Moesa, quale Moesa?
Vabbè va, andiamo di Moesa (mi sono già giocato la pausa pranzo, ma per la canoa questo e altro!)
Titolo del post "ti dimentichi delle sconfitte ed esageri le vittorie" [liberamente tradotto da "The Road" di Jackson Browne]
Sabato Moesa, primo gruppo si imbarca a Sorte, il resto del gruppone ci attende alla centralina per discesa fino a Roveredo [metà paese di Cassano + Rinaldo e Claudio del Trezzo + altri]
- Primo gruppo: Remo e Pante guidano i Cassanesi, Sandrone e Violo CUS Pavia, Guido e Andrea LarioKayak, io del Trezzo
- Prima rapida per effetto svitol, poi imbocchiamo la rapida che porta all'imbuto (cazzarola, un we di imbuti), - dietro di me solo Sandrone e Violo, davanti l'IngeNiere a chiudere il trenino dei Cassanesi
- IngeNiere (che è mio conterraneo orobico, guai a chi me lo tocca!) si impunta su un sassone, tira un 3/4 di eskimo ma torna sotto e parte a nuoto, caschetto giallo sparisce sotto prima soglia
- io entro in morta a sx, anche per iniziare mio percorso abituale per l'Imbuto, arriva in morta anche il CUS
- Violo poi Sandrone poi io, faccio la mia linea tutto dx per prima soglia poi al centro per seconda, insomma pennello (come dicono i canoisti che se lo possono permettere), dopo l'Enna della domenica prima sono bello tonico, arrivo bello preciso all'imbuto e poi ... e poi?
- e poi BAM! mi trovo sotto immediatamente, l'appoggio a sx va a vuoto e mi costa caro, picchio la mano sx contro un sasso sotto e perdo la pagaia, provo a eskimare spazzando con le mani (mi riesce a fatica in piscina, figurati lì in mezzo al casino), stappo ed esco, giusto giusto fra le braccia del Sandrone in morta a sx, la canoa la recupero io, la pagaia non so anzi grazie a chi l'ha fatto, debito di UNA birra!
- resto della discesa OK, riprendo in mano il mio personale pennello ma ho il pollice sx dolorante e sgarbellato, fatico a tenere la presa, tengo la mano in acqua a raffreddarsi e tutto sommato funziona, ma non è finita qui
- dopo la centralina cominciano i bagni dei corsisti del Cassano, a un certo punto il Pante è in mezzo al fiume con Cristina (credo) recuperata dal bagno, ora va fatta attraversare, io sono in sponda sx , lancio la corda al Pante e ... la corda se ne va giù per il fiume, non solo il lancio era corto ma non sono riuscito a tenere l'altra estremità nella mano sx, causa pollice tumefatto, il Pante mi guarda, poi si siede su un sasso e piange, singhiozza inconsolabilmente, sopra la sua testa una vignetta dice "Se devo correre dietro anche a te è finita", arriva Remo e in 3 secondi e mezzo tira Cristina di qua dal fiume e poi (giustamente) la cazzia perchè ha camminato sul fondo anzichè lasciarsi penzolare
- sintesi: discesa ottima, con livello gagliardo, era da un po' che non nuotavo in rapida, una sculacciata ogni tanto fa anche bene, adesso mi guardo in giro per un corso di river rescue!
Alessio
PS per Pante: sabato sera sulla tavola imbandita c'erano 6 lattine di Henninger messe dal sottoscritto, mi sono sdebitato?
Bravo Alessio continua con i riassunti del w.e....molto simpatico
ma non racconti nulla del giorno prima sulla Moesa??
Comunque la variante del centro storico di Ilanz e' stata una chicca.....non ero mai passato di li'!
Ero troppo di fretta....ho mancato l'imbarco e mi sono fermato solo quando sono arrivato allo sbarco del tratto alto....da me' gia' fatto qualche anno prima.
riassumendo la giornata....casino..caos...caos...divertimento x tutti...
alla prossima.....dove??