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Gianluca Boso

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Precisazioni sulla Gara di Limena
* il: Giugno 16, 2009, 12:03:51 am *
* Ultima modifica: Giugno 16, 2009, 12:28:12 pm da Flavio di CKI *
Anche se un po’ in ritardo, vorrei esporre alcune precisazioni riguardanti quanto scritto da Ettore Ivaldi in un suo recente messaggio (Maggio 25, 2009, 07:14:48 pm) riguardante la gara di slalom di Limena, in quanto socio della società organizzatrice Canoa Club Padova Limena ed avendo partecipato direttamente all’organizzazione. Riporto qui di seguito parte del messaggio originale di Ivaldi:
Citazione
“…Alla gara nazionale di slalom giovanile e master a Limena poi abbiamo toccato il ridicolo sia dal punto di vista tecnico (queste categorie dovrebbero restare al passo con i tempi per ciò che riguarda l’evoluzione sui tracciati di gara), sia dal punto di vista organizzativo. Uno speaker che certo non si può dire animasse la manifestazione o quanto meno tenesse informato su dati come tempo, penalità e classifiche. Una premiazione che forse neppure ad una festa di compleanno si riesce a fare così misera e senza senso: il direttore di gara era partito da tempo e nessuna autorità o rappresentanza si è notata. Eppure cosa dire? Responsabilità del Club che organizzava? Assolutamente no la responsabilità va ricercata altrove visto che si vuole far crescere le società, allora diamo l’opportunità a loro di poterlo fare togliendoci tanto di cappello per quello che da sole riescono a mettere in piedi e spingiamo perché un sistema, un’organizzazione, una metodologia possa diventare prassi comune dall’organizzazione di una gara alle squadre nazionali assolute e giovanili…”
Procedo con ordine. I tracciati delle due gare del 16 e 17 Maggio sono stati disegnati sicuramente in modo “classico”. Purtroppo non frequentando le gare internazionali non siamo riusciti a rimanere aggiornati dell’evoluzioni dei tracciati delle gare degli ultimi sei mesi (citate in un’altra sezione dell’intervento di Ivaldi), quindi la nostra gara giovanile e master probabilmente non è stata all’altezza tecnica di questo rapido cambiamento internazionale. In ogni caso, per quel poco che capisco di slalom mi è parso che diversi atleti siano riusciti ad interpretare in chiave “moderna” l’anacronistico tracciato. Faccio presente che nelle passate edizioni sono giunte lamentele per l’eccessiva tecnicità dei tracciati per le categori più giovani.
Per quello che riguarda il servizio di “speacker” abbiamo dovuto improvvisare all’ultimo momento per la mancanza dell’abituale “voce”, e per questo ringrazio ancora chi si è sacrificato per questo compito non certo semplice.
Premiazioni: avendole condotte io, mi sono reso poi conto di averle forse impostate in modo troppo informale e frettoloso, guidato dall’idea di “liberare” il più presto possibile i presenti per il viaggio di ritorno. Per via delle autorità l’assenza di rappresentanti locali è stata dovuta alla effettiva mancanza delle autorità, per via del commissariamento dell’amministrazione comunale. Per quello che riguarda i rappresentanti FICK non sono in grado di rispondere. Mi scuso con gli atleti e tecnici presenti che non hanno ritenuto idonea tale cerimonia, ma non ho certo voluto mancare di rispetto nei riguardi dei loro risultati conseguiti.
Vorrei aggiungere alcune mie considerazioni sul significato del messaggio di Ivaldi. Sicuramente mi ha lasciato l’amaro in bocca e mi ha anche avvilito un po’, non tanto per gli argomenti delle critiche (sempre ben accette, se costruttive), ma per come è apparsa la manifestazione sportiva alla luce della sua descrizione e dai toni anche poco gentili, per non dire offensivi, da lui usati. Agli occhi di chi non è era presente sicuramente sarà apparsa come un fiasco totale, organizzata da persone assolutamente non competenti, cosa a mio avviso non corrispondente alla realtà ed ingiusto nei riguardi di tutti i partecipanti all’organizzazione.
Esprime, poi, la sua opinione auspicando che possa nascere una prassi comune per l’organizzazione di questi eventi a carattere nazionale. Ben venga, ma dato che non esiste ancora, la gara di Limena viene organizzata da “onesti dilettanti” secondo il buon senso e la buona volontà dei tanti appassionati di canoa della Società. E visto che il CCPadova non è mai stata una società a valenza agonistica, anzi l’opposto, mi meraviglio come da quindici anni si riescano ad organizzare ancora queste gare, che, anche se a parer suo fuori tendenza, considero sicuramente non “dannose” per lo sviluppo dello slalom giovanile. Forse sarà la passione dei Soci per la canoa nella sua essenza, indipendentemente dai fini agonistici, a far sì che la manifestazione continui ad esistere. Sicuramente la canoa è in evoluzione e di certo è non intenzione della Società volerla bloccare. Per il futuro si cercherà di tenere maggiormente in considerazione questo importante aspetto, sempre che tale sviluppo sia compatibilecon le possibilità dell’organizzazione.
Cordiali saluti a tutti e ricordiamoci che la canoa si porta avanti con la pagaia.
Gianluca Boso – Canoa Club Padova Limena


Ettore Ivaldi

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Re: Precisazioni sulla Gara di Limena
* Risposta #1 il: Giugno 16, 2009, 03:53:26 pm *
Carissimo Gianluca,

com’è difficile scrivere e/o parlare e farsi capire. Eppure ci ho messo molto impegno e ho cercato di essere il più chiaro possibile, mi fa piacere che riporti le mie parole che io sottolineo ancora una volta e che sono a mio avviso chiarissime:

