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Glenner - video

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alessio cortesi:
Possiamo pensare a un parallelo tipo Thoeni-Stenmark a S. Cristina:
- tu da dx e il Violo da sx contemporaneamente,
- la canoa del Sandrone fa da apripista
- un metro dopo il secondo rullo mettiamo una corda tesa ad altezza gola come finish line!  ;D

Una delle cose spettacolari della canoa è proprio questo divertimento continuo:

- prima della discesa, per organizzare recuperi e trovare imbarchi
Paolo CCN "boh, non mi ricordo dov'è, c'è un prato" [NDR: unico imbarco al mondo in cui c'è un prato]
Pante, che parte a scheggia risalendo il Glenner e si ferma solo al cartello "Cervinia 7 km" [NDR: e per fortuna che aveva fretta di raggiungere Remo & co. sul Reno]
Violo, che porcona da Ilanz fino al cartello di Cervinia perchè il Pante scheggia via e finalmente riesce a fermarlo fondendo il clacson della Dacia Logan [NDR: i porconi erano iniziati ben prima quando il Pante cercando la strada per il Glenner si infila nel centro storico di Ilanz smaterializzandosi]
Sandrone, che è il mio nuovo mito della logistica applicata alla canoa, perchè tutto quello che dice si rivela giusto [NDR: solo che il Pante non lo caga e scheggia via]

- durante la discesa, cosa già ampiamente illustrata in vari post [NDR: poi magari mi permetto di scrivere una cosa seria]

- dopo la discesa, nei racconti e nelle prese per il culo dei protagonisti, nelle birre che girano o dovrebbero girare (vero IngeNiere?), e soprattutto nelle strette di mano e nelle pacche sulle spalle tra persone che hanno condiviso qualcosa di molto, molto intenso.

So see you on the river, my friends: è l'augurio migliore.
Alessio


luca zucchetti:
Bravo Alessio continua con i riassunti del w.e....molto simpatico

ma non racconti nulla del giorno prima sulla Moesa?????

Comunque la variante del centro storico di Ilanz e' stata una chicca.....non ero mai passato di li'!

Ero troppo di fretta....ho mancato l'imbarco e mi sono fermato solo quando sono arrivato allo sbarco del tratto alto....da me' gia' fatto qualche anno prima.

riassumendo la  giornata....casino..caos...caos...divertimento x tutti...

alla prossima.....dove??

alessio cortesi:
Dicevo: mi permetto di scrivere qualcosa di serio.

A beneficio di quanti si fossero rotti le scatoline per il cazzeggio informatico sul Glenner, e volessero invece info canoistiche sul tratto, di seguito riporto qualche dritta

NOTA BENE:
- fare aprire da qualcuno che l'ha già fatto, secondo me è una regola che vale SEMPRE
- su WhiteWater Europe - Book One (P. Knowles) il tratto è illustrato bene (in inglese)
- le note sotto riportate si riferiscono alle condizioni trovate durante discesa del 22/06/2008, e sono del tutto soggettive, tra l'altro era la prima volta x me sul Glenner, invito chiunque + esperto/autorevole di me a modificare/integrare
- su http://www.youtube.com/watch?v=ROtTUpQVWXA c'è un video sul Glenner (Imbuto da 0:06 a 0:49)

DESCRIZIONE
- l'imbarco è a valle della deviazione per Pitasch, prima della quale c'è un artificiale, ci si imbarca a valle dello stesso, presso un piazzaletto sterrato a sx scendendo per il prato a dx della strada
- primo pezzetto di riscaldamento, poi c'è l'Imbuto (Schlitz), preceduto da un ponte stradale, fare scout e sicura, prendendo morta a sx dietro una roccia sporgente +/- in corrispondenza del ponte
- il passaggio in sè non è troppo difficile, c'è un primo ondone con ritorno, si può fare sia a dx che a sx, a sx è la linea più dritta per il rullo sotto ma c'è qualche sasso affiorante dalla sponda che rallenta/disturba, a dx forse si viene via meglio ma poi occorre tagliare verso sx, il rullo sotto è a tutta larghezza, a sx è più basso e tagliando tutto a sx si va in morta, l'acqua tende a defluire verso dx dove il cuscino è più alto e il ritorno + potente
- immediatamente sotto l'Imbuto la rapida continua fino al secondo ponte, poi il fiume si spiana per un attimo
- seguono circa 2 km di IV, si possono fare a vista seguendo la linea d'acqua principale, meglio fare "di morta in morta"
- il fiume digrada progressivamente al III+ III, ma resta divertente, per altri 2/3 km
- attenzione all'artificiale prima della confluenza nel Reno, trasbordare a dx

Alessio

alessio cortesi:
Moesa, quale Moesa?  ;)
Vabbè va, andiamo di Moesa (mi sono già giocato la pausa pranzo, ma per la canoa questo e altro!)

