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Ettore Ivaldi

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REALTA'
* il: Maggio 27, 2009, 11:21:58 am *
Mi scuso, ma nell’intervento precedente parlavo di realtà. Qualcuno quindi può essersi chiesto qual è questa realtà  che viviamo sui campi di gara e nei club? Oggi analizziamo l’attività giovanile e partiamo con i dati statistici sulle gare giovanili dove nelle tre gare fino ad oggi disputate (per il proseguo della stagione è prevista dal calendario per le categorie giovanili solo Vigevano il 4 e 5 luglio) abbiamo le seguenti medie: 7,3 Allievi; 2,0 Allieve; 14, 2 Cadetti; 2,2 Cadette; 12,3 Ragazzi; 2,0 Ragazze; 10,2 Master quindi per una partecipazione media di 50,2 atleti  in rappresentanza di 10, 2 società.
Tralascio ogni considerazione tecnica al riguardo, ci sarebbero moltissime cose da dire, ma riserviamolo per un maggior approfondimento successivo.

Ora con i dati alla mano  che cosa ha proposto il consigliere Mayr per cercare di spingere le società sotto l’aspetto tecnico aiutandole nella loro crescita? Crea   la famosa circolare 43/2009:  “Presentazione Progetto Nazionale Giovanile”. Bene!  dopo sette pagine di taglia ed incolla (tecnica questa usata dal direttore tecnico dello slalom con grande maestria e sapienza) si giunge al dunque  spiegando  alle Società il processo delle “coordinate di tipo culturale” passando per gli aspetti soci-ambientali, le dimensioni educative e gli aspetti metodologici di una crescita sportiva armoniosa ed efficace. Dopo esservi divertiti nella lettura c’è tutta una serie di schede valutative da compilare. Quindi si stila tutta una serie di tabelle a punti per creare dei criteri di selezione. Selezione??!! Forse non ci siamo resi conto che non abbiamo i numeri per selezionare! Stiamo parlando di medie ridicole cosa vogliamo selezionare? Riguardatevi i dati riportati sopra per non perdere il contatto con la realtà. Al fine di tutto lo scopo è di  organizzare due raduni a Valstagna e più precisamente dal 24 al 28 giugno e dal 19 al 23 luglio. Bene, due blocchi di lavoro costituiti da 5 giorni di allenamento compresi viaggio e ritorno a casa. A tutto ciò si uniranno 2 trasferte per due gare giovanili.
Conclusione: la proposta è decisamente inadeguata. Aggravante: la convinzione di fare un grande lavoro e venderlo come tale!
Si sa che se c’è un progetto (quelli attuati dalla Federazione fino ad oggi sono stati fallimentari si veda progetto donne e canadesi) si deve pensare ad un Piano B quindi proporrei:
costituire un campo fisso a Valstagna dove di settimana in settimana partendo dal 15 giugno fino al 15 settembre i giovani possono fare una serie di esperienze a 360 gradi, ovviamente coordinati e seguiti da professionisti. Chi sono i professionisti? E’ qui ritorniamo sulla banalità infatti Enrico Lazzarotto potrebbe essere facilmente utilizzato con un distacco dal Corpo Forestale dello Stato (e non si racconti che non si può visto che il presidente quando vuole sa ottenere molte cose in casa giallo-verde) affiancato da quegli atleti che magari sono rimasti fuori dalla squadra e  che così hanno la possibilità di allenarsi e trasmettere le proprie esperienze ai giovani (una collaborazione per i distacchi si potrebbe attuare anche con la Marina Militare di Sarzana). Sotto l’aspetto logistico basterebbe alzare il telefono e parlare con Ivan Pontarollo, voi poi non vi dovete preoccupare di nulla vista la sua imprenditorialità, la sua disponibilità la sua competenza e conoscenza di anni di attività da professionista sia come atleta che come organizzatore: con fatti e  non con parole. Scusate,  su Enrico Lazzarotto,  non spendo  nemmeno una parola, mi sembrerebbe superfluo, visto che ritengo che molti sanno e apprezzano il suo sistema di lavoro e competenza, peccato solo che in questo momento ci si è letteralmente dimenticati  di lui. Lo stesso sistema, che si potrebbe utilizzare con Lazzarotto, lo si potrebbe adottare con Cristina Giai-Pron grande esperienza (su di lei ovvio che non aggiungo nulla,  sarebbe ancora una volta superfluo,  mi ci vorrebbero dieci pagine per elencare le sue qualità ed esperienze). Dimenticavo, loro sono assolutamente allo scuro di tutto ciò, certo è che bisogna cercare di offrire opportunità a chi ha veramente qualche cosa da insegnare. Ad esempio lo sci di fondo, ma non solo vive grazie al Corpo Forestale che ha distaccato alle società e alla Federazione, diversi allenatori, sapete quanti?
Veniamo ai costi di questa operazione. Consideriamo un complessivo di 80 giorni di attività – il minimo per impostare un determinato lavoro tecnico con i giovani e i loro accompagnatori – per un complessivo di 50 ragazzi. Diciamo che il costo vivo si quantifica in 30 euro al giorno metà a carico della Fick e metà a carico delle Società, quindi con un investimento di 8.000 euro federali garantireste una attività importante e costruttiva. E qual è quel Club o genitore che pagherebbe 15 euro al giorno per offrire al proprio atleta o figlio questa grandissima opportunità?
Vi sembrano cose assurde? Pensate che già nel 1976 il buon Roberto D’Angelo aveva costituito per noi giovani un campo fisso a Valstagna. Partivamo appena finite le scuole e si tornava a casa pochi giorni prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Quanti ferragosti passati in quel del Brenta e alla sera: tombole in piazza! Poi nel ciclo che ho avuto l’onore di guidare la cosa era stata ripresa nel mese di Agosto per offrire ai club e ai giovani l’opportunità di prendere veramente contatto con il fiume cosa che purtroppo si è persa. 
Non mi dilungo oltre, non vorrei essere pesante, spero che il concetto sia chiaro: l’unica cosa da fare è lavorare, lavorare con tanta umiltà e pazienza.
Nei prossimi giorni affronteremo le problematiche dei club chiedendoci quanti sono, chi opera nei club quali obiettivi hanno?  Occhio all'onda! Ettore Ivaldi

