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RossoFiorentino:
Ciao a tutti, sono Leo, da Firenze.

Sono un giovane neofita del kayak, si parla di poco più di un anno di esperienza, che si sta avventurando sempre di più nel mondo del kayak groenlandese e dell'autocostruzione. Allo stesso tempo, per questioni prettamente geografiche, mi alleno soprattuto con persone interessate a kayak fluviali, dall'olimpica alla discesa, ed ho quindi modo di scoprire quotidianamente questo mondo.

Scrivo comunque la presentazione nella chat mare perchè è il genere di pratica che mi appassiona di più.

Un saluto,
Leo.

maurizio bernasconi:
Gentilissimo Rosso, il tuo messaggio genererà altre precisazioni, rivelazioni e distinzioni. Non so nulla sull'argomento, vorrei solo portare l'attenzione su due osservazioni che si possono verificare con un banale globo terracqueo, imprecisamente definito anche mappamondo:
1) La distanza fra i luoghi dove si è sviluppata la tecnologia del kayak in pelli di foca e quelli dove si è preferita la costruzione di canoe aperte in corteccia di betulla, fatte le debite proporzioni, è irrisoria. I protagonisti coinvolti, dal punto di vista etnico e linguistico sono vicini come, tirando un po' il paragone, gli abitanti Erba e quelli di Camerlata.
Forse ho usato un globo piccolo e ho le dita grosse, ma più ho meno...
2) Sempre sullo stesso globo mi piacerebbe che qualcuno sapesse mettere il suo dito su un angolo nel quale non si sia mai riscontrata l'esistenza di canoe o piroghe a pagaia, per mare o per fiume, in qualche modo affini alle già menzionate del nord-america.
   

marittimo:
Ciao Rosso e benvenuto. Qui si parla poco di autocostruzione. Comunque anch’io ho questa passione e mi sono fatto da solo la mia attuale canoa (incluso il progetto).
L’avevo presentato qui ma non ho documentato l’andamento dei lavori perché, immaginavo, non interessassero quasi a nessuno.

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5942.0.html

Hai già realizzato qualcosa o stai per iniziare?

RossoFiorentino:
Ciao Maurizio e grazie per il tuo messaggio, suppongo che tu stia rispondendo alla mia risposta al post sulla storia del kayak più che a questo di presentazione! Comunque il tuo paragone, se da una parte corretto, va un po' ridimensionato. Gli Inuit e i nativi dei grandi laghi sono presumibilmente imparentati ma le differenze culturali sono notevoli anche se non posso certamente essere marcate nettamente e, per quanto è sicuro che "si conoscessero", basta pensare che il termine Eschimese deriva da un termine Cree che sta per "fabbricatori di racchette da neve", ci sono secoli e secoli di storia diversa influenzata da condizioni ambientali piuttosto differenti e da flussi migratori avvenuti in periodi lontani fra loro.

RossoFiorentino:
Ciao Marittimo, grazie per il benvenuto!

Mi sono letto con piacere i tuoi post anche perché si tratta di una costruzione di cui conosco molto poco, sia per quanto riguarda la tecnica che anche per l'obbiettivo finale. Ho anche notato la mancanza di appassionati sull'argomento ma, già che siamo almeno in due, ci si può far forza a vicenda.

Ho già cominciato a costruire anche se per adesso con progetti umili, per quanto io abbia un po' di esperienza con il legno sto ancora aspettando un workshop della prossima primavera prima di lanciarmi nella costruzione del kayak dei miei sogni... sono un po' spaventato a partire in solitaria. Ad ogni modo ho già fatto la mia prima pagaia groenlandese e ne sono estremamente soddisfatto, inoltre ho un bellissimo kayak Skin On Frame sulla falsa riga dei West Greenland che è stato costruito da mani ben più esperte delle mie.

Allego una foto del kayak e una della pagaia appena oliata.

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