Meno male ... visto che qualcuno mi conosce mi sono salvato in corner!!!
Allora come cane sciolto per eccellenza posso ancora partecipare (anche se per ora è successo una sola volta
) al promokayak tappando tutti i buchi sotto la mia responsabilità
... se poi non volete tirarmi una corda almeno fiocinatemi
E già che ci sono dico anche la mia sull'iscrizione ai club: è una vita che penso se iscrivermi ad un club o meno (in effetti durante il primo anno di attività l'ho anche fatto per poi proseguire con corsi prsso scuole e con "l'affiliazione" ad un gruppo di cani sciolti fidati), ma alla fine sono arrivato alla conclusione che per non far torto a nessuno sarei dovuto divenire un "mecenate dei club" dilapidando un capitale iscrivendomi a tutti quelli con i cui soci mi capiti di scendere.
Infatti sono soggetto ad una sindrome per la quale ogni volta che frequento per un pò la gente di un club mi viene voglia di iscrivermi (problema affettivo?
) ... ed ovvio che la cosa alla lunga non sarebbe gestibile.
Il motivo dell'iscrizione ad un club è infatti legato alla simpatia dei suoi soci, alla voglia di contribuire economicamente e operativamente alle attività proposte, alla possibilità di fruire dei servizi erogati (piscine, palestre, gite, ecc.) e di dare supporto e/o di aiutarsi reciprocamente sulle cose più svariate (eliminazione di tronchi dai fiumi, salvaguardia delle acque, promozione dell'attività sportiva, organizzazione di grigliate, pulizia delle rive o partecipazione a giornate ecologiche, supporto ai principianti durante le uscite in acqua mossa, supporto a se stessi da parte degli altri durante le uscite in acqua "molto mossa"
, ecc.) ... insomma tutte attività che se fatte per "n" club portrebbero via tutto il tempo libero a disposizione.
Quindi in generale il "cane sciolto" (parlo per me ovviamente) si dedica comunque a tali attività laddove riesca / abbia voglia e tempo di farlo (spesso e/o per caso collaborando con i club stessi), ma più per una questione di "principio e di autoimposizione" che non per un "dovere formale" che invece l'iscrizione al club in qualche modo dovrebbe a mio avviso comportare, "mantenendo comunque contatti con tutti e non tradendo nessuno"
Ovviamente questa visione può essere vista come una "posizione di comodo", ma non è sempre così: per es. il club sicuramente aiuta nell'organizzarsi le uscite e a mantenere i contatti; questo è un valore aggiunto notevole che a volte per il cane sciolto (laddove si perda il suo gruppo originale) comporta invece un dispendio di energie e delle rinunce che il club escluderebbe a priori ... ma la vita è bella perché varia e forse è per questo che alla fine mi sono iscritto ad un "club virtuale" (NO NAME ... NO ADVERTISING"
) che mi permetta comunque il libero scambio di informazioni e quindi indirettamente anche la possibilità di partecipare ad eventi e manifestazioni di ogni genere e, al limite alla loro organizzazione ogniqualvolta se ne senta voglia, necessità o dovere.
be freee!
Giorgio (JC)
[...], non possiamo però prenderci la briga di far scendere gente mai vista, se qualcuno si aggrega lo fa sotto la propria respondsabilità , salvo il fatto che nessuno mai è stato abbandonato nel fiume al proprio destino.
[...]
carlo cereda - cfm