maurizio bernasconi

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Re: REALTA'
* Risposta #1 il: Maggio 27, 2009, 03:28:39 pm *
Grazie Ettore. Hai dato informazioni utili. Non solo, hai fatto una proposta concreta e praticabile. Hai proposto dei nomi. Spero che altri addetti del settore avranno la pazienza di contribuire al dibattito. Non si dia per scontato che tutti sono informati. Per lo più quello che si viene a conoscere purtroppo sono chiacchiere. Da qui a Londra c'è tutto il tempo di raddrizzare il timone. Immagino che Luciano sia tempestato pesantemente da richieste di favoritismi da parte di alcune società e da parte di singoli, come è sempre stato per tutti i presidenti. La sua posizione non è invidiabile, non sono molti quelli che avrebbero il carattere per stare al suo posto e nessuno potrebbe discriminare infallibilmente le pretese assurde dalle proposte più intelligenti, dovendo occuparsi di specialità abbastanza diverse. I meccanismi elettorali creano ovviamente la necessità di non scontentarne troppi. Però la tua proposta è stata fatta in modo pubblico, aperto, chiaro. Non si tratta di un mugugno di corridoio, dunque ha ben altro valore. Di questo c'è bisogno per rompere un certo clima di omertà abbastanza infantile. In definitiva credo che Luciano potrebbe apprezzare questa forma di collaborazione e potrebbe anche decidere, perché no, di sostituire gli uomini che (a giudicare dai vostri messaggi e visto che nessuna voce si alza per difenderne l'operato) evidentemente usurpano posizioni di responsabilità. Sarebbe meglio però sentire anche la loro opinione per evitare di fare un processo in contumacia abbastanza sgradevole, d'altronde se non rispondono, che fare? Qualche master ricorderà anche i raduni invernali a Gressoney. Fa un po' ridere il rimpiagere iniziative federali degli anni settanta che veramente all'epoca non mi sembravano cose stratosferiche. Auguri

alfonso barnabeo

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Re: REALTA'
* Risposta #2 il: Maggio 27, 2009, 09:12:11 pm *
Anche io volevo complimentarmi con Ivaldi per la serietà e la precisione del suo intervento.
Sicuramente una bella proposta, decisamente non polemica, ma molto costruttiva.
Sono altresì d'accordo con Maurizio quando reclama l'opinione dell'attuale "Commissione Tecnica"!
Vedete cari signori, fino ad adesso l'attuale gestione Federale ha disertato questo Forum. Personalmente ho sollecitato l'intervento dei Consiglieri Federali per motivare le loro scelte su alcuni argomenti, ma fino a questo momento non ho ricevuto risposte.
A parer mio tutto ciò è molto grave. Perchè queste persone di potere si negano ad un contraddittorio pubblico? Penso sia facile per loro farsi "belli" attraverso il sito Federale, senza la possibilità che nessuno li contraddica. Eppure se queste persone sono così convinte delle loro idee, sarebbe bello non avessero paura delle critiche altrui. Hanno vinto le elezioni, quindi se effettivamente stanno lavorando bene rappresentando al meglio le persone da cui sono state votate, non dovrebbero aver paura di perdere consenso. Eppure si negano, e dalle mie parti chi si nega ha paura, ha paura di non essere dalla parte della ragione e per questo cerca di nascondere o mascherare il suo operato.
Basta osservare anche la politica Italiana per capire che tutto ciò e sbagliato. Al Parlamento esiste una maggioranza ed una opposizione. Chiaramente ad un comizio di una qualsiasi forza politica i rappresentanti non potranno far altro che lodare il loro "operato", ma fortunatamente le stesse persone sono anche invitate da "media neurali" per confrontarsi con i loro oppositori.
Spero che questo mio messaggio faccia riflettere molte persone, e sproni le persone qui citate ad intervenire ad un dibattito costruttivo, che come unico obiettivo abbia il far crescere sempre più la canoa in Italia.
Alfonso

