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Tecnica di pagaiata kayak
Marco Lipizer:
Accidenti, sono stato più lungo di voi, ma erano tanti i questiti a cui rispondere. Bene, dopo aver perso tutta la mattina di lavoro, vi saluto. Silvano, se non credi a me, credi almeno ad un campione Olimpico come Bebo.
Ah, dimenticavo, cercate le foto di Perri (si trovano su facebook) e guardate come spingeva di gamba nel '78. Alla faccia che la pagaiata è cambiata! ;) Chi andava forte spingeva di gamba come si spinge adesso, solo forse non se ne rendeva conto oppure non voleva trasmettere i suoi segreti...
Skillo:
Marco scrive:
"E' la gamba che trasferisce la forza al bacino e quindi alla colonna vertebrale e quindi alla spalla. Non è la gamba che segue il movimento delle spalle per contrastarle (scusa non ho avuo tempo di leggere approfonditamente il tuo esempio )."
Allora ti prego di leggere bene ed approfondire ;)
Inoltre scrivi:
"Le leve. Restando il fatto che bisogna stare attenti in quale sistema di riferimento ci poniamo, se quello del canoista o quella dell'acqua, possiamo semplificare considerando il sistema canoista. Il fulcro della leva (come si vede nei filmati: cerca su youtube) si trova sul manico, molto vicino al pungo che spinge. Questo vuol dire che noi sfruttiamo il braccio di spinta come fulcro e usiamo una leva di 3° (? non mi ricordo più) in cui il braccio di applicazione della forza (il pugno che tira) è più corto di quello della resistenza (la pala). Risultato una forza minore in acqua rispetto a quella applicata, ma un'escursione maggiore"
Questo discorso delle leve, della posizione del fulcro, etc non è così semplice perchè quello di cui parli è un asse di rotazione che tu identifichi guardando dall'alto la canoa e prendendo essa a sistema di riferimento. Cioè è un punto senza vincoli attorno al quale si verifica una rotazione. Siccome vedi che il punto di rotazione è quello, lo fai coincidere col fulcro della leva che tu dici essere di terzo grado e quindi svantaggiosa. Io non sono per nulla daccordo perchè, primo, il fulcro deve essere un qualcosa di solido e nel quale si applica una forza, e, secondo, sennò sarebbe facilissimo prendere a sistema di riferimento l'avambraccio sinistro (nel caso di passata da quel lato) ed affermare che, dato il fulcro nella mno sinistra, la forza resistente esercitata dall'acqua gode di un braccio molto più corto della forza traente che è il braccio destro.
Ergo, ho una leva vantaggiosa ed ho finito di faticare.
Possiamo si, studiare il sistema dividendolo a pezzi e cambiando i sistemi di riferimento, ma dobbiamo trarre le conclusioni tenendo conto di tutto l'insieme; sennò il piede è una leva vantaggiosa ...
(Comunque tutto quello che noi crediamo di "scoprire" oggi è già stato studiato, analizzato e descritto decine di anni fa.)
Mauro.:
--- Citazione da: skillo - Marzo 27, 2009, 05:18:30 am ---(Comunque tutto quello che noi crediamo di "scoprire" oggi è già stato studiato, analizzato e descritto decine di anni fa.)
--- Termina citazione ---
Ti correggo credo si tratti di discuterne, dirlo con parole proprie o con altre parole, citarlo, ripeterlo, rispolverare, spiegarlo, riappropriarsene, supportarlo con nuove idee, metterlo a disposizione di tutti. Ma in un senso ti do' ragione, ogni cosa che non si sa e si impara è una scoperta.
Discuterne non è mai sbagliato. Non si vuole dimostrare qualcosa, o scoprire l'acqua calda, ma risolvere dei dubbi, magari tormentosi, chiedere aiuto, confrontarsi. O semplicemente parlarne.
E nemmeno ripetere qualcosa, magari riassumere, sintetizzare, dirlo con parole nuove, credo sia sbagliato. C'è sempre spazio.
Gianfranco Guglielmi:
Il sistema "pagaia" e` una leva svantaggiosa di terzo genere dove la potenza e` espressa dalla mano traente, la resistenza dalla mano di spinta ed il "fulcro" (Zingarelli=Perno/Punto di appoggio/Cardine/Nocciolo ecc...) sta` in acqua.
frank
Beniamino Bonomi:
Caro Frank è vero, il fulcro sta in acqua e mi hai fatto tornare in mente le lezioni di Massimo Mori al corso allenatori (uno dei pochi che parla chiaro) che ho fatto ormai molti anni fà, ricordo inoltre uno dei pochi articoli fatti bene su canoa-ricerca (non ricordo il numero) che parlava di tecnica ed era firmato Guazzini-Mori
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