Buongiorno a tutti da Buochs, Svizzera.
I Campionati del Mondo Juniores sono stati inagurati martedì 14 da Richard Fox, leggenda della canoa e ora membro ICF, in una cornice rurale ma certmente emozionante per tutti i giovani atleti presenti.
Un po' di numeri:
- 18 nazioni presenti
- 140 atleti in tutte le specialità
Le gare sono incominciate ieri con la gara Classica. Lunghezza circa 6 km per 20' edoltre di percorrenza. Quasi una classica di altri tempi!
K1 femminile:
Risso Viola seconda e vice Campionessa del Mondo dietro l'atleta di casa;
Bianchi Cristina quarta a solo 1,5 secondi dalla terza;
Tassarotti Eleonora, primo anno della categoria ragazze, sedicesima;
C2:
Meucci-Mainardi, quarti;
Daher-Secco, sesti;
Gennari Cucinotta, settimi.
C1
Govor Otto, ragazzo secondo anno, dodicesimo;
K1 maschile (grande mancanza quella di "sante", Andrea Santello, a casa per un grave incidente)
Marini Giulio, ottavo;
Vidotto Cesare, dodicesimo;
Bonaccorsi Lapo, ventiduesimo;
Potenti Mattia, debilitato da influenza intestinale, ventiquattresimo.
Numeri che ai più non sembrano particolari, ma che per noi rappresentano il frutto di qualche anno di lavoro con circa 60 giorni di raduno all'anno e un investimento enorme da parte della Federazione e delle Società di denaro, risorse umane e tempo messo a disposizione dei giovani per permettere loro di fare sport e di farlo ad alto livello.
La partecipazione ad eventi come questo è per i giovani atleti un'esperienza unica e entusiasmante. Noi cerchiamo di far capire loro l'importanza non solo di essere presenti ma di essere presenti da protagonisti. Qualche anno fa, per quanto mi riguarda, risultati di questo rilievo erano impensabili, anche se spesso la Federazione ha ben figurato a livello giovanile.
Ora, però, rimane anche qualche rimorso per l'oro sfuggito a Viola e per la medaglia sfuggita a Cristina, per come hanno cercato il risultato, per la determinazione espressa, per la volontà che hanno messo in questi anni per riuscire ad essere protagoniste.
Molti atleti di questa squadra sono giovani, quindi rappresentano il futuro alle prossime manifestazioni. Ma il futuro dovrà passare attraverso maggiore quantità e qualità di allenamento per diventare competitivi come alcune altre nazioni. Quanto stiamo facendo ora serve per essere bravi. Ma per vincere servirà altro e questo è l'insegnamento che il primo giorno di gare ci ha regalato.
Oggi siamo in gara con le squadre K1 maschile e femminile. Siamo tutti pronti per vendere cara la pelle.