Eppure cosa dire? Responsabilità del Club che organizzava? Assolutamente no la responsabilità va ricercata altrove visto che si vuole far crescere le società, allora diamo l’opportunità a loro di poterlo fare togliendoci tanto di cappello per quello che da sole riescono a mettere in piedi e spingiamo perché un sistema, un’organizzazione, una metodologia possa diventare prassi comune dall’organizzazione di una gara alle squadre nazionali assolute e giovanili…”

Credo che cercare di spiegare ancora il concetto base mi è difficile, ma ci voglio riprovare perché non c’è nessuna intenzione a denigrare gli sforzi che un Club come il vostro fa. Mi tolgo tanto di cappello, come ho già  scritto – perché questo non lo hai sottolineato come tutti gli altri complimenti a voi rivolti?
Caro amico di pagaia,  c’è la voglia e la necessità di cambiare perché altrimenti la canoa slalom ha l’unico obiettivo di finire malamente. Non ritorno sui numeri, Tu li conosci bene. Non ritorno sulle problematiche di organizzare una gara e una premiazione come deve essere fatta, che forse in altre occasioni poteva passare, ma non in questa visto che era inserita nel trittico delle gare del Trofeo delle Regioni. Se si voleva guadagnare tempo lo si poteva fare anticipandole visto che le classifiche erano pronte da tempo.
Caro Gianluca dobbiamo dare un’immagine nuova, diversa e al passo con i  tempi al nostro amato sport, perché i mezzi e gli strumenti ci sono, manca solo la consapevolezza e la voglia di farlo. Bisogna cercare di ottimizzare i vostri sforzi perché devono essere capitalizzati al fine di spingere il movimento.
Piccoli esempi, forse banalità come quello che se qualcuno vi avesse assistito avreste anche potuto mettere qualche paratia nel fiume e così le opere fatte (tra le altre cose splendide) avrebbero anche avuto un supporto migliore dal punto di vista canoistico. Oppure quello di mettere il buon Iraci in una posizione tale che potesse leggere i tempi di arrivo, così avrebbe avuto modo di far conoscere a tutti i tempi di gara dei singoli atleti.

Vedi a volte sono proprio le piccole cose che rendono omaggio agli sforzi più pesanti.

Ciò che mi preme maggiormente sono gli aspetti tecnici. Tu giustamente dici di non frequentare i campi di gara internazionali. Ed è giusto, ma non sei Tu a dover tracciare i percorsi o a dettare i principi tecnici da seguire. Ci sono o ci dovrebbero essere fior di professionisti che dovrebbero essere al tuo fianco per supportarti, per aggiornarti, per stare al passo di uno slalom che sta cercando la sua filosofia.

Scusami se ti ho lascito l’amaro in bocca, avresti preferito che scrivessi che va tutto bene e che la manifestazione ha avuto un enorme successo, come puntualmente ha riportato il sito della Federazione? Ma forse l’amaro in bocca non ti è rimasto per aver visto potenzialmente poco sfruttata l’occasione per la canoa? A me è capitato questo oltre al fatto di  vedervi lavorare molto e accorgermi ancora una volta che chi di dovere non ha neppure avuto la finezza di farvi avere la nuova bandiera della Federazione.  Eppure i federali erano numerosi il giorno precedente!
Se vogliamo migliorare – ma forse pensiamo di essere già arrivati – lo dobbiamo fare restando uniti e con obiettivi comuni, non prendere le critiche come un’offesa personale, ma come stimolo per mettersi in discussione e capire se effettivamente questo “povero appassionato di slalom” che scrive offre punti di riferimento e stimoli  oppure se non è neppure il caso di starlo ad ascoltare!

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Gianluca Boso

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Re: Precisazioni sulla Gara di Limena
* Risposta #2 il: Giugno 17, 2009, 01:48:45 pm *
Ciao Ettore, la mia risposta è stata voluta per chiarire il motivo di alcuni aspetti tecnici della manifestazione da te considerati nel messaggio originale. Ho cercato di spiegare questa problematiche, anche in parte assumendomene direttamente la responsabilità. Ripeto, nel caso non fossi riuscito a trasmettere il messaggio, che le tue osservazioni sono state legittime e sicuramente si terranno in considerazione, ma è stata l'immagine negativa della manifestazione che è trapelata dalle tue parole che mi ha creato l'amarezza in bocca, soprattutto conoscendo tutti gli sforzi profusi per organizzarla e gestirla. Mi rendo conto che alcune cose si sarebbero potute evitare con poco, ma a volte anche "quel poco" è difficile da tirare fuori. Ho inteso bene, come penso chiunque abbia letto il tuo messaggio, che le tue critiche erano rivolte alla situazione generale del mondo (italiano) della canoa e non alle singole società (come hai del resto specificato).
Tanto si potrebbe fare per migliorare la manifestazione, ce ne rendiamo conto, e se nel futuro arrivassero aiuti sostanziali (non solo economici, ma anche tecnici) noi (io) saremo i primi a gioirne.
Concludo ripetendo che il messaggio da me inviato è stato solo per precisazione e non volto a creare polemica, e che le critiche ricevute, nelle argomentazioni, non le ho trovate offensive.
Ti saluto e ci si vedrà lungo qualche fiume.
Gianluca Boso