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DAL FONDO AL RIDICOLO
Ettore Ivaldi:
« Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze »
(Norberto Bobbio, in Politica e cultura, 1955)
I campionati del mondo Junior e U23 saranno negli Stati Uniti a Wausau (Wisconsin) dall’11 al 15 luglio 2012 e i campionati europei per queste categorie a Solkan (Slovenia) dal 6 al 9 settembre.
Facciamo subito una considerazione tecnica relativamente ai due percorsi. Si tratta di due tracciati semi-naturali che mantengono le caratteristiche comunque del fiume. Non sono canali. Wausau iniziò ad ospitare gare internazionali nel 1985. Tre anni dopo si organizzò una gara di Coppa del Mondo che allora si chiamava “World Cup Series”. Un’idea che era nata a Bill Endicott supportata da Richard Fox che in quegli anni era sicuramente il leader indiscusso del kayak uomini. Nel 1991 Wausau ospitò la finale di Coppa che si portò a casa per l’appunto Riccardo Volpe per la terza ed ultima volta. Nel 1994 si disputarono i campionati del mondo Junior. A quell’edizione parteciparono per l’Italia solo 3 k1 uomini e cioè Luca Moro che chiuse in 42eisma posizione, Luca Negrello 47esimo e Pietro Pozza che però non gareggiò visto che poco prima si lussò la spalla, ma venne portato negli States per premio. Fu l’edizione in cui si misero in mostra i C1. Vinse Michal Martikan, ma erano presenti anche i grandi campioni del futuro e cioè Tony Estanguet che fece registrare il miglior tempo 178,49 contro il 178,69 di Martikan, ma entrambi con 15 penalità. Lo slovacco però riuscì a fare una seconda manche pulita con 179,36 e vinse agevolmente sul polacco Mariusz Wieczorek e sullo sloveno Dejan Stevanovic. Al via anche Tomas Indruch - quinto, Jura Mincik - nono, Stanislav Jezek - decimo e Pavel Janda - settimo. Tutti atleti che successivamente divennero grandi protagonisti nella categoria assoluta e alcuni di loro lo sono ancora.
Come sempre mi perdo nella storia, ma mi affascina troppo per non parlarne. Solo così facendo non perdiamo il senso del lavoro che tutti noi stiamo portando avanti, ma torniamo a noi.
Dicevo che in relazione alle caratteristiche dei percorsi e alle date delle stesse prove giunge voce che le selezioni per partecipare a questi eventi saranno in Aprile a Tacen e a Solkan. Se sul secondo non ci sono contraddizioni, mi sembra assurdo proporre il primo come prova di selezione per Junior, ma soprattutto mi sembra assurdo fare delle selezioni a 3 e a 5 mesi dai rispettivi eventi. Si consideri poi che si parla di atleti impegnati nella scuola. Tralasciando ciò allora consideriamo il fatto che per preparare bene le selezioni - aprile - bisognerebbe avere molte ore in acqua mossa cosa impossibile da fare per questa data. Meglio sarebbe posticipare le selezioni lasciando la possibilità alle Società di preparare bene l’evento.
Altro fatto importante. Sembra che il tecnico responsabile degli Junior si sia dimesso. Il suo nome non è infatti stato inserito nelle ultime due convocazioni per i raduni di questa categoria mentre sull’ultimo stage che ci sarà in dicembre, appare anche il nome del referente tecnico per tutte le attività slalom e discesa... alla faccia della comunicazione sulla quale si doveva basare la linea politica del Presidente! Una new-entry sul campo di allenamento? Sarebbe bello conoscere le sue idee in merito e soprattutto capire quali junior ha mai seguito nella sua carriera di tecnico in maniera costante e duratura e qual è stata l’ultima gara internazionale di queste categorie in cui ha presenziato. Poi mi chiedo ma nelle buone intenzioni di questo staff tecnico e del suo referente politico non si doveva coinvolgere i tecnici di società? Che fine hanno fatto? Ma questi sono i misteri della canoa italiana che sembra ora in mano solo al Presidente e al Commissario Tecnico tutto il resto poco conta, anche il futuro dei giovanissimi che purtroppo non c’è!
