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Tuoni, fulmini e saette .....

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Dani Ckfiumi:
leggo dal post di Marco Scolari che sul Ticino domenica scorsa
"un bagnante nella zona di Vizzola Ticino e' deceduto a causa di un fulmine verso le ore 17.30"

Chi è che sa  qualcosa sul pericolo fulmini mentre ci troviamo in acqua ?
Pagaia e casco in carbonio sono  compagni poco graditi in questi casi ?
mi è sorto l' atroce dubbio domenica scorsa mentre stavo  tra lampi e tuoni degni di un film dell' orrore ....   :-\

Grazie.

Angelo Sommariva:
brava Dani mi hai anticipato, sulla richiesta di nozioni precise sui fulmini e loro conseguenze su canoisti in fiume. Ogni notizia atta ad aumentare la Conoscenza e' sicuramente utile ( meglio ancora se l'argomento viene trattato con precise conoscenze tecnice)
Ciao
Angelo S.

Marco Scolari:
un link ed un articolo sui fulmini:

http://www.fulmini.altervista.org/pagine_sito/fulmini_sicurezza.php
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testo copiato da  http://www.prontoconsumatore.it/     
Articolo di Nicola Machetti  del 3 sett.2007

Per il calcolo delle probabilità sembra che sia più difficile essere colpiti da un fulmine che vincere alle lotterie: ma anche se il rischio è minimo i danni per una persona colpita da queste scariche atmosferiche possono essere letali.

Ogni anno al mondo si contano circa 1.000 decessi causati dall’accidentale, e rara, fatalità di essere colpiti da un fulmine, fulmini che cadono nel corso dei 16 milioni di temporali che annualmente si verificano nel nostro pianeta, in gran parte nella fascia equatoriale. Solo in Italia, dall’inizio di questo 2007 sino al 2 agosto scorso sono caduti oltre 578.000 fulmini; a conferma del fatto che il fenomeno atmosferico dei fulmini è ben presente nel nostro Paese e negli ultimi 30 anni ha provocato 600 decessi, in maggioranza uomini (80,3%), la cui età media - per la cronaca - supera di poco i 40 anni. Fortunatamente l'evento non è così frequente e, anzi, si è notevolmente ridotto nel tempo: basti pensare che all'inizio degli anni Settanta morivano mediamente 40-45 persone l'anno contro le 7-10 degli ultimi anni.

Tra le ragioni che hanno fatto diminuire, nell’arco di qualche decennio, il numero di decessi causati da questo spettacolare quanto pericoloso fenomeno atmosferico si possono elencare: una maggiore protezione degli edifici mediante opportuni dispositivi (parafulmini, ecc.), una maggiore diffusione delle conoscenze di base relativamente ad alcuni comportamenti a rischio da evitare, un significativo miglioramento della medicina e dell’efficienza dei servizi. Alcuni anni fa molte ustioni gravi, spesso lasciate sui corpi di coloro che vengono accidentalmente colpiti dalle scariche atmosferiche, portavano spesso alla morte: oggi, grazie ai progressi delle tecniche di ricostruzione dei tessuti, i tassi di mortalità per ustione si sono più che dimezzati. Anche un costante e progressivo spopolamento di zone montane e di campagna dove una volta si contavano molti incidenti tra agricoltori e pastori ha ridotto notevolmente il numero delle morti: la montagna, dove si addensano nubi temporalesche, rappresenta una delle zone più a rischio. Le altre sono spiagge, mare, campi aperti, alberi isolati.

Di seguito sono elencati alcuni utili consigli dell’Istituto Superiore di Sanità, piccole precauzioni che possono diminuire ancora la possibilità di essere centrati da un fulmine, nel caso di temporali e condizioni atmosferiche in cui i fulmini si sviluppano.

1) se si è all’aperto, senza ripari nelle immediate vicinanze, evitare di stare in piedi con le gambe divaricate a causa del rischio di differenze di potenziale elettrico tra i due piedi. E' meglio accucciarsi, tenendo i piedi il più uniti possibile e con la testa tra le ginocchia. Evitare anche di sdraiarsi a terra perché così aumenta la superficie a contatto con le cariche positive e quindi il rischio di essere fulminati. Può essere utile isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione (es. uno zaino asciutto se si è in montagna);

2) se si è in un gruppo di persone, sparpagliarsi per evitare la propagazione dalla scarica tra vicini;

3) non ripararsi sotto gli alberi isolati, specie se alti. Il bosco fitto è già meno pericoloso, purché si rimanga lontano dai tronchi o dai rami bassi;

4) liberarsi da qualsiasi oggetto metallico ponendolo ad una certa distanza;

5) cercare di evitare tutte le strutture metalliche, come per esempio i piloni, tettoie aperte, cabine telefoniche;

6. se si è al mare, durante un temporale stare distante dalle barche e dalla spiaggia perché ombrelloni e gli alberi delle imbarcazioni possono attirare un fulmine;

7). all’approssimarsi di un temporale non entrare in contatto con specchi d’acqua (piscine, laghi o fiumi). Se si è sorpresi da un temporale quando si è in acqua, tornare subito a riva. Se si è in barca e non è possibile un rapido rientro, rimanere accovacciati evitando il contatto con l'acqua;

8) quando è in arrivo un temporale, evitare, in generale, di praticare attività all’aperto, come, ad. es. la pesca con canna, specie se in carbonio;

9). se si ha la possibilità, rifugiarsi in macchina, chiudendo bene i finestrini, evitando di toccare le portiere del veicolo. La macchina è una “gabbia di Faraday” per cui il fulmine percorre la superficie dei conduttori scaricandosi nel terreno non toccando tutto quello che c’è all'interno dell'abitacolo;

10) se si è in casa, chiudere bene le finestre e ricordarsi di staccare tutti i dispositivi elettrici. Poiché i fulmini tendono a seguire i circuiti elettrici, evitare di toccare radio, telefono, computer;

11) evitare i luoghi ove può formarsi una colonna d’aria calda poiché essa costituisce un buon conduttore elettrico; durante i temporali, pertanto, evitare di accendere fuochi e non sedersi vicino ai camini, anche se spenti;

12) Non fare il bagno e la doccia, e stare lontano da lavandini, tubi e acqua.

Infine, le persone colpite da fulmine non sono cariche elettricamente e dunque non si rischia nulla a prestare loro soccorso. Si ricorda che il 70-80% delle persone vittime di fulminazione sopravvive, per cui un soccorso immediato può risultare determinante per salvare loro la vita.

McAND:
Be per "consolare"  notifico che un  altro uomo,lo stesso giorno  non ricordo dove, è stato colpito dal fulmine e ha subito forti ustioni alle gambe, mentre se ne stava comodamente in casa , e ce ne sono parecchi di casi come questi,

So anche che un fulmine puo colpire anche a 10 km di distanza da un "assembramento di nuvole" mentre nella nostra zona c è il sole..  (mazza che S..igaaa   8))

e so anche per "tranquillizzarvi" di piu ancora, che è piu "attattiva" l'acqua dolce di quella salata  ::)

stefano caprile CCN:
Anche io Dani ho più volte pensato che una pagaia in carbonio infilata nell'acqua durante un temporale non sia proprio una cosa tranquillizzante. Di notizie di incidenti non ne ho, però non mi garba molto la situazione.
Certo credo che se stai pagaiando nella gola di un torrente, ci sono le vette delle montagne che sono degli ottimi parafulmini naturali. Ma una traversata del lago Maggiore sotto al temporale, quella no, io la eviterei proprio, a meno che non sia sorpreso a metà strada.

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