Skillo

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Re: REALTA'
* Risposta #3 il: Maggio 27, 2009, 10:13:38 pm *
Caspita che onda!
Caro Ettore, in modo preciso e dettagliato hai aggiunto dati e aspetti fondamentali alla comprensione delle reali dimensioni del guaio che la canoa italiana ha subito  in questi anni.
Non posso obiettivamente imputare tutti i mali all'attuale gestione ma è innegabile che quanto si sta compiendo oggi a danno di intere categorie e specialità sia di una gravità eccezionale.
Il lavoro sulle categorie giovanili è fondamentale per il futuro della canoa itaiana e le proposte che fai mi paiono centratissime, equilibrate e, cosa fondamentale, scevre da qualsiasi accento politichese o presupposto socioludoambientalanaliticometereopaticoequantaltro.
Lavorare sul futuro è un obbligo morale verso tutti gli iscritti, gli appassionati, gli atleti che hanno dato tempo ed energie con vero amore per la canoa.
Lavorare sul futuro è l'unica cosa che non bisognerebbe mai non fare.

A Maurizio dico che i tempi per Londra sono tutt'altro che ampli e che già dall'anno prossimo si farà realmente sul serio per cominciare ad accaparrarsi i posti a disposizione di ogni continente.
Dal 2010 comincerà il vero iter olimpico e non si potrà più perdere tempo e atleti per strada come si è iniziato sciaguratamente a fare da qualche anno a questa parte dando regolarmente e sistematicamente contro a certi atleti/e (gente che, per inciso, è poi arrivata alla finale di Pechino).
Ma la cosa più grave è che il 2010 canoistico comincia già quest'autunno.
Da quello che so e che vedo sarà molto difficile acciuffare un posto nei c1 e sarà forse appena un po' meno difficile (ma poco) riuscirci nelle donne. La categoria più "sicura" oltre ai k1 sono ancora i c2, sempre che le continue gomitate federali non riescano alfine nell'intento di far pronunciare agli equipaggi in questione il fatidico: "ma chi caspita me lo fa fare?" 

Johnny Lazzarotto

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Re: REALTA'
* Risposta #4 il: Maggio 27, 2009, 11:25:06 pm *
Alla canoa italiana credo manchi uno spazio simile a www.canottaggiovero.com

Non un forum, non un sito federale ufficiale, ma un sito di critica costruttiva. Quando c'è da fare complimenti ci sono le lodi. Quando si deve criticare ci sono le tirate d'orecchi.

nikemerlino

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Re: REALTA'
* Risposta #5 il: Maggio 28, 2009, 09:01:31 am *
In attesa del nuovo sito di discussione proposto mi permetto di aggiungere un piccolo contributo.
Qualche anno fa, durante il ciclo di gestione di Ettore, partimmo dall'AISA Sport di Castelgandolfo ( Orazio Manzo ed io ) con un furgone scassato e poco meno di una decina di ragazzini alla volta di Valstagna dove si sarebbe svolto un raduno estivo di slalom-discesa coordinato dallo stesso Ettore.
Arrivammo di notte e subito Ivan Pontarollo ci accolse e risolse i primi problemi logistici dimostrando disponibilità, passione e capacità.
Dal giorno dopo iniziarono le sessioni di lavoro che portarono i ragazzi ad affrontare gradatamente e con metodo tutte le problematiche di uno sport da loro appena iniziato ( allievi e cadetti ). Conobbero grandi slalomisti del passato e del presente e vissero un esperienza comune INDIMENTICABILE visto che ancora oggi il ricordo ritorna ogni tanto nei loro discorsi.
La competenza e la passione di Ettore erano assolutamente fuori dal comune, ho conosciuto tanti canoisti ma pochi, anzi pochissimi possono appartenere a quella categoria di eletti: i nati con la pagaia in mano, Ettore lo è.
In questo ricordo, indelebile è il sorriso di D. ( giovane canoista con alcuni problemi psichici ) dopo aver sceso per la prima volta il campo slalom.
Grazie Ettore e grazie alla Federazione che ci dette la possibilità di fare un esperienza meravigliosa.
Claudio Rufa