Titolo del post "ti dimentichi delle sconfitte ed esageri le vittorie" [liberamente tradotto da "The Road" di Jackson Browne]

Sabato Moesa, primo gruppo si imbarca a Sorte, il resto del gruppone ci attende alla centralina per discesa fino a Roveredo [metà paese di Cassano + Rinaldo e Claudio del Trezzo + altri]
- Primo gruppo: Remo e Pante guidano i Cassanesi, Sandrone e Violo CUS Pavia, Guido e Andrea LarioKayak, io del Trezzo
- Prima rapida per effetto svitol, poi imbocchiamo la rapida che porta all'imbuto (cazzarola, un we di imbuti), - dietro di me solo Sandrone e Violo, davanti l'IngeNiere a chiudere il trenino dei Cassanesi
- IngeNiere (che è mio conterraneo orobico, guai a chi me lo tocca!) si impunta su  un sassone, tira un 3/4 di eskimo ma torna sotto e parte a nuoto, caschetto giallo sparisce sotto prima soglia
- io entro in morta a sx, anche per iniziare mio percorso abituale per l'Imbuto, arriva in morta anche il CUS
- Violo poi Sandrone poi io, faccio la mia linea tutto dx per prima soglia poi al centro per seconda, insomma pennello (come dicono i canoisti che se lo possono permettere), dopo l'Enna della domenica prima sono bello tonico, arrivo bello preciso all'imbuto e poi ... e poi?
- e poi BAM! mi trovo sotto immediatamente, l'appoggio a sx va a vuoto e mi costa caro, picchio la mano sx contro un sasso sotto e perdo la pagaia, provo a eskimare spazzando con le mani (mi riesce a fatica in piscina, figurati lì in mezzo al casino), stappo ed esco, giusto giusto fra le braccia del Sandrone in morta a sx, la canoa la recupero io, la pagaia non so anzi grazie a chi l'ha fatto, debito di UNA birra!
- resto della discesa OK, riprendo in mano il mio personale pennello ma ho il pollice sx dolorante e sgarbellato, fatico a tenere la presa, tengo la mano in acqua a raffreddarsi e tutto sommato funziona, ma non è finita qui
- dopo la centralina cominciano i bagni dei corsisti del Cassano, a un certo punto il Pante è in mezzo al fiume con Cristina (credo) recuperata dal bagno, ora va fatta attraversare, io sono in sponda sx , lancio la corda al Pante e ... la corda se ne va giù per il fiume, non solo il lancio era corto ma non sono riuscito a tenere l'altra estremità nella mano sx, causa pollice tumefatto, il Pante mi guarda, poi si siede su un sasso e piange, singhiozza inconsolabilmente, sopra la sua testa una vignetta dice "Se devo correre dietro anche a te è finita", arriva Remo e in 3 secondi e mezzo tira Cristina di qua dal fiume e poi (giustamente) la cazzia perchè ha camminato sul fondo anzichè lasciarsi penzolare
- sintesi: discesa ottima, con livello gagliardo, era da un po' che non nuotavo in rapida, una sculacciata ogni tanto fa anche bene, adesso mi guardo in giro per un corso di river rescue!

Alessio
PS per Pante: sabato sera sulla tavola imbandita c'erano 6 lattine di Henninger messe dal sottoscritto, mi sono sdebitato?




--- Citazione da: luca zucchetti - Giugno 24, 2008, 11:48:24 am ---Bravo Alessio continua con i riassunti del w.e....molto simpatico

ma non racconti nulla del giorno prima sulla Moesa?????

Comunque la variante del centro storico di Ilanz e' stata una chicca.....non ero mai passato di li'!

Ero troppo di fretta....ho mancato l'imbarco e mi sono fermato solo quando sono arrivato allo sbarco del tratto alto....da me' gia' fatto qualche anno prima.

riassumendo la  giornata....casino..caos...caos...divertimento x tutti...

alla prossima.....dove??

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