve prendere in giro i nostri ragazzi mettendo selezioni assurde e percentuali e date che però testimoniano solo la completa ignoranza di chi le propone e di chi le vota. Già è successo che nel settore senior non hanno portato ad un campionato europeo Benetti/Masoero per percentuali completamente sballate. Figurati se non può succedere tra i ragazzini. Ma non ti preoccupare si tornerà a votare e tutti riconfermeranno tutti con grandi pacche sulle spalle e sorrisoni e dei nostri junior non si ricorderà nessuno.
Noi però pagaiaremo sulle onde più alte seguendo lo spirito dell’acqua che corre, fino a quando il buon Dio vorrà!
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
Gianfranco Guglielmi:
Complimenti Ettore , è sempre un piacere sapere che ci sono Allenatori che la pensano allo stesso modo.Condivido pienamente il concetto della ricerca degli obiettivi che non devono diventare ossessivi. Ci si allena al massimo delle possibilità e se il risultato arriva bene altrimenti pazienza. Importante è avere la coscienza di aver fatto tutto il possibile consentito senza ovviamente ricorrere ad aiuti esterni come purtroppo accade con certi "presunti" allenatori.
gianfranco guglielmi
Ettore Ivaldi:
--- Citazione da: Ettore Ivaldi - Dicembre 11, 2011, 05:49:34 pm ---Volevo scusarmi ufficialmente per aver sottolineato il fatto che il Vice-Presidente del settore fluviale non era presente all'ultimo consiglio federale, per ragioni più che giustificabili.
Volevo anche sottolineare che da quest'anno sarà considerata valida anche la prova continentale dei campionati Oceanici al fine della classifica di Coppa del Mondo.
Chiedo venia e ringrazio chi mi ha sottolineato questi due note di cui riferivo erroneamente. Credo che sia doveroso ammettere onestamente i propri errori, ma soprattutto tutto ciò evidenzia un aspetto collaborativo, solo parlandone si evidenziano le varie situazioni per crescere assieme.
Occhio all'onda! Ettore Ivaldi
--- Termina citazione ---
Devono avermi ascoltato perché alla fine la prova degli Australian Open è stata cancellata come prova di Coppa del Mondo. Certo non mi sento un mantiké ma non aveva ragione di essere come avevo anticipato. La mia affermazione arrivava solo per una logica legata al fatto che la decisione di assegnare una prova di coppa del mondo in Australia non aveva mai avuto riscontro in nessuna riunione o informazione ufficiale.
Occhio all'onda! Ettore Ivaldi
nicola barbasetti:
Sìsì parole splendide ma è difficile che un ragazzo di 17 anni vada a correre o far pesi la mattina alle 6.30 prima di andare a scuola (solo per dire uno dei 1000 sacrifici che un atleta fa ogni giorno) per crescere come uomo e come atleta raggiungendo e spostando i limiti ecc ecc, è più facile che lo faccia se ha obiettivo davanti... no? siamo umani e a 18 anni forse lo siamo ancora di più
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