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
Ettore Ivaldi:
Ciò che mi spaventa di più nella vita è l’assoluta calma e rassegnazione che regna in certi ambienti. Alcuni giorni fa ho avuto uno scambio di e-mail - epistolare direbbe il Foscolo con il suo Jacopo Ortis - con una persona che ritengo particolarmente impegnata nello sport e che, nonostante mille difficoltà, promuove alla grande la canoa in tutte le sue forme. Combattivo anche per risolvere spiacevoli situazioni, ma che sembra rassegnato alla condizione attuale della canoa italiana nonostante ammetta “che la realtà è talmente evidente!!!!!!!!”. La cosa di per sé è normale, ciò che sconvolge è capire che nulla funziona come dovrebbe e non reagire scaricando le responsabilità solo sui “cani grossi” i rottweiler come li definisce lui, mentre i chihuahua non possono nulla contro questa forza della natura. Questo è il vero dramma della vita: accettare tutto quello che ci viene proposto dall’alto anche se questo è solo fumo e tante belle parole sintetizzate quasi puntualmente ogni due mesi in scritti che sembrano fotocopiati dal libro Cuore: vogliamoci bene, voi siete la vera forza, la condivisione con la squadra si allarga sempre di più e avanti di questo passo, anche se poi è tutto in mano ad una sola persona.
Altra fatalità è quella che ora tutto l’apparato parla di centralità delle Società e piovono piccoli contributi... ci avviciniamo ai rinnovi e si inizia a fare politica attraverso un vecchio sistema. Non si parla dei veri problemi della canoa italiana ed internazionale. Non si accenna minimamente alle problematiche dello sport che sta cadendo a pezzi. Non si dice nulla sul fatto che viviamo agonisticamente solo grazie ai talenti e non si fa nulla per incrementare la base e i tecnici di livello.
Non si dice che il vice presidente e il responsabile dei settori Junior e discesa non si sono presentati in consiglio federale. Eppure in questa ultima riunione si discutevano programmi e calendari che hanno una rilevanza per tutti.
Se n’è andato il responsabile tecnico del settore junior slalom e nessuno si è preso la briga di dire nulla o spiegare. Neppure l’interessato che avrebbe dovuto, se non altro moralmente con le società, esprimere le proprie motivazioni. Ci sono responsabili politici di settore che ormai fanno le convocazioni eludendo così l’autonomia e la funzione tecnica che dovrebbe essere di competenza del Commissario Tecnico.
Nel frattempo Molmenti è andato in Cina con una convocazione della Federazione per conto suo e se va bene il suo tecnico andrà in Febbraio in Australia, nel frattempo ha altro da fare... con tutti gli atleti che in questo momento ha il gruppo sportivo della Forestale che si allenano a Carpanè: uno! Ciò che più sconvolge è che sulla convocazione si legge:
. 26 dicembre 2011 al 5 marzo 2012 a Penrith (Australia) per allenamenti e Campionato Oceanico (gara valida per la Coppa del Mondo 2012) e Australian Open (gara Ranking ICF)
Ora il 10/12 febbraio 2012 ci sarà l’Australian Canoe Slalom a Penrith, Sydney AUS che in effetti sarà una gara di Ranking ICF, mentre dal 24/ al 26 febbraio 2012 ci saranno gli Oceania Canoe Slalom Continental Championships sempre a Penrith, Sydney AUS. Il bello è che questa gara, data dalla FICK come gara valida di Coppa del Mondo 2012, in realtà sarà una gara valida per la qualifica olimpica Oceanica e gara di ranking. La Coppa del mondo inizierà a Cardiff l’otto giugno e terminerà a Bratislava il 2 settembre con la finale dopo cinque gare che si disputeranno tutte in Europa (Cardiff, Pau, La Seu, Praga e Bratislava). Pazzesco come si possa confondere tutto ciò! Beh non mi stupisce più visto che neppure il responsabile politico si presenta più ai Consigli Federali come si deduce dai verbali seppur striminziti... meno si scrive e meno si è vulnerabili.
Ma ciò che mi spaventa veramente di più è il silenzio generale. La quiete assoluta. Non seguirà la tempesta, di memoria leopardiana, nessuno ha interesse farlo. Segnale evidente di un decadimento di interessi, di passioni, di competenze che segna la fine di un movimento che aveva regalato tanto allo sport italiano.
Che sia il caso anche per me di entrare in un lungo letargo considerando il fatto che si parla solamente con dei sordi e risposte, commenti o confronti non se ne ricevono?
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
Ettore Ivaldi:
Volevo scusarmi ufficialmente per aver sottolineato il fatto che il Vice-Presidente del settore fluviale non era presente all'ultimo consiglio federale, per ragioni più che giustificabili.
Volevo anche sottolineare che da quest'anno sarà considerata valida anche la prova continentale dei campionati Oceanici al fine della classifica di Coppa del Mondo.
Chiedo venia e ringrazio chi mi ha sottolineato questi due note di cui riferivo erroneamente. Credo che sia doveroso ammettere onestamente i propri errori, ma soprattutto tutto ciò evidenzia un aspetto collaborativo, solo parlandone si evidenziano le varie situazioni per crescere assieme.
