In effetti caro Skillo qui sembra di stare sempre sotto effetto di sostanze stupefacenti per chi amo questo sport!
Spettacolari, magiche, sublimi le emozioni che questi francesi ci stanno facendo vivere all’apertura della coppa del mondo. Ogni giorno sempre di più. Pensa che l’impianto – che è costato poco meno di 12 milioni di euro – ha praticamente due vite: dalle 8 alle 18 sono protagoniste le nazioni che si preparano alla gara. Venti barche in acqua all’ora, i migliori canoisti al mondo che provano e riprovano migliaia di volte varie combinazioni. C’è chi si concentra su una parte del percorso, chi preferisce provalo nella sua completezza, chi scatta, chi si incavola, chi sorride, chi danza e chi lotta con la forza di una corrente che se non l’assecondi ti mangia in un sol boccone. Sulle rive: tecnici, video, fisioterapisti, medici, dirigenti. Si va dallo squadrone tedesco che quando arriva occupa metà bacino, agli inglesi che mettono sotto assedio l’intera zona. Che ci sia la stessa regina in acqua tante sono le precauzioni a livello di sicurezza e supporto tecnologico? Per i francesi lascio la vostra immaginazione libera di pensare il meglio, ma forse loro sono anche oltre! Ceki, russi, sloveni e slovacchi tanto per citarne alcuni nel mazzo delle 28 nazioni presenti a questa ouverture 2009. E così giusto per il colore fa piacere notare che i fratelli - tre volte campioni olimpici - Peter e Pavol Hochschorner hanno cambiato “look”: canoa nera con fondo bianco, casco nero salvagente in tinta con la canoa, pagaie bianche e al loro passaggio le acque si aprono e si trasformano in laghi senza insidie! E nel frattempo a bordo campo si installano mega schermi, tabelloni elettronici, pubblicità, stand gastronomici e commerciali, area vip e tanta, tanta gente che osserva e partecipa a questa grande festa. Poi se si va a fare la spesa in città ci si trova sommersi da manifesti, striscioni e vetrine allestite per l’occasione. Chissà cosa faranno quando organizzeranno i campionati del mondo se per una coppa lo spiegamento di forze, mezzi e personale è così massiccio?
Dalle 18 alle 20 si riordina tutto. Tu pensi che la giornata sia finita, fai per raggiunger il camper che è giusto parcheggiato a lato del canale e ti vedi arrivare pullman, auto, bici, moto che si posizionano ordinatamente nell’area che fino a poco prima aveva accolto i mezzi degli atleti. Scende il mondo, entra nel centro. Il canale si illumina a giorno e riparte la festa: gommoni, idrospeed, canoe di ogni ordine e grado, grandi, piccini e nonni, tutti in acqua tutti con il sorriso stampato sulla faccia per cavalcare questa sorta di gardaland canoistica. A mezzanotte decido che è tempo di svegliarmi da questo sogno e vado a dormire così come le migliaia di persone che ritornano nelle loro case dopo qualche ora di appassionante salutare relax con la certezza che tra loro c’è sicuramente il futuro Estanguet o Lefevre. Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
P.S. scusa se ho divagato, ma pensare alle nostre tristezze a volte fa troppo male, godiamoci almeno ciò che il resto del mondo fa con la semplicità di una logica semplice e ovvia.