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plastica habitat

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Andrea Gangemi:
Non so proprio farmi un'idea.

Ci sono troppi fattori in ballo.


--- Citazione ---rispetto agli anni passati ci sono più canoe che girano (quindi statisticamente si vedono più rotture e si sente parlare di più di rotture e il web su questo da una mano), si fanno cose più toste e stramazzi che fino ad un pò di anni fa non si facevano o meglio erano in pochi a farlo (canoe più sotto sollecitazione)
--- Termina citazione ---

Questo è sicuramente un fatto da considerare.

Poi c'è da dire che, salvo le eccezioni, c'è anche meno acqua in fiume.

Ma anche i materiali e certe scelte mi lasciano perplesso.
Per esempio, come mai sono praticamente spariti i salvapunta dalle barche da creek?
E riguardo a Dagger, se prendo la mia Outlaw vecchia di non so quanti anni, (l'ho comprata usata nel 2004) e la confronto con una Outlaw recente, prodotta dalla Dagger Europe, la differenza nel materiale si vede eccome (lo stesso vale per la CFS e altre)

Per quanto riguarda altre marche ho notato che alcune, in primis liquidlogic usano un polietilene molto duro, mentre altre (per esempio Bliss-stick) sono più "morbide" pur mantenendo un buon spessore dello scafo....

Insomma, troppi parametri per fare una valutazione obiettiva, almeno per me :)


maurizio.beccafichi:
Si,  grande (ma piccolo) Max, concordo con Patrik, le canoe alcuni anni fa si rompevano meno. Pesavano è vero ma considera che, quelle da creek  erano almeno un metro più lunghe e quindi i due kili di differenza ci stanno tutti. Ma poi con mille euri se ci fossero due kili di plastica in più pensi che i costruttori andrebbero in difficoltà? Non è certo questo che incide nel prezzo finale ma tutto il resto (ammortamento macchinari, personale, distribuzione, spese generali, ecc). Il problema forse è che, in un mercato che non sforna  più novità (quasi tutti i modelli da creek sono in giro  da più di quattro anni) e dove ci sono monopoli abbastanza manifesti (pensa al gruppo Dagger-Wave Sport in Nord America)  cambiare barca per rottura o usura conviene (non certo ai canoisti). Vi ricordate solo pochissimi anni fa con le barche da gioco cambiavano modello ogni sei mesi e quindi c'era un dinamismo diverso.  E' vero le tecniche di discesa sono cambiate e pure  il "pelo" per affrontare stramazzi  ma sono più di trenta anni che frequento i fossi e mi ricordo che un tempo, proprio perche c'erano in giro più Rambo con i Romer con la mentoniera  e meno tecnici booffatori, si vedevano molte più barche a bagno che con i loro quattro metri si incravattavano, si piegavano ma nella maggioranza dei casi non si rompevano e passavano di mano in mano intatte da sventura. Se vai nei garage dei canoa club troverai moltissime di queste canoone,  vecchiette,  impolverate, obsolete e tristi ma illibate.
Chi di noi non ha sperato di vedere in giro una barca con la plastica di Prion e le linee di Magnum o Habitat? Se poi pesasse più pensi che ce ne avremmo a male?
Alla fine anche per voi rivenditori, fatto cento il potenziale di spesa del canoista, se non romperemo  sempre le barche vorrà dire che avremo più soldini per l'abbigliamento, le pagaie, per river trip che aumentano la passione, ecc.
Saluti.
Maurizio Beccafichi Hsk
P.S.: Non abbiamo parlato delle "italiane". Forse perchè si rompono meno?  

Luciano Bovo:
Concordo pienamente, io è dal '90 che "cavalco" sia slalom, che Canoe da Discesa, la prima del '91 fu la Magic,( piranha), poi vai con Dagger, Transition, RPM, che ho ancora, avendo perso una Freestile, in Fiume, (spazio Imprecazioni), ma ne ho viste e provate non quante, lavorando in centro di canoa, primo sono anche stranamente fragili, proprio come materiale, tocchi i sassi e vedi la plastica che si sfoglia,allora sono canoe da discesa, o da usa e getta, una dragorossi si è piegata solo perchè è rimasta sotto un masso 5 minuti, a Croviana, (noce) dove molto tempo fa ci si allenava con le slalom, in Kevlar-Diolene, poi Carbonio, acqua a 50 cm!Sul Var ho visto canoe nuove, distrutte, Liquidlogic e Piranha, sellini che se fai come un mio amico che pesa 85 kg, con una Piranha da Freestile, un imbarco svizzero sul Sesia gli si è crepata, inutile fare belle canoe con materiale scadente, che fiducia ti danno, poi le paghi, mica te le regalano, eh, ma siccome penso che il malumore sia nell'aria...o cambiano, o si tirano fuori i sempre buoni lunghi, ma duri a morire 3 metri...Buona Onda!

alpin action:
Solo due righe.......

in qualità di importatori ufficiali Dagger per l'Italia e la Slovenia siamo in possesso delle statistiche degli ultimi anni delle rotture dei kayak Dagger, la media degli ultimi 3 anni, fino a dicembre 2008 è dell'1 %, non direi si possa parlare di materiale scadente -:), vero è che il materiale è più morbido e si consuma più in fretta ma rotture poche.

Per quanto riguarda Riot, da due anni hanno cominciato a metterci più materiale infatti pesano un pò e la situazione sembra migliorata anche se non completamente risolta, quella "rotta" sul Tagliamento non è proprio rotta, presenta una riga bianca all'interno e la stiamo usando a noleggio, certo che da un creeker ci si aspetterebbe di più. (conosco bene la storia perchè ero presente, l'ho venduta e pure sostituita io)

Per quanto riguarda marche che non vendiamo noi non mi pronuncio.

piero
alpin action

Andrea Gangemi:
Ciao Piero,

Riguardo a Dagger vorrei capire una cosa, tu dici:


--- Citazione ---vero è che il materiale è più morbido e si consuma più in fretta ma rotture poche.
--- Termina citazione ---

Il fatto è che ho visto delle CFS vecchie, con la plastica di tipo duro, che hanno scafi che sembrano tavolette babilonesi e tengono ancora benissimo.
Come mai Dagger usa plastica diversa per i modelli USA e i modelli Dagger Europe?


ciao

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