Occhio all'onda! Ettore Ivaldi
Luca Cecchinelli:
C'è una precissa intenzione per cui quest'anno il calendario della Discesa Italiano è così ridotto all'osso come non mai? Chi ha deciso le date delle competizioni? Come è possibile che venga messo un campionato Italiano assoluto su un bellissimo fiume come l'Adda ben 2 giorni prima di una rassegna Mondiale? Perchè vengono praticamente cancellate gare adatte ai ragazzi più piccoli come quella organizzata dal KCCP Palazzolo o quella di Pescantina? Dove si vuole arrivare? Leggendo qual è là il forum non mi pare che anche lo Slalom sia in ottime acque, è veramente un peccato che chi ha delle iniziative si veda chiudere le porte in faccia.......
Ettore Ivaldi:
Il silenzio è sovrano anche in questi ultimi giorni del 2011... niente botti di fine anno, banditi anche per legge! Eppure ci sarebbe molto da dire, da parlare, da confrontarsi, da programmare per il futuro e i fuochi d’artificio illuminerebbero il cielo di notti troppo buie di giorni senza storia.
Gli atleti si stanno confrontando e hanno dato vita a un gruppo autonomo, evidente segno di mancanza di fiducia in chi li rappresenta o che dovrebbe rappresentarli. Ha preso l’iniziativa a livello internazionale Super Cali che si sta facendo portavoce a nome di molti campioni. Lui dice che sarebbero anche disposti a dare vita ad una specie di sciopero generale. Cosa succederebbe se ai mondiali non partissero? Loro hanno delle idee e delle proposte per cambiare alcuni regolamenti dello slalom e lo stanno facendo presente al boarding diretto dal transalpino Pronon. Il problema però, come vado dicendo da tempo, non sono i regolamenti. I problemi sono altri. Il primo fra tutti è quello legato alla televisione. Per fare ciò bisognerebbe realizzare autonomamente il broadcasting delle gare di Coppa del Mondo, mondiali e altri avvenimenti di prestigio. Semplice... ma bisognerebbe farlo e questo l’ICF non lo vuole capire, o meglio, non vuole mettersi in questo progetto perché sa che costerebbe parecchio soprattutto dal punto di vista lavorativo. Evidentemente il lavoro fa paura ancora a qualcuno e si perde con un sacco di soldi in produzioni scadenti su internet.
Non fai e verrai premiato. Non creare problemi e vivi nell’anonimato. Vedi il presidente degli atleti in seno all’International Canoe Federation rintanato nel suo bunker brentano. Dovrebbe esser lui il rappresentante politico degli atleti, girare il mondo, ascoltare, mettersi a confronto con gli organi preposti, portare avanti le problematiche degli atleti. Super Cali deve fare l’atleta! Se ne va giustamente in Cina e in Australia da solo, evidentemente è meglio soli che male accompagnati come recita la saggezza popolare.
Si mandano gli atleti della canadese in Australia senza il tecnico della specialità. Eppure sulla carta c’è e si premia con euro sonanti! Si organizza un raduno i primi dell’anno a Valstagna con gli Junior e il coordinatore tecnico non è più convocato. La sua presenza di novembre è stata una semplice apparizione a mo’ di Fatima sufficiente per illuminare il cammino dei nostri giovani?
Mi chiedo quali logiche si seguano... eppure tutto tace, il silenzio regna e tutti accettano tutto. C’è chi aspetta di andare in pensione per poter esprimere le proprie idee, c’è chi aspetta di aver finito la carriera sportiva, c’è chi dice che tanto non cambia nulla, c’è chi tace sperando di trovare comunque qualche beneficio con la scusa che tanto è sempre meglio di niente. Va bene così, ma il tempo passa e tutti noi abbiamo un anno in più!
Qualcuno si chiede nella discesa che cosa sta succedendo, si cancellano gare e vengono tarpate le ali a chi ha iniziative. Beh! Cecchinelli dovrebbe andare a leggersi i verbali del Consiglio Federale e capirebbe che il rappresentante politico della discesa e degli junior slalom è assente da molto tempo. Una grande organizzazione nasce e si sviluppa prima se ha politici lungimiranti, ma difficilmente ciò si può ottenere se non si sfruttano tutte le opportunità.
Con tutto ciò vi saluto, ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito in questo 2011 e che mi hanno sostenuto anche se solo nella lettura e a parole, purtroppo non basta per aiutare i nostri atleti e il nostro sport ad uscire da un momento molto buio e sconsolato. Speriamo per un 2012 diverso fatto sul dialogo, sul confronto anche sullo scontro se ci fosse bisogno, ma sempre nell’onestà sportiva che comunque ci dovrà sempre unire... dipenderà da tutti noi! A u g u r